Volkswagen Scirocco

Il ritorno della Volkswagen Scirocco avvenne nel 2008 con una nuova veste ed una vettura totalmente e radicalmente diversa, che però si ispirò per concezione alla progenitrice, ovvero la versione coupé di una Golf ereditando anche numerose componentistiche e motorizzazioni da questo modello.

L’ultima serie, la terza, venne presentata ufficialmente il 2 agosto 2008, disegnata dal designer italiano Flavio Manzoni e Walter de Silva, è stata messa in vendita sul mercato italiano nel weekend dell'11-12 ottobre dello stesso anno. Sparita la vistosa calandra centrale della concept "Iroc", la griglia in plastica scura come prosecuzione dei fanali ha anticipato la Volkswagen Golf VI, uscita poche settimane dopo

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della terza serie della Volkswagen Scirocco

Dimensioni Volkswagen Scirocco

Le dimensioni della Volkswagen Scirocco sono:

• lunghezza 4,25 metri
• larghezza 1,81 metri
• altezza 1,40 metri
• passo 2,58 metri

Il look della Volkswagen Scirocco risulta essere molto simile alla Volkswagen Golf, ma si caratterizza per alcune peculiarità nel design, il tutto con le sue linee piacevoli e per nulla superate nonostante l’età. La coupé tedesca fa grande sfoggio di un muso allungato e di un corpo vettura relativamente compatto, quasi come se fosse acquattata all’indietro.

Questo design cerca la sintesi fra aerodinamicità e look moderno, donando uno sguardo molto aggressivo e futuristico alla Volkswagen Scirocco, che infatti rimane molto piacevole ancora oggi date le sue linee morbide e con pochi fronzoli che possono disturbare lo sguardo. Il frontale riprende le linee della Volkswagen Golf V, ma allungate e appiattite. Anche il sistema frenante ha ricevuto particolare attenzione estetica, come si può vedere dalle pinze a quattro pompanti, riservati però alle versioni R.

La linea dei proiettori sono la firma stilistica delle Volkswagen di quegli anni, grandi e con una griglia con che li unisce, stretta per favorire sia il logo sul cofano, sia la bocca del paraurti sita nella parte sottostante.

L’altezza da terra, e nel complesso della vettura, fanno subito capire che si ha a che fare con una sportiva. Le prese d'aria nella parte inferiore risultano essere molto ampie. Lateralmente è evidente l’andamento discendente del tetto verso la coda, e le vetrate che seguono la morbidezza delle linee esterne. La parte terminale si raccorda col tetto attraverso uno spoiler presente sopra al lunotto. Chiude un posteriore basso con i fanali dal taglio orizzontale, anch’essi morbidi nel disegno ma in grado di enfatizzare la larghezza della vettura.

Il paraurti è pulito e di generose dimensioni, accompagnato solo dallo scarico cromato sulla parte bassa. Completano la vista i cerchi in lega che vanno dai 16 ai 19 pollici, con disegni differenti a seconda dell’allestimento.

Interni Volkswagen Scirocco

Le linee esterne dinamiche e votate alla sportività fanno intuire come possano essere gli interni della Volkswagen Scirocco. Salendo a bordo infatti si viene accolti da un ambiente moderno e curato. Tutti i comandi all’interno dell’abitacolo sono orientati verso il guidatore e riprendono in gran parte quelli della Volkswagen Golf dell’epoca, mentre i sedili contenitivi in tessuto o pelle, assicurano una perfetta tenuta del corpo in curva, pur garantendo un ottimo comfort senza mai essere troppo contenitivi.

Il volante si presenta a tre razze in pelle, e solo nella versione più sportiva adotta il badge specifico R. La prima cosa che spicca nell’abitacolo, oltre al volante è la plancia centrale che presenta un rivestimento in nero opaco o lucido, per il resto l’abitacolo risulta essere semplice e con materiali di buona qualità. La console centrale vede tasti grandi e ben proporzionati, con il navigatore o la radio ed i comandi del climatizzatore che poteva essere automatico come optional.

