Passa al contenuto principale
Causa lavori di manutenzione attualmente la disponibilità di AutoScout24 è limitata. Questo riguarda in particolare funzioni quali i canali di contatto con i venditori, l’accesso o le modifiche ai veicoli in vendita.

Tesla Model S Plaid, supercar travestita da berlina

L’elettrica estrema americana punta tutto su infotelematica e prestazioni.

Partiamo dai numeri, perché in questo caso sono impressionanti: 1.020 cavalli di potenza e 1.420 Nm di coppia. E no non stiamo parlando di una supercar, ma della berlina più potente del mondo, l’elettrica Tesla Model S Plaid.

ModelS 81

La scheda tecnica

Una potenza travolgente, generata da tre motori. Due, uno per ruota, sull’asse posteriore con funzione anche di Torque Vectoring regolando la coppia tra le stesse, mentre la terza è destinata all’asse anteriore. Sulla carta, dunque, è una trazione integrale, ma spinge prevalentemente sulle ruote posteriori. I motogeneratori di tipo sincrono e a magneti permanenti, con i rotori rivestiti in carbonio per ridurre le inerzie, sono alimentati da un pacco batteria dalla capacità lorda di 100 kWh (95 effettivi) che si ricarica fino a 25 kW di potenza in corrente continua. Alimentatore che permette consumi per 5 km per chilowatt e quasi 500 km di autonomia.

ModelS 75

Piccole pecche e punti forti

A una scheda tecnica impressionate, fanno da contrappeso alcuni dettagli che lasciano un po’ perplessi, soprattutto perché si parla di una vettura da oltre 100mila euro. Alcuni accoppiamenti della carrozzeria e la condensa che si forma nei fanali posteriori mostrano i problemi di gioventù di un Costruttore giovane, con ancora esperienza da fare nella cura degli assemblaggi. Ma dove la Tesla Model S Plaid si fa perdonare è nella vita a bordo. Le finiture sono ottime, ma il suo punto di forza è il comparto multimediale. Il display orizzontale da 17” ha una risoluzione di 2200x1300. Il numero di funzioni è decisamente vario (potete anche guardarvi una se- rie su Netflix) e, sebbene le icone siano davvero tante, l’utilizzo è simile a quello degli smartphone. Ma sarebbe stato meglio avere delle scorciatoie con tasti fisici, perché visto che tutte le funzioni passano dal display, il rischio di distrarsi alla guida è tanto.

ModelS 72

Le prestazioni

Ovviamente, l’altro punto forte sono le prestazioni generate da una motricità scioccante. Ha bruciato lo 0-100 km/h in 2”41, meglio di tante tante supercar di pari potenza. Performance quasi fuori da ogni logica perché, lo ricordiamo, stiamo parlando di una berlina, non di una vettura pensata per mangiare i cordoli di una pista. Comunque interviene sempre l’elettronica per gestire tale esuberanza, con le tre modalità di guida Comfort, Sport e Plaid, con quest’ultima che sconsigliamo veramente per l’utilizzo in città perché la potenza scaricata istantaneamente sulle ruote posteriori è veramente troppo violenta. Dove si poteva fare un po’ meglio è nell’impianto frenante. L’impianto in acciaio, di serie, di cui era dotata la vettura della prova non si è dimostrato all’altezza, dopo un paio di frenate decise si è surriscaldato. Quindi, il nostro consiglio, è di scegliere i carboceramici in optional.

ModelS 71

Peccato per i freni perché lo sviluppo a livello di assetto è assolutamente positivo. L’auto è tendenzialmente neutra, con leggeri movimenti del retrotreno in fase di rilascio, accentuati solo se portate la frenata in curva, alleggerendo volutamente il posteriore per agevolare l’ingresso. Lo sterzo è preciso e diretto e il grado di durezza è adeguato alle condizioni di marcia.

ModelS 73

La curiosità, perché si chiama Plaid

Tutto nasce dalla passione per i film di fantascienza di Elon Musk, ma di un in particolare: Space Ball, di Mel Brooks, del 1987, conosciuto in Italia con il titolo "Balle Spaziali". Era una parodia di Guerre Stellari, e in una scena, durante un inseguimento tra buoni e cattivi nello spazio a velocità iperspaziali, i protagonisti entrano in una zona caratterizzata dai colori del plaid, la classica coperta di lana scozzese.

ModelS 83

Powered By auto logo 2

Pronto per gli step successivi?

Condividi l'articolo