La casa motociclistica italiana Garelli Motociclette nasce nel 1919 a Sesto San Giovanni dal brevetto di un motore a due tempi a cilindro sdoppiato realizzato dall’ingegnere Adalberto Garelli. Questo motore, di 350 cavalli, sarà alla base dell’equipaggiamento del primo modello di motocicletta della casa, la celebre 350. La 350 fu realizzata in due versioni uniche: la prima denominata Normale da Turismo, e la seconda battezzata Raid Nord-Sud in onore del viaggio compiuto da Ettore Girardi da Milano a Napoli in sella alla 350. Nel periodo tra le due guerre la casa abbandona temporaneamente la produzione di motociclette per dedicarsi alla realizzazione di strumenti per uso militare, ed è solo dopo il secondo conflitto mondiale che la casa motociclistica torna in pista con il modello Mosquito 38-A, un motociclo economico che con appena un litro di benzina permetteva di percorrere fino a 70km. Nel 1961 l’azienda viene acquistata dall’Agrati, nota produttrice di telai per motocicli, e dalla fusione tra le due realtà nascono nuovi modelli, tra cui i più famosi sono il nuovo modello M, meglio conosciuto con il nome di Gulp, disponibile nelle versioni Flex monomarcaia, Matic a due marce automatiche e 3V a tre marce manuali; il Ciclone, il Formuno e il Katia. Dopo una breve fusione con il gruppo Fantic Motor, il brand Garelli dà vita ai modelli Gary, mentre in seguito alla fondazione della Nuova Garelli S.p.A., nel 2006 vengono messi sul mercato i modelli Ciclone, Vip e Capri.
Forte di acquisizioni e fusioni con altre importanti aziende coinvolte nella produzione di motocicli, il marchio Garelli ha saputo rinnovarsi nel tempo dotando i propri modelli di motori ed elementi accessori sempre più avanzati. La prima grande innovazione in tal senso è avvenuta nel lontano 1926, quando la casa diede un’ultima spinta nel campo delle competizioni con l’introduzione di un motore a 20 CV da 4500 giri/min in grado di raggiungere i 130 km/h. Trascorso il periodo di guerra, il brand motociclistico si rinnova con l’utilizzo del motore ausiliario da 38,5 cm³ montato sul modello Mosquito 38-A e del motore ausiliario da 49 cm³ per il modello Mosquito 38-B. Tra tutti i modelli prodotti però quello che ha maggiormente lasciato traccia nella storia del brand è il Mosquito 315, che montava un motore di cilindrata compresa tra i 70 cm³ e i 100 cm³.
I modelli più recenti presentati al salone del ciclo e motociclo di Milano nel 2008 sono il GSP 50 e il Tiesse. Il modello GSP 50, ormai fuori produzione, viene prodotto a Jiangmen, in Cina, dalla Baotian Motorcycle Company e assemblato in Italia. Dal punto di vista tecnico il GSP 50 monta un motore da 50 cc a due tempi e un cilindro che raggiunge una velocità massima di 45km/h. L’avviamento è elettrico o a pedale e il motociclo è dotato di cambio automatico con variatore. La vera novità del modello è la presenza del raffreddamento a liquido, dei freni a disco anteriori e posteriori da 190 mm e il monoammortizzatore posteriore regolabile. Per quanto riguarda invece le dimensioni, il GSP 50 vanta un peso di 94 kg, una lunghezza di 1.845 mm, una larghezza di 710 mm e un’altezza della sella da terra di 780 mm. Le colorazioni disponibili sono rosso, arancio, blu, bianco e nero. Il Tiesse, d’altro canto, è uno scooter che monta un motore di 50 cc con motorizzazione a 2 tempi o 4 tempi e freni a disco di 170 mm e a tamburo, rispettivamente nella parte anteriore e posteriore. La capacità massima del serbatoio del Tiesse è di 5l e il modello può raggiungere un velocità massima di 45km/h come il GSP 50. Le misure sono di 1.855 × 680 × 1.130 mm in lunghezza, larghezza ed altezza e, così come il GSP 50, il Tiesse monta un monoammortizatore a escursione di 50mm. A seconda del modello specifico, le colorazioni disponibili spaziano dal grigio al blu fino ad arrivare al verde, rosso e bianco.