Per la nuova generazione della Toyota Aygo X è cambiato tutto. Non solo il nome, “aggiornato” con l’aggiunta della “X”, è proprio tutto il progetto ad essere una radicale novità perché realizzato sulla piattaforma GA-B, la stessa dell’ultima Yaris. Scheletro moderno che ha premesso all’Aygo di crescere di dimensioni: la lunghezza passa infatti a 370 cm (ben 23,5 cm in più) e l’altezza a sua volta a 152,5 cm (+6,5 cm). Un cambio di proporzioni che l’hanno dotata di un aspetto da piccolo "Suv", accentuato dalle scelte di design che hanno definito un frontale decisamente massiccio, ma anche al volante si apprezza una plancia piuttosto impor- tante e un’altezza che fanno sembrare di guidare una macchina di dimensioni maggiori di quanto non sia in realtà.
Sotto al cofano una certezza
Tutto è cambiato rispetto al passato, o meglio, quasi tutto. Sotto al cofano è rimasta la collaudata unità benzina a 3 cilindri a 12 valvole (con distribuzione a variazione continua VVT-i) già apprezzato sulle Aygo precedenti, con i suoi 72 cv di potenza e 93 Nm di coppia, che permette una spinta accettabile a fronte di consumi ancor più accettabili. Nel caso della vettura provata, è accoppiato il cambio automatico S-CVT (1.200 € più del 5 marce) di tipo a variazione continua ma “scalato” a simulare la presenza di vari rapporti. Propulsore che, per natura, non eccelle ovviamente e nelle performance, ma che trova la sua massima espressione nell’utilizzo cittadino, oltretutto tenendo bassi i consumi. Abbiamo ottenuto, infatti, na media di ben 19,2 km/ litro, un ottimo risultato per una vettura non ibrida. E si possono superare i 24 km/litro se si viaggia con tranquillità. Bene anche la frenata, seppur dietro troviamo freni a tamburo, con solo 32,9 metri necessari per arrestarsi da 100 km orari.
Più grande sì, ma meglio essere in due
L’aumento di dimensioni ha giovato all’abitabilità, soprattutto nella parte anteriore. La nuova Aygo X risulta confortevole nei viaggi di coppia, mentre in 4 la situazione… è sacrificata. Sebbene sia omologata per quattro persone dietro c’è poco spazio, l’apertura delle porte posteriori non è abbastanza ampia da permettere in modo agevole l’accesso al divano posteriore e infine la linea di cintura alta e l’apertura a compasso dei vetri rendono l’ambiente un po’ claustrofobia.
Quanto costa
La variante provata è la Limited Air: è solo in colore Cardamon Green con finiture arancio e già con tutta la dotazione disponibile (anche i sedili riscaldabili davanti e rivestimenti pelle/ tessuto) per 22.700 euro contro i 16.500 di base. L’unico optional (a 500 euro) è l’impianto hi-fi della JBL.
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