Da più di 70 anni, in casa Mercedes, ci sono due lettere che identificano molto di più di una classe di vetture in gamma. Da quando, nel 1954, è nata la serie Sport Leicht, ossia “ Sport Leggera ” con la 300 SL, in versione rodaster e coupé, una semplice sigla ha racchiuso lo stile, l’eleganza, la sportività e il massimo dell’espressione tecnica che Mercedes è in grado di produrre. E che nella nuova Mercedes-AMG SL 63 4M+ Premium Plus della nostra prova, ha la sua ultima erede di una nobile stirpe.
Come è fatta fuori
Ha una linea pulita, con superfici lisce dai raccordi molto delicati anche grazie a proporzioni tenute equilibrate grazie al tetto in tela, ripiegatile nel baule in 15”. Stile che è anche funzionalità perché grazie ad appendici aerodinamiche mobili, come un profilo in carbonio nel sottoscocca che si abbassa di 4 cm una volta superati gli 80 km/h oppure come lo spoiler posteriore regolabile, il coefficiente aerodinamico Cx è di appena 0,31.
Abitacolo, lusso e tecnologia
Dentro, l’impostazione quasi aeronautica dell’abitacolo è tipico delle più recenti Mercedes. Sulla SL 63 si sta letteralmente calati nel cockpit con i due posti anteriori separati nettamente dal tunnel centrale. Ci sono due monitor, uno per la strumentazione e l’altro, posto in verticale al centro della plancia, per l’infotelematica che gira sul software MBUX evoluto. Display che è anche unità di controllo per le 6 modalità di guida, Slippery, Comfort, Sport, Sport+, Individual e Race, che cambiano parametri di guida come risposta dell’acceleratore, taratura dello sterzo, assetto, velocità di cambiata e carico delle sospensioni.
Come va su strada
La Mercedes-AMG SL 63 4M+ Premium Plus della nostra prova, è la versione spinta dal V8 da 585 cavalli, cambio automatico a 9 rapporti, trazione integrale e in più con la chicca dell’asse posteriore sterzante. Il V8 rimane impagabile alla voce sound. Pieno a ogni regime, si esalta con le modalità di guida più sportive. E durante le fasi di rilascio lo scoppiettìo allo scarico diventa ancora più coinvolgente. Ma il quattro litri biturbo ci sa fare anche quando deve spingere. La progressione aumenta in modo considerevole poco sopra i 3.000 giri/minuto, per affievolirsi marcatamente intorno ai 6.500 giri/ minuto. Più allungo avrebbe contribuito ad alimentare la quota sportiva della vettura. L’accoppiata con la trazione integrale e il cambio a nove marce appare quantomai indicata, soprattutto se questo genere di vettura è pensato per un pubblico trasversale (non solo gli smanettoni). Gli scettici delle 4x4 sulle sportive di questa classe avranno modo di ricredersi. È palese che il retrotreno è sempre il protagonista assoluto. Elemento fondamentale per far girare la tedesca in curva, che non sembra risentire delle quasi due tonnellate di peso a spasso tra le curve. Tutto questo ha, come sempre, un prezzo. Il listino parte da 208.520, la vettura della prova con gli optional tocca i 220.585 euro.
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