È ibrido o non è ibrido? Questo il dilemma. Certamente la risposta è affermativa. Le nuove Jeep Renegade e Compass e-Hybrid rappresentano la rinnovata fronteria dell'elettrificazione del Marchio americano. Un po' meno spinta e versatile delle versioni 4xe – che sono a trazione integrale, mentre queste sono “solo” anteriori” – ma più “elettrica” delle normali varianti mild hybrid. Solo che identificare il sistema promosso da Jeep come full hybrid, potrebbe innescare qualche discussione. A meno di non far rientrare nella classificazione di ibrido full qualunque vettura in grado di muoversi anche solo grazie all'intervento del motore elettrico, e quindi in modalità 100% elettrica.
Solo che in questo caso la discriminante è la distanza. Sulle Toyota full hybrid si tratta di qualche chilometro, su Jeep Compass e Renegade 4xe parliamo di metri, al più centinaia di metri, ma certo non di chilometri. Compreso quanto sopra, possiamo procedere nello scoprire la formazione dei nuovi modelli elettrificati, che per alcuni potranno sembrare dei mild-hybrid “rafforzati”.
Come funzionano le Jeep e-Hybrid
Il sistema ispone di un motore elettrico che funge da motorino d’avviamento e da alternatore, ma poi ce ne è pure un secondo, calettato all’interno della scatola del cambio, un doppia frizione a sette rapporti in bagno d’olio. Olio che viene impiegato anche per raffreddare l’unità elettrica all’interno della trasmissione. Tale unità, che è quella deputata alla trazione, eroga 20 cv e 55 Nm di coppia. Ed è accoppiata a una piccola batteria da appena 0,8 kWh (circa il doppio rispetto a quelle utilizzate nei modelli mild hybrid) posizionata tra i due sedili dei passeggeri anteriori.
Altro protagonista dell’intero sistema è il nuovo motore a 4 cilindri turbo benzina da 1,5 litri, che eroga 130 cavalli di potenza e 240 Nm di coppia. Motore che fa parte della famiglia di unità denominata GSE (Global Small Engine). Tra le sue peculiarità quella di adottare il ciclo Miller per la combustione, che gli consente di avere un elevato rapporto di compressione.
Elettriche ma per poco
Così equipaggiate le due Jeep e-Hybrid passano alla trazione esclusivamente elettrica in determinate situazioni di marcia. È il cervellone della vettura, quello che amministra le varie unità, a stabilire chi entra in gioco. Se dovete parcheggiare è possibile eseguire l’intera manovra in modalità 100% elettrica. Nel traffico, nelle situazioni comunemente definite stop and go, si riesce a marciare in elettrico. Anche nelle ripartenze, ma solo se avete il piede di velluto, potete viaggiare in elettrico per qualche metro.
Ciò detto, stando a quanto dichiarato dalla Casa, la Renegade e-Hybrid ha un consumo medio nel ciclo WLTP di 5,7-6,1 l/100 km con 130-139 g/ km di emissioni di CO2. La Compass e-Hybrid si attesta invece intorno ai ,6-6,0 l/100 km con 128-136 g/km di emissioni di CO2.
Il sistema promosso dal Marchio Jeep ha un funzionamento lineare, praticamente impercettibile da parte di chi guida. Sulle ripartenze più brusche si potrebbe avere la sensazione di strattonamento.
Il vantaggio tangibile è che il sistema non inficia più di tanto sul peso della vettura e lascia intatto lo spazio del bagagliaio. Se però necessitate della trazione integrale, i modelli e-Hybrid sono solo a trazione anteriore. I listini ufficiali partono da 33.100 euro per la Renegade e-Hybrid Limited e da 37.500 per la Compass e-Hybrid Longitude.
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