Mitsubishi

La fine del conflitto vede nuovamente Mitsubishi tentare l’approccio al mondo dell’auto e, anche questa volta, la strategia per ripartire è produrre veicoli su licenza, come l’accordo del 1953 con la Willys che permise a Mitsubishi di costruire in Giappone la Jeep CJ3B giapponese. Negli anni ‘60 i modelli prodotti diventano due, uno dei quali destinato a tornare d’attualità, la Colt. Altro modello storico è il pick-up L200, prodotto anche da FIAT nel 2014 con il nome di Fullback. Rapporto tra Italia e Mitsubishi che vede un altro veicolo, la Pajero Pinin, nata su disegno di Pininfarina. Importanti anche i successi in campo sportivo, mentre è datata 2016 l’ingresso nell’alleanza già esistente tra Nissan e Renault, alleanza che vede ora Mitsubishi pronta a lanciare almeno due veicoli Renault come Captur e Clio grazie a un’operazione di rebadging.

Caratteristiche del brand Mitsubishi

• Heritage sportivo
• Alleanza con Renault
• Capacità fuoristradistiche

Storia di Mitsubishi

La storia di Mitsubishi come marca produttrice di automobili ha quindi inizio, come anticipato, nel 1970. Solo in quell’anno viene istituita la Mitsubishi Motor Corporation, sebbene già negli anni precedenti fecero il loro debutto sia la Minica sia la famosa Colt. Della Colt, nome che è sinonimo di Mitsubishi come 500 lo è di FIAT in Italia, ne sono state prodotte diverse varianti fino ai tempi più recenti, quando la nuova Colt non è diventata altro che una Renault Clio con i badge Mitsubishi in sostituzione di quelli Renault. Sempre negli anni ‘70 avviene lo sbarco negli Stati Uniti dove Mitsubishi insieme ad altre marche giapponesi conoscono un inaspettato successo. L’accordo con Chrysler porterà alcuni modelli Mitsubishi a essere venduti con il Marchio Dodge, come la Galant che divenne la Dodge Colt e venne venduta dal 1971 al 1994.

Sempre il 1970 segna un altro punto importante della storia di Mitsubishi con l’arrivo della “Forte”, il primo pick-up della marca e la cui erede odierna è un pick-up affermato in tutto il mondo, la Mitsubishi L200. La prima Lancer, nome noto agli appassionati di auto sportive (storica la rivalità con la Subaru Impreza negli anni ‘90) è del 1973. Importante anche l’heritage di Mitsubishi nel mondo del fuoristrada: il primo Pajero è del 1981, mentre nel 1996 arriva la Pajero Pinin grazie alla collaborazione tra Mitsubishi e l’italiana Pininfarina. La storia di Mitsubishi più recente vede sì la partnership con Renault e Nissan ma, anche, 16 nuovi modelli da lanciare dal 2023 al 2028. Due sono frutto del rebadging di Renault Clio e Renault Captur, che hanno dato origine rispettivamente alla nuova Mitsubishi Colt e alla nuova Mitsubishi ASX.

Modelli di Mitsubishi

In attesa dei due nuovi modelli di Mitsubishi, davvero simili in tutto e per tutto alle Renault Clio e Captur se non fosse per i diversi loghi, oggi la gamma Mitsubishi si compone di soli due modelli, la Space Star e la Eclipse Cross. La prima è una piccola utilitaria lunga 3,85 metri, rivale in Italia di vetture come la FIAT Panda e la Suzuki Ignis, ed è stata lanciata nel 2013 per poi essere aggiornata nel 2019. Presenta gli stilemi ormai in voga sulle Mitsubishi da diversi anni a questa parte, come gli inserti cromati sul muso a forma di boomerang. Punta su motori benzina (1.2 71 CV) e motori benzina/GPL per inserirsi nel mercato delle citycar economiche. Mitsubishi Eclipse Cross ha reso omaggio a un altro modello importante nella storia della Casa giapponese facendolo diventare un SUV che oggi viene venduto con la sola motorizzazione ibrida plug-in da 188 CV.

