Questo spirito della California di quasi quarant’anni fa rinasce quando il sole si proietta su questa Harley, momento nel quale la sua vernice Metal Flake sfodera tutto il suo splendore. La versione che più risalta è quella di colore Hard Candy Big Red Flake, capace di emergere tra le altre in Denim Blacke BigBlue Pearl, anche se questo significa dover pagare un prezzo leggermente più alto. Questa nuova vernice della versione in rosso è chiaramente diversa da tutto quello che si è visto in precedenza, in quanto la sua brillantezza è molto più accentuata ed è proprio qui che risiede gran parte della sua autenticità.
Più nel dettaglio, questo effetto visivo si crea applicando su uno strato di base nero, un sistema di poliuretano con scaglie esagonali di un diametro più grande di quello delle vernici metallizzate convenzionali. In seguito, si ricopre ogni scaglia con una sottile pellicola di alluminio e poi si vernicia di rosso, si applicano a mano quattro strati di vernice trasparente e si lucida per ottenere questa rifinitura così brillante e attraente.
Personalizzate per l’occasionePartendo, quindi, da una chopper con tutta l’essenza degli anni Settanta, Harley ha incluso nella versione di prova un ventaglio molto vasto di accessori, come ad esempio dei retrovisori cromati, un indicatore della temperatura dell’olio, una sella vintage e persino un tappo per il serbatoio che, a differenza dell'originale, non è in rilievo ma incassato.
Tra tutte le cose, quella che risulta essere più utile, a causa della poca autonomia del classico serbatoio tipo peanut (solo 7,9 litri di capacità) è stato il piccolo indicatore di livello del combustibile, che si può installare sul lato destro. Questo, con quattro triangolini di colore azzurro, ci ricorda che bisogna pensare spesso alla benzian con questo modello. Inoltre, è risaputo che un motore di 1.202 cc non consuma proprio poco.
Evolution in polvere grigia e molta cromaturaInsieme alla vernice Metal Flake del serbatoio e dei parafanghi, l’altro grande protagonista è il motore Evolution. In questo caso, questo emblematico motore è rifinito con una vernice in polvere grigia opaca che contrasta molto con le parti brillanti, tra le quali si nota un nuovo filtro per l’aria rotondo e con coperchio sferico. Naturalmente, con 96 Nm di coppia a regime molto basso (3.500 rpm), questo V-Twin è una autentica goduria per il pilota in quanto gira sempre tranquillo, le sue vibrazioni sono gradevoili e spinge bene nella zona media.
I recuperi sono rapidi e rendono la guida molto rilassata e piacevole, accompagnata sempre dallo squisito tatto che offre la trasmissione a cinghia dentata e un cambio che, nonostante il suo suono metallico e lungo percorso, è gradevole da usare. Infine, grazie al piccolo serbatoio, il motore è visibile anche da sopra, per cui il pilota si sentirà sempre in buona compagnia anche viaggiando solo.
Come vuole la tradizione, la nuova Seventy-Two è una Harley bassa, con una forcella considerevole. Grazie ad una ruota anteriore che, pur essendo di un diametro grande (21 pollici), è molto stretta e al manubrio “Mini-Ape”, la moto offre una guida agile.
Conclusione
La nuova Seventy-Two sembra essere la più audace di tutte Sportster. La casa di Milwaukee non si è risparmiata, curando ogni dettaglio: colori brillanti, pneumatici con banda bianca, parafango posteriore tagliato, manubrio Mini-Ape e classico serbatoio tipo peanut (montato per la prima volta nel 1948), il tutto unito all'assenza di altri componenti che rompono la semplicità delle sue linee, fanno di questa Seventy-Two una chopper che recupera l’epoca nella quale, come dice Harley, “quelli alla moda avevano una Chevrolet Sting-Ray e quelli che comandavano parcheggiavano le proprie chopper tutte insieme”.
