In Bimota prevalgono ancora la passione e l’amore incondizionato per l’esclusività, e la Tesi 3D rappresenta esattamente questo, un chiaro esempio dei valori tradizionali che questo marchio esclusivo ancora conserva.
La Tesi 3D è stata ridisegnata ed è lontana da quel progetto di fine carriera che 25 anni fa presentarono i suoi ingegneri, Ugolinoi e Marconi. Conserva l’essenza originale e monta il particolare sistema di sospensione anteriore, che per questa terza edizione è stato migliorato. Consiste in un sistema idraulico, con un mono-ammortizzatore sotto il motore. La direzione si trasmette dal manubrio alla ruota mediante tubi e leve che la spostano da un lato all’altro. Un autentico spettacolo visivo e meccanico.
Di forte impatto
Alla vista è molto accattivante, la prima impressione è di forte impatto. Carbonio, alluminio e pezzi lavorati a mano. Tutto autentico e singolare, in sintonia con l’immagine della casa. Per linea e forme si inquadra sul segmento naked, sebbene in realtà costituisca una categoria a se stante, soprattutto se consideriamo il prezzo di circa 30.000€ e la sua esclusività, ne saranno prodotti solo 30 esemplari numerati dalla fabbrica.
Impressioni
La prova è avvenuta sul circuito di Albacete, c’era solo un esemplare della Tesi e ho atteso pazientemente il mio turno. La prima impressione è stata un’esperienza indimenticabile, la moto è unica. Il fatto di non avere la forcella la rende già molto particolare. Tutto il complesso sistema di guida dal vivo è impressionante.
Inizio con calma e faccio dei giri morbidi per adattarmi. Il primo contatto è buono, lo spazio sulla moto è ridotto, ma sufficiente per me. La posizione richiede manubrio basso e staffe alte. Il motore della Tesi, derivante dalla Ducati Multistrada, in quanto a potenza è scarso, appena 95 CV, tuttavia è in grado di andare molto veloce.
Dati tecnici
Marca e modello | Bimota Tesi 3D Carbonio | |
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Anno | 2008 | |
Motore | ||
Cilindrada | 1.078 cc | |
Architettura | 2 a V | |
Potenza (CV) | 95 cv a 7.000 rpm | |
Alimentazione | Iniezione elettronica | |
Cambio | 6 velocità | |
Pneumatici di serie | 120/70-17 (ant) y 180/55-17 (post) | |
Telaio | Multitubolare con parti in alluminio | |
Sospensione anteriore | Monoammortizzatore Extreme | |
Sospensione posteriore | Ammortizzatore WP monoshock | |
Serbatoio | 16 litri | |
Freni | 320 mm (d) y 220 (t) | |
Peso (kg) | 168 | |
Velocità massima | > 200 km/h | |
Prezzo | ||
Euro | - | |
Più datiMeno dati |
Come una pietra
La Tesi onestamente va bene, anche se per le sue caratteristiche reagisce in modo particolare in frenata, diventa dura come un pietra e le irregolarità dell’asfalto si notano abbastanza.
La stabilità è buona, ma non è semplice tenerla in curva, non si lascia maneggiare con facilità, deve essere gestita perché tende a spostarsi sulla destra appena tocchi il gas. Nelle curve rapide, subisce qualche rimbalzo, che il telaio assorbe senza problemi, l’insieme è molto equilibrato. Nelle frenate forti non affonda, abituati ad altre reazioni da parte del treno anteriore, può sembrare strano ma non crea nessun problema, funziona a meraviglia, è solo questione di adattarsi.
La Tesi 3D, approvata con lode, solo per tradizione ed esclusività è già un gioiello. Se un giorno doveste incrociarne una, ricordate che è più di una moto. È storia dei nostri giorni.