Riguardo ai due nuovi modelli di Mitsubishi, la nuova Colt torna in produzione dopo essere uscita dai listini nel 2012. Dopo i venti di crisi che avevano quasi spinto ad abbandonare l’Europa nel 2020, tornare all’assalto del segmento B con una Clio “mascherata” può essere la mossa giusta per tornare a recitare la voce dei protagonisti. Stesso discorso per la ASX che diminuisce di dimensioni rispetto al precedente modello con questo nome per diventare una Captur con loghi Mitsubishi lunga 4,23 metri e dotata di nuovi motori full hybrid frutto della tecnologia E-Tech. Per inciso, anche Nissan Juke Hybrid monta lo stesso propulsore.

Prezzi Mitsubishi

Prezzi Mitsubishi nuove

Non avendo ancora a disposizione i listini ufficiali delle nuove Mitsubishi Colt e ASX, modelli che contribuiranno notevolmente a far ripartire le vendite di Mitsubishi in Italia, oggi il listino ufficiale conta su soli due modelli, la Space Star e la Eclipse Cross. Entrambi importati in Italia dal distributore Koelliker, la prima ha un prezzo base che parte da 16.600 euro, rientrando a pieno titolo tra le dieci auto più economiche in vendita nel nostro paese. Tre gli allestimenti, due nel caso la scegliate con alimentazione GPL. La Eclipse Cross, invece, è proposta a partire da 43.350 euro, segnando di conseguenza un distacco piuttosto consistente tra il modello entry level della Casa e quella che è a tutti gli effetti l’ammiraglia. Anche qui gli allestimenti sono tre e la garanzia è per entrambi i modelli di 5 anni/100.000 chilometri.
Ricapitolando i prezzi di Mitsubishi nuove in ordine crescente:

• Mitsubishi Space Star da 16.600 euro
• Mitsubishi Eclipse Cross da 43.350 euro

Prezzi Mitsubishi usate

Negli anni ‘90 e nei primi anni ‘00 Mitsubishi è diventato un Marchio auto popolare in Italia, ecco perché oggi si trovano almeno 1.500 esemplari di Mitsubishi usate che si possono comprare di seconda o più mani. Sono davvero numerose le Colt sesta serie, auto prodotta dal 2004 al 2012 prima che questo modello sparisse (temporaneamente) dal mercato. Si trovano esemplari per meno di 2.000 euro, alcuni dei quali anche con chilometraggi accettabili (sotto i 100.000 chilometri). Le più recenti Eclipse Cross sono in vendita dal 2018 e non sono pochi i modelli d’occasione che permettono di fare un rapido consulto dei prezzi Mitsubishi usate: in questo caso parliamo di un crossover che al lancio è stato proposto anche con motori turbo benzina da 163 CV e con un interessante Diesel da 2,2 litri e 148 CV. Le versioni attuali ibride plug-in hanno meno mercato e, sebbene siano più recenti e già soggette al restyling, hanno talvolta prezzi inferiori alle motorizzazioni endotermiche. L’elevato peso e i consumi alti una volta terminata la carica della batteria fanno propendere alcuni compratori a preferire il motore Diesel per un modello di questo genere e di questo segmento.

Infine, per gli appassionati di guida sportiva perché non pensare a una Lancer di ottava o nona serie? Si tratta dei modelli prodotti dal 2000 in poi e per i modelli benzina più sportivi i prezzi partono da 10.000 euro a salire.

Brand concorrenti di Mitsubishi

I brand concorrenti di Mitsubishi sono stati, anche nei momenti di apice della popolarità in Italia, gli altri marchi giapponesi generalisti così come i generalisti europei. Tra gli altri Nissan, Suzuki, Honda e Toyota, così come Renault, Ford, FIAT, Volkswagen ecc. Oggi la gamma ridotta di Mitsubishi non permette un confronto diretto con uno specifico brand, visto che la piccola utilitaria Space Star potrebbe essere considerata senza mezzi termini la sfidante perfetta per la Dacia Sandero, mentre il crossover ibrido Eclipse Cross è sfidante di modelli come la Ford Kuga PHEV o la Hyundai Tucson. Diverso il discorso andando indietro nel tempo: Mitsubishi è stata per almeno una generazione di appassionati l’antagonista perfetta di Subaru; entrambe impegnate nei rally, entrambi capaci di produrre due sportive di razza come la Lancer e la Impreza, oggi sembrano lontane anni luce da quei fasti visto che Mitsubishi ha quasi pensato di lasciare il mercato europeo nel 2020 e Subaru ha completamente convertito la sua produzione a modelli di SUV e crossover.