Pro
- Attenzione spasmodica per la leggerezza
- Prestazioni eccellenti con motori di serie
Contro
- Qualità costruttiva non sempre eccelsa
- Con l'avvento dell'elettrico perde i suoi principi
Renault Alpine A110 in sintesi
Qui trovi una panoramica generale dell’auto Renault Alpine A110 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più
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Modelli alternativi
Con l’arrivo delle prime vetture Alpine stradali, Renault cominciò a notare il lavoro di Alpine, che si fece notare in tutto il mondo con il suo modello più iconico, la A110. Dotata della base meccanica molto modesta della Renault 8, di uno stile unico ed elegante e di un peso ridottissimo, la A110 diventò ben presto la più famosa Alpine di tutti i tempi.
Capace di vincere diverse edizioni del Rally di Monte Carlo e persino il titolo di Campione del Mondo Rally nel 1973, le vittorie e le vendite della A110 convinsero Renault prima a fornire motori e meccaniche senza limitazioni alla Casa di Dieppe, e poi ad acquistarne una quota di maggioranza nel 1973, rendendola di fatto la Alpine-Renault.
Dopo la A110 e la vendutissima A310, però, Alpine non riuscì a bissare i successi ottenuti tra gli anni ’60 e ’70, chiudendo i battenti alla fine degli anni ’90. Oggi, però, Alpine è tornata in auge prima tra le stradali con la nuova A110, e poi diventando a tutti gli effetti il brand sportivo di Renault, sia in Formula 1 che nel futuro elettrico della Casa.
Prima di vedere cosa ha in serbo il futuro del brand francese, scopriamone il passato e il presente scoprendo i modelli, i motori e le concorrenti storiche della Casa di Dieppe.
Scopriamo allora modelli, motori, prezzi e concorrenti di Renault Alpine.
Modelli Renault Alpine
Il primo modello Alpine prodotto è stata la inaugurale Alpine A106, una vettura estremamente leggera e basata interamente sulla coeva Renault 4CV, una piccola compatta con motore posteriore poco nota in Italia ma vendutissima in Francia.
Dotata di una carrozzeria in vetroresina compattissima e con tanti dettagli ripresi dalla coeva 4CV, la A106 aveva un peso di meno di 550 kg e dimostrò ai 251 clienti che la scelsero le potenzialità di Alpine. Dopo la A106, i modelli di Renault Alpine prodotti sono stati 8 fino ad oggi, in attesa dei nuovi modelli in arrivo nei prossimi anni:
- Alpine A106
- Alpine A108
- Alpine A110
- Alpine GT4
- Alpine A310
- Alpine GTA
- Alpine A610
- Alpine A110 (2017)
- Alpine A290
Dopo la A106, a succedervi è arrivata la A108, la prima disegnata non dallo stesso Rédélé ma dall’apprezzatissimo designer italiano Giovanni Michelotti. Sulla A108 si vedono alcuni dettagli della A110, tra cui le bande cromate sul cofano, i fari tondi e il posteriore a sbalzo. La rivoluzione arrivò con la A110, la vettura più amata della Casa, venduta in oltre 8.000 esemplari e dotata di uno stile, sempre disegnato da Michelotti, unico e iconico, ripreso anche dalla nuova A110 con i fari anteriori quadrupli, un’altezza risicatissima e un’eleganza mista ad uno stile iconico.
Insieme alla A110, Alpine ha prodotto una berlina 2+2, la GT4, che ebbe poco successo, per poi tuffarsi nel 1971 con la mitica A310, dotata di uno stile a cuneo che ha poi ispirato tutte le successive Alpine, dalla GTA all’ultima “classica” Renault Alpine, la A610.
Oggi, invece, la gamma Alpine è formata dalla nuova A110, con motore 1.8 turbo, trazione posteriore e cambio doppia frizione a 7 marce. L'ultima arrivata è l'Alpine A290 versione incattivita della Renault R5, con motore esclusivamente elettrico e 180 o 220 CV. Oggi l’Alpine A110 è arrivata al canto del cigno con la versione A110 R Turini, ma il futuro per lo storico marchio sportivo francese è elettrico.
Motori Renault Alpine
La gamma motori di Renault Alpine è formata quasi esclusivamente da motori di derivazione Renault, sebbene spesso modificati e resi più cattivi dai tecnici di Dieppe. Per le prime vetture, infatti, la Casa francese non ha spinto troppo sui motori, offrendo tendenzialmente gli stessi propulsori montati sulla 4CV di base. Per vedere il primo motore riveduto e corretto da Alpine è il 1.0 visto sulle ultime A108, capace di 70 CV e dotato per primo di cambio manuale a 4 marce. La stessa Alpine A110, ad esempio, è stata offerta nei primi tempi con lo stesso 950 quattro cilindri in linea della Renault 8 su cui si basava, con soli 50 CV.