Più sotto rispetto ai tasti ed alle bocchette trapezoidali, si trovano la radio, che poteva essere un navigatore o essere sostituita con una a doppio din aftermarket, ed in posizione alta rispetto al resto del tunnel la leva del cambio e poco dopo quella del freno a mano, in modo da avere tutto sotto controllo. Dietro al volante sono presenti i classici indicatori a lancetta per tachimetro e contagiri con al centro un display TFT per una migliore leggibilità di informazioni su consumi e percorrenze.

Per concludere con gli interni della Volkswagen Scirocco, dietro ai sedili c’è una piccola panca dove si possono accomodare due persone di media altezza, meglio se sono dei bambini. Infine, il bagagliaio ha una dimensione di 312 litri, non molti, ma sufficienti per i bagagli di due persone per una gita fuoriporta.

Motori Volkswagen Scirocco

Nel corso degli anni sono stati proposti diversi motori sotto al cofano della Volkswagen Scirocco. I propulsori erano sia benzina, che Diesel. Questi andavano però a dividersi ulteriormente ottenendo così una gamma più ampia ed articolata che partiva dal piccolo motore 1.4 TSI da 122 cavalli, proposto anche con compressore volumetrico che gli consente di sviluppare fino a 160 CV.

L’altro motore a benzina era un 2.0 TSI che si declinava nella potenza di 180, 200 e 211 cavalli(con la GTI), che aumentavano per le versioni R e GTS, la prima a 265 cavalli o 280 nel restyling, la seconda 220. Sul fronte Diesel, invece, troviamo l’immancabile 2.0 TDI da 140 e 170 cavalli, motore della casa tedesca molto apprezzato, che era in grado di mantenere bassi i consumi e regalare un buon spunto alla Volkswagen Scirocco.

Tutti i motori erano abbinati ad un cambio manuale a 6 rapporti, in alcuni casi, specialmente per le versioni più potenti, era possibile abbinarli ad un cambio automatico DSG a 6 rapporti (con frizioni a bagno d’olio) o 7 rapporti (con frizioni a secco).

Prezzi Volkswagen Scirocco

I prezzi della Volkswagen Scirocco risultano essere abbastanza variabili, dato che sono presenti numerose vetture in circolazione allestite in versioni differenti. Questo poiché risultava essere una vettura di nicchia che poteva o meno piacere senza dare grosso scampo ad ulteriori decisioni, inoltre i posti 2 + 2 la tagliavano fuori dalle nicchie familiari. Non risulta infatti raro trovare modelli di Volkswagen Scirocco terza serie con prezzi tra i 7.000 ed i 12.000 euro per una terza serie per una versione pre-restyling, che diventano circa 20.000 per una versione restyling.

A poco meno, circa 13.000 euro, si trovano le versioni prima e seconda serie che rappresentano la porta per le Youngtimer, e sicuramente nel tempo otterranno una buona rivalutazione.

Tutto infatti dipende sia dalle condizioni della vettura, che dalla percentuale di restauro o mantenimento che è stato eseguito nel corso degli anni, oltre che al chilometraggio. Le versioni R e con il DSG erano quelle più belle che prevedevano interni specifici, anche in pelle. In Italia i modelli più rari e costosi della prima serie potevano arrivare solo d’importazione. I motori nel loro complesso potevano far compiere lo scatto da zero a cento tra gli 8 ed i 6 secondi, con consumi che oscillano tra i 9 e gli 11 litri per 100 chilometri.

Motori Volkswagen Scirocco

Volkswagen Scirocco: concorrenti

La rivali della Volkswagen Scirocco sono nomi eccellenti in questo segmento, dalla sua ha però un prezzo leggermente superiore rispetto alle sue rivali che le garantiscono un maggior mercato. Le concorrenti erano la Ford Probe, l’Honda Prelude, la Mitsubishi Eclipse, la Nissan 200 SX, l’Opel Calibra, l’Audi TT e la Toyota Celica, tutti hanno scritto pagine importanti delle coupé tedesche e non solo.

Volskwagen Scirocco: conclusioni

La Volkswagen Scirocco è l’icona degli anni settanta che rivive negli anni 2000, un successo tra le sportive tedesche, che negli anni ha riscosso un costante apprezzamento per le sue linee e le sue motorizzazioni, prestanti ma non estreme. Oggi, anche nelle ultime versioni, preserva il suo look raffinato, sobrio e quasi futuristico.