Se la 500 ha rappresentato il boom economico, la Panda è per gli italiani da oltre trent’anni una fedele compagna di vita: intere generazioni hanno imparato a guidare sulla piccola di Torino e tantissimi ne hanno posseduta una o più di una. Insomma, l’utilitaria Fiat è ben più di un fenomeno commerciale: è un vero e proprio oggetto di culto. E la nuova versione mantiene tutte le caratteristiche positive del modello che va a sostituire con un tocco di tecnologia e personalità in più, che non guastano mai.
CUORE TECNOLOGICO
(.loadGallery)L’auto in prova era equipaggiata con il bicilindrico TwinAir da 85 CV. Abbinato a una trasmissione manuale a cinque marce, il piccolo motore Fiat può vantare soluzioni tecniche sofisticate, che, nonostante la ridotta cubatura e i “soli” due cilindri, lo rendono particolarmente brillante e piacevole da utilizzare: 11,2 secondi per scattare da 0 a 100 orari e 177 km/h la velocità massima. E, aspetto da non sottovalutare, particolarmente attento a consumi ed emissioni: 23,8 km/litro la percorrenza media dichiarata dalla Fiat e 99 g/km di CO2. Buona parte di questi risultati sono merito del turbo, che interviene in modo deciso a circa 2.000 giri e permette alla Panda una progressione di tutto rispetto.
TANTA PRATICITÀ, MOLTI ACCESSORI
Sicuramente la carrozzeria a cinque porte è uno degli elementi che hanno decretato il successo della “vecchia” Panda e, naturalmente, la nuova versione non ha rinunciato a questa soluzione: migliora notevolmente praticità e accessibilità. Una volta saliti a bordo, poi, si ha l’impressione di stare su una vettura più grande, di segmento B, tanto è lo spazio a disposizione, specie per chi siede davanti. Buona la capacità di carico: da 225 a 870 litri il volume del bagagliaio. Il colpo d’occhio è piacevole: il design di plancia e consolle è moderno e “giovane”. Quando si va un po’ più nel dettaglio, però, le plastiche rigide al tatto e gli accoppiamenti non sempre perfetti ci ricordano che siamo su un’utilitaria che fa del prezzo una delle sue armi vincenti. A proposito di listino, quello della Panda parte da 10.200 euro (1.2 69 CV Pop), mentre per la TwinAir della nostra prova ci vogliono 13.700 euro (0.9 TwinAir Turbo Lounge). La dotazione della Lounge comprende: ABS, quattro airbag, climatizzatore manuale, radio con sei altoparlanti, fendinebbia, chiusura centralizzata con telecomando. E cioè tutto quello che serve su una vettura di questo tipo. Chi vuole personalizzare ulteriormente la propria vettura può scegliere tra una lunga lista di optional, tra cui consigliamo il Pack Premium (500 euro, cerchi in lega di 14” e sensori di parcheggio posteriori) e il Pack techno (500 euro, navigatore Blue & Me TOM TOM LIVE, comandi radio e telefono al volante).
NONSOLOCITTÀ
(.loadGallery)La città è il terreno d’eccellenza della Panda: le dimensioni compatte (è lunga 365 cm) e il ridotto diametro di sterzata (9,3 metri) fanno sì che la piccola Fiat si parcheggi e inverta la marcia in un “fazzoletto”. La guida è poi resa particolarmente piacevole dai comandi morbidi (frizione e volante sono leggerissimi da azionare) e dall’ottima visibilità. La brillantezza del motore e la validità dell’assieme telaio/sterzo/freni/sospensioni permettono anche di viaggiare senza particolari problemi. Certo, la Panda non è una sportiva e in curva un po’ di “sano” sottosterzo e di rollìo sono inevitabili, ma niente di più. Solo il bicilindrico si fa un po’ sentire quando viene spremuto a fondo, ma a 130 orari il comfort acustico è più che accettabile.
UNA MACCHINA, TANTE OPZIONI
La nuova Panda ha una gamma che si articola su tre motori (1.2, 0.9 a benzina e 1.3 turbodiesel) e tre allestimenti (Pop, Easy e Lounge). I prezzi vanno da 10.200 euro a 14.400 euro. Il 1.2 da 69 cavalli è disponibile anche con doppia alimentazione benzina e GPL (da 12.200 a 14.200 euro). Insomma, tra allestimenti, optional e motorizzazioni, ognuno può ritagliarsi la Panda “su misura”.