Con il passaggio al più grande 1.1 della R8 Major, è arrivato poi il primo motore potenziato, capace di 86 CV. Nel 1967 è arrivato poi il 1.255 della R8 Gordini 1300, capace di ben 95 CV, affiancato poi a due motori con cilindrata leggermente maggiorata a quasi 1.300 cm3, indispensabile per i rally, con 72 e 110 CV. Al top è però arrivata la 1600, che dotata anche di iniezione elettronica tra il 1973 e 1975 arrivò a 140 CV, permettendo alla A110 grazie al suo ridottissimo peso di 700 kg di superare i 220 km/h, velocità eccezionali per quel periodo.
La successiva A310, invece, diventò una 2+2, mantenendo però sempre le stesse caratteristiche inconfondibili di una Alpine: carrozzeria in vetroresina, motore posteriore quanto più a sbalzo possibile in maniera simile alla Porsche 911, trazione posteriore. Lanciata con un 1.6 aspirato derivato dalla A110, presto attirò critiche poiché a causa del peso decisamente superiore di “ben” 850 kg non aveva le stesse prestazioni della vecchia A110.
Per questo, dal 1977 arrivò il V6 PRV, il sei cilindri sviluppato in joint venture da Peugeot-Citroen, Renault e Volvo. Questo V6, con cilindrate comprese tra i 2.5 e i 3.0 litri, diventerà l’unico disponibile nella gamma motori delle Renault Alpine, con potenze che sulla A310 raggiunsero i 150 CV, sulla successiva GTA i 160 in versione aspirata e i 200 in versione Turbo e infine i 250 CV con il 3.0 turbo della A610.
Infine, oggi l’Alpine A110 odierna è dotata di un motore 1.8 turbo di derivazione Megane RS, con una potenza di 252 CV sulla A110 “normale” e di 292 CV, diventati ben 301, sulla più sportiva R Turini.
Motori Renault Alpine
Benzina
- A106 750, 0.75 quattro cilindri aspirato, 43 CV, cambio manuale a 3 marce, trazione posteriore
- A106 900, 0.9 quattro cilindri aspirato, 38 CV, cambio manuale a 3 marce, trazione posteriore
- A108 850, 0.85 quattro cilindri aspirato, 47 CV, cambio manuale a 3 marce, trazione posteriore
- A108 900, 0.9 quattro cilindri aspirato, 53 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
- A108 1.0, 1.0 quattro cilindri aspirato, 70 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
- A110 950, 0.9 quattro cilindri aspirato, 50 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
- A110 1100, 1.1 quattro cilindri aspirato, 60/86 CV, cambio manuale a 5 marce, traz. posteriore
- A110 1300, 1.3 quattro cilindri aspirato, 72/95/110 CV, cambio manuale a 5 marce, traz. posteriore
- A110 1500, 1.5 quattro cilindri aspirato, 82 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A110 1600 S, 1.6 quattro cilindri aspirato, 140 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A110 1600 Si, 1.6 quattro cilindri aspirato, 140 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A310 1600 VE, 1.6 quattro cilindri aspirato, 125 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A310 1600 VF, 1.6 quattro cilindri aspirato, 127 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A310 1600 VG, 1.6 quattro cilindri aspirato, 95 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A310 2700 VA, 2.7 V6 aspirato, 150 CV, cambio manuale a 4/5 marce, trazione posteriore
- GTA V6 GT, 2.9 V6 aspirato, 160 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- GTA V6 Turbo, 2.5 V6 turbo, 200 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A610 Turbo, 3.0 V6 turbo, 250 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
- A110, 1.8 quattro cilindri turbo, 252 CV, cambio automatico DCT a 7 marce, trazione posteriore A110 S/R, 1.8 quattro cilindri turbo, 292/301 CV, cambio automatico DCT a 7 marce, trazione posteriore
Elettrico
- A290 batteria da 52 kWh, potenza 180 CV, trazione anteriore, autonomia 380 km
- A290 batteria da 52 kWh, potenza 220 CV, trazione anteriore, autonomia 364 km
Prezzi Renault Alpine
Attualmente, il listino prezzi di Renault Alpine è formato da un solo modello, la bellissima Alpine A110 moderna. disponibile in quattro versioni distinte, la A110 “normale, la A110 S, la sportiva A110 GT e la cattivissima A110 R Turini: la normale A110 da 252 CV parte da una base di partenza di 66.300 euro, che arrivano a 77.350 euro per la GT e 79.050 euro per la top di gamma A110 S, ma la più unica e cattiva è sicuramente la R Turini che aggiunge carbonio e sportività da vendere al costo di 108.000 euro. Si tratta di un prezzo, seppur alto, decisamente in linea con le altre sportive, se non un pelo più basso rispetto alle concorrenti Premium.
