È il Suv Skoda più grande della gamma caratterizzata dalla lettera iniziale K e finale Q: parliamo di Kodiaq, basata sulla piattaforma modulare MQB (la stessa ad esempio della Tiguan di Volkswagen). A una prima occhiata, si notano le ampie dimensioni, con i suoi 4,70 metri di lunghezza, un frontale un po’ più alto rispetto alla versione di debutto del 2016, i nuovi fari full LED di serie e, a richiesta, quelli Matrix LED, il nuovo design di paraurti e spoiler posteriori, oltre ai gruppi ottici.
Trazione integrale: Kodiaq più versatile
Essendo un Suv, l’utilizzo primario è naturalmente quello delle strade di tutti i giorni, ma è evidente come questa vettura sia stata pensata anche per qualche gita fuoristradale. La versione che abbiamo provato si chiama infatti Kodiaq 2.0 TDI 147 kW Evo SCR SportLine DSG S 4x4: nome che rivela la trazione integrale, abbinata in questo caso alla motorizzazione turbodiesel 2 litri da 200 cavalli. Specifichiamo che esiste tuttavia anche la variante con il 2.0 TDI da 150 cv a trazione anteriore (la 200 cv è solo 4WD). Però la trazione integrale non è tutto: nel caso del modello provato è stato installato l’optional Dynamic Chassis Control con Driving Mode Select (1.030 euro), cioè la selezione/regolazione elettronica adattiva e configurabile dell’assetto e dello stile di guida. Tramite due pulsanti sul tunnel è così possibile scegliere tra questi ultimi con in più una specifica modalità Off-road, che ottimizza il comportamento fuori dai percorsi asfaltati. Non parliamo certo di una macchina che potrebbe correre la Dakar, ma dal punto di vista della versatilità, in Kodiaq il miglioramento è concreto.
Potenza, cambio e consumi
La trasmissione prevede una frizione multidisco in bagno d’olio che distribuisce la coppia motrice anche alle ruote posteriori quando la gestione elettronica ritiene sia opportuno per le condizioni di guida. Il cambio è un “classico” DSG (“doppia frizione”) a sette rapporti, comandabile anche manualmente tramite palette. Skoda Kodiaq pesa 1.767 kg, accelera da 0 a 100 km/h in 7”55 e raggiunge i 219,7 km/h, grazie anche alla velocità e fluidità di cambiata del DSG, che solo in certe situazioni di guida risente di una ben avvertibile inerzia gestionale. Anche lo spazio di frenata è accettabile per una vettura di questo peso (35 metri dai 100 orari), mentre la maggior resistenza all’avanzamento offerta dalla trasmissione e soprattutto dal notevole ingombro frontale si “pagano” sul piano dei consumi: 14,9 km/litro di media, con picchi negativi in città (12,0 km/L) e in autostrada (13,2 km/L). Tuttavia, diminuendo considerevolmente la velocità, le cifre migliorano, con 20,4 km/L di percorrenza a 90 km/h costanti.
Dotazioni sportiveggianti e optional
L’allestimento SportLine, come suggerisce il nome, è il più sportivo, e propone i sedili anteriori “a guscio”, la pedaliera in alluminio, rivestimenti in tecnofibra con inserti carbon look, volante multifunzione sportivo a tre razze nonché, esternamente, fari adattivi full LED Matrix, diffusore posteriore nero con finiture cromate e infine cerchi in lega Triglav antracite diamantati da 19” con gomme 235/50. Presente in abitacolo il Virtual Cockpit, il cruscotto digitale con display a colori da 10,2”. Tra gli optional, spiccano il Comfort Pack con Climatronic a tre zone (regolabile anche dietro), lo Sleep Pack che offre poggiatesta posteriore con estremità regolabili per sostenere la testa più kit coperta e poggiapiedi, e il Family Pack che dota le portiere di un bordo protettivo che si ritrae automaticamente e i “cestini” per le cartacce. Inoltre, è disponibile la versione a sette posti, grazie alla terza fila di sedili, ma bisogna pagare un sovrapprezzo di 1.200 euro.
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