Uno dei più famosi produttori di due ruote motorizzate era la fabbrica turingiana Simson Suhl. Anche se la Simson produceva automobili, queste sono rimaste notevolmente sconosciute e rappresentavano piuttosto un fenomeno di seconda importanza nel repertorio di produzione. La grande potenza della fabbrica era nella produzione di due ruote. Fin dalla fondazione della ditta nella metà del diciannovesimo secolo, lassortimento di produzione è stato continuamente ristrutturato. Anche la produzione di armi aveva una lunga tradizione. In seguito alle turbolenze storiche, la ditta ha cambiato nome più volte ed ha sperimentato numerosi nuovi proprietari. Dopo la dissoluzione nel 2002, la fornitura dei pezzi di ricambioè stata di nuovo ripresa attraverso una successiva azienda indiretta, la MZA. La MZA ha ottenuto tutti i diritti sul nome e sulle patenti di produzione.
Alla metà degli anni 50, la Simson ha completato il suo primo motorino, lSR1. Il suo successore è stato lSR2 che èstato presentato sul mercato agli inizi degli anni 60. Grazie ad un look molto ben riuscito e di grande affidabilità, ladomanda per questo modello è stata molto elevata e diverse centinaia di migliaia di motorini di questa serie sono stati prodotti. Questo tipo di motorino ha plasmato per molto tempo il panorama delle strade e tuttoggi si possono vedere qua e làveicoli ancora funzionanti, anche se ovviamente sempre più di rado. Sia lSR1 sia lSR2 erano eccezionalmente comode da guidare, e anche tragitti più lunghi non presentavano alcun problema. Lunico difetto di entrambi questi tipi erail sostegno del manubrio troppo debole, il quale doveva essere stretto ad intervalli regolari, e doveva essere controllato per la sua stabilità. La Simson SR1 e la Simson SR2 erano molto attraenti per i tempi e perfino oggi collezionisti e profani interessati, rimangono affascinati da questo motociclo. Lattrattiva giace nella combinazione di semplicità esteriore e funzionalità, con una forma riuscita.
La produzione di motorini fu ripresa nel 1970. Il modello SL 1/S è stato prodotto in un numerorelativamente ridotto. A causa del pessimo rapporto qualità/prezzo, si poteva affermare solo in piccola parte. Questo motorinoè stato lultimo modello nella storia della Simson e nel 1972 ne è stata interrotta la produzione per ragioni di redditività. Al giorno doggi questo motorinoè praticamente sconosciuto, visto che ormai ne esistono pochissimi esemplari ancora funzionanti. Era dotato di una frizionea forza centrifuga ma era molto scomodo da guidare per via di una costruzione relativamente rigida del telaio. Questo modello è stato completato anche con sospensioni (tipo S), ma mancava la richiesta. Il look era riuscito bene, ma non era paragonabile alla forma fenomenale dei modelli SR1/2.
Anche se in realtà per definizione non facevano più parte dei motorini, i modelli successivi della Simson sono rimasti collegati a questo termine linguistico. Questi veicoli che vengono chiamati Mokick non possedevano più pedali per lavviamento, ma avevano invece un kickstarter. I modelli stormo, astore, passero e sparviero della Simson erano molto conosciuti e anche affidabili e si assomigliavano molto nellaspetto. Un difetto di questa cosiddetta serie di volatili era il cattivo raffreddamento dei cilindri a causa di parafanghi molto larghi e sporgenti nella ruota anteriore. Per questo motivo, lo stormo e lastore avevanouna speciale ventola radiale per un raffreddamento attivo dei cilindri.
Le serie successive S50, S51, S53, S70 e S83 sono state concepite in modo completamente nuovo e con un obiettivo più sportivo in mente. Tuttoggi si vedono parecchi di questi Mokick della Simson per le strade. Un modello popolare è lS51 della Simson. Questi Mokick sono tornati fortemente in voga soprattutto tra i giovani, e dispongono di molta più potenza e migliori caratteristiche di guida rispetto ad un motorino.