Questo è stato un fattore costante per i prezzi delle Renault Alpine: nonostante prestazioni ottime, stili davvero originali e una guidabilità eccellente, i modelli della Casa di Dieppe costavano meno delle dirette rivali come Porsche 911, 944 e 968 o le Alfa Romeo Alfetta GT e GTV. Oggi, però, i prezzi delle Renault Alpine “storiche” sono decisamente cresciuti, soprattutto per quanto riguarda le Alpine disegnate da Michelotti. Escluse le rarissime GT4, A106 e A108, introvabili persino nella natìa Francia, le A110 sono ormai irraggiungibili, con prezzi che possono facilmente superare i 100.000 euro per esemplari in perfette condizioni.
Le A310, invece, partono da 20.000 euro per le versioni con motori quattro cilindri, e da poco più per le V6. Dopo un periodo di completo oblio, anche le A610 e GTA oggi ricevono il loro apprezzamento: si parte da 25.000 euro per una GTA in buone condizioni, e si arriva anche a 35.000 euro per una GTA o A610 in perfetto stato. Le Alpine A110 moderne, infine, mantengono bene il loro valore, con le poche usate offerte a partire da 55/60.000 euro.
L'ultima arrivata è la A290, che ha prezzo di listino a partire da 38.700 euro per arrivare ai 44.700 euro della A290 GTS, con la Premiere Edition di lancio da 46.200 euro.
Renault Alpine: conclusioni
Da sempre dedicate alla leggerezza e alla purezza di guida, un po’ come una Lotus d’Oltralpe, le Renault Alpine hanno saputo scaldare i cuori degli appassionati sia su strada che nelle competizioni. Prima di avere l’appoggio di Renault, Alpine riuscì ad ottenere incredibili risultati nei rally, culminati nel 1973 con la vittoria del Campionato del Mondo Rally con l’iconica A110.
Successivamente, nato il binomio anche societario Renault-Alpine, la Casa di Dieppe riuscì ad ottenere anche una vittoria nella difficilissima 24 Ore di Le Mans del 1978 con la Renault Alpine A442, con al volante il mitico pilota francese Didier Pironi. Oggi, invece, dopo il rilancio da parte di Renault del brand Alpine con la Renaulution del 2020, Alpine è presente anche in Formula 1, dove in due stagioni ha ottenuto già due podi e anche una rocambolesca vittoria, quella di Esteban Ocon nel Gran Premio d’Ungheria del 2021.
Nonostante ci siano stati e ci siano tutt’ora numerosi concorrenti, Renault Alpine riesce a convincere con uno stile davvero iconico e con il suo focus quasi spasmodico per il piacere di guida, che viene si ottenuto attraverso la leggerezza, ma senza creare vetture ridicolmente spartane come altri rivali. Le vetture Alpine hanno poi sempre viaggiato sul sottile filo tra l’indifferenza del grande pubblico e l’amore di una nicchia affezionata, un filo che ha causato la prima chiusura della Casa, avvenuta alla fine degli anni ’90 per lasciare spazio alla neonata Renault Sport, che si insediò a Dieppe e che oggi Alpine ha nuovamente sostituito.
Tra le critiche mosse alle Alpine, soprattutto a quelle successive alla mitica A110, ci fu una qualità costruttiva non sempre eccezionale, finiture non all’altezza dei rivali e una capillarità di vendita limitata. Per chi però fosse stato e fosse tutt’oggi disposto a superare questi limiti, le vetture Alpine regalano un piacere di guida eccellente senza ricorrere a motori da centinaia di CV, solo puntando su leggerezza, telai realizzati alla perfezione e agilità.
Alpine tutt'ora è in grado di rivaleggiare con i migliori: negli anni, tra i concorrenti di Renault Alpine abbiamo potuto inserire brand leggendari come Alfa Romeo, Porsche e la simile Lotus, con cui ci sono stati tentativi di collaborazione mai andati a buon fine nel corso dei decenni.