Ultimamente infatti, sono state presentate la Limousine della classe media, La Epica, e la nuova SUV Antara della Chevrolet. La Captiva è interessante sotto diversi aspetti, e non solo per la Chevrolet ma anche per la Opel. La nuova SUV Antara è uguale perfino nella carrozzeria, viene prodotta nella stessa fabbrica in Corea del Sud ma è giunta sul mercato tedesco alcune settimane dopo la Chevrolet. La Captiva, farà la sua prima apparizione sul mercato a metà settembre. Abbiamo così, potuto già guidare alcuni dei veicoli della serie in anteprima, tra cui il modello top della gamma 3,2 Litri V6 e il nuovo fiammante Diesel.
Di bella presenza e solida
Prima di approfondire, un rapido sguardo al Design:"di bella presenza" è la prima cosa che mi viene in mente. Lunga 4,64 metri, alta 1,72, la nuova Chevy, si presenta come la più grande rappresentante del segmento delle Suv compatte.
Con la sua imponente mascherina del radiatore, gli importanti passaruota, lo spigolo pronunciato sulla parte laterale, si presenta bene senza essere eccessivamente vistosa. All'interno un'altra sorpresa: "sicura" e "bella" dico al mio co-pilota, che annuisce in segno di approvazione. Altro che deserto di plastica, una plastica ben foderata, pelle fine rivestono un cruscotto ben disegnato. I sedili sono piacevolmente imbottiti in modo abbastanza rigido seppur non offrano un buon sostegno laterale.
Spaziosa e pratica
Anche per quanto riguarda la praticità non c'è niente da aggiungere. Nei sedili posteriori è garantita piena libertà per la testa e per le ginocchia. Soltanto il supporto per le cosce, del pianale posteriore, poteva essere un po' più lungo. Che questo, per natura, nella terza fila, sia stretto non stupisce. La Captiva, diversamente dall'Opel Antara, è disponibile anche a sette posti. Si sopportano bene solo brevi tragitti. Per quanto riguarda il carico e la variabilità, il bagagliaio della Captiva nella modalità a cinque posti, ha una capacità di 465 litri, 930 litri con il pianale posteriore abbattuto. E' veramente semplice la trasformazione in un minifurgone con una superficie completamente piatta: sbloccando la spalliera posteriore i sedili scivolano sotto gli sportelli anteriori. Per l'entrata nella terza fila il sedile può anche essere abbattuto in avanti.
Potere limitato
Quindi la prima impressione è giusta ma, come si guida la Chevy? Prima di tutto c'è il Diesel, un Quattro cilindri Common Rail completamente nuovo, 150 CV, una coppia massima di 320 Nm e filtro antiparticolato di serie. Dopo un pronunciato vuoto del turbo il motore spinge regolarmente a 2.000 giri, ma non proprio impressionante. 10,6 secondi a tempo 100 e una velocità massima di circa 180 km/h, non rappresentano valori massimi ma sono pienamente sufficienti per l'uso quotidiano. Colpiscono al contrario il livello del rumore, piacevolmente basso ed il consumo di benzina medio pari a 8 /10 litri ogni 100 km. Per quanto riguarda la Performance, il 6 cilindri, che è disponibile esclusivamente con un cambio automatico a 5 marce, è meglio soltanto sulla carta: non si può credere che lo sprint standard debba essere ottenuto solo dopo 8,8 secondi, cosi come la potenza massima di 230 CV. Per progredire rapidamente ha bisogno sempre di un alto numero di giri, e oltre i 5.000 giri il V6 che va molto lentamente ha un suono straziato. Anche in considerazione del consumo medio di 11,5 litri indicato dai produttori un valore illusorio in pratica - si guida volentieri in modo tranquillo.
Soft sul terreno
In ogni caso la Captiva invita a viaggi confortevoli. Lo sterzo leggero, indiretto è fatto per offrire il massimo comfort, si ha la sensazione di guidare un grande fuoristrada. La delicata accordatura del telaio che sottolinea l'impressione di macchina americana, filtra dolcemente le asperità del fondo stradale. La Captiva nelle curve veloci, si inclina notevolmente sul lato e alle ondulazioni del terreno reagisce con evidenti molleggi. Nella versione Off road l'accordatura leggera è un vantaggio. A richiesta è disponibile la Chevy con la trazione integrale (di serie nel diesel e nella V6). Normalmente la trazione è al 100% sull'asse anteriore, in caso di necessità arriva al 50% su quello posteriore. Senza dubbio la SUV non è un vero fuoristrada. Sono assenti i dispositivi di bloccaggio differenziale ed il livellamento tra le corrispettive ruote di ogni asse, segue l'intervento dei freni. Positivo "effetto collaