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Prova: Jeep Wrangler 2.8 Crd Sahara Aut – Born in the USA

Da oltre 70 anni è la fuoristrada per eccellenza: inconfondibile nella carrozzeria e inarrestabile nell’off-road, la Wrangler è rimasta essenziale nelle finiture, ma aggiornata nell’elettronica e nel comfort di marcia.

Le Jeep sono un’icona del mondo fuoristradistico, tanto che il loro nome ha “battezzato” tutta la categoria per anni. E la Wrangler, all’interno della gamma della Casa americana, è da oltre 70 anni il simbolo delle 4x4. Poche vetture hanno saputo mantenere e accrescere il loro fascino nel tempo come lei, mantenendo quasi immutati aspetto e indole. Per questo, la 4x4 Usa ha un posto di diritto nella storia dell’automobilismo. Ma questa Jeep ha anche saputo mantenersi al passo con i tempi, senza rinnegare la sua fama di “dura e pura”.

LA RICONOSCI AL PRIMO SGUARDO

Il frontale della Wrangler è inconfondibile: fari tondi e calandra con feritoie verticali. Certo, nel corso degli anni sono aumentate le dimensioni della carrozzeria e qualche spigolo qua e là è stato smussato, ma il colpo d’occhio è rimasto quello: agli appassionati del marchio americano (e non solo a quelli) la Jeep per antonomasia piace così. E guai a chi la tocca. Per accontentare un po’ tutti, da qualche anno c’è anche la versione a cinque porte, la Unlimited, ma le novità estetiche si sono fermate lì.

TANTA SOSTANZA

L’abitacolo è spartano nelle forme e nelle finiture, ma la dotazione di bordo della Sahara della prova (37.200 euro) è tutt’altro che essenziale: tra le altre cose, sedili in pelle, cambio automatico a cinque rapporti, cerchi in lega di 18 pollici, hard top amovibile, climatizzatore automatico e impianto radio con sei altoparlanti, subwoofer e amplificatore da 368 Watt. Volendo, si può avere anche il navigatore con touchscreen, hard disk da 30 gb, ingresso usb e lettore dvd: 1.550 euro.

Lo spazio è abbondante per chi sta davanti, meno per chi siede dietro, che ha anche il suo bel da fare per “arrampicarsi” sui posti posteriori. Piccolo il bagagliao:142 litri.

NONSOLOFUORISTRADA

Certo, i percorsi off-road sono sicuramente il suo terreno d’elezione: lì, grazie al sofisticato sistema di trazione integrale e alle ridotte, è praticamente inarrestabile. Ma questo è sempre stato così. Dove i progressi sono più evidenti, invece, è nel comportamento su asfalto. Naturalmente, prestazioni e doti dinamiche non sono quelle di una sportiva, ma non sono poi così lontane da quelle di parecchie Suv. Il 2.8 turbodiesel spinge forte e permette alla Wrangler di scattare da 0 a 100 orari in 10,6 secondi e di raggiungere i 172 km/h di velocità massima. In città, si apprezzano l’ottima visibilità offerta dalla posizione di guida parecchio rialzata, il cambio automatico dolce negli innesti, le dimensioni compatte (è lunga solo 422 cm) e il motore brioso.

Nei percorsi ricchi di curve bisogna fare il conto con uno sterzo poco preciso e lento nel tornare in posizione e con un assetto piuttosto morbido, che favorisce il rollìo. Ma una volta capito il suo comportamento, la Wrangler sa anche farti divertire. Insomma, acquistando una Wrangler, non solo si entra in possesso di un pezzo di storia dell’automobile (e questo già non è poco), ma si compra anche una vettura polivalente e divertente.

Pronto per gli step successivi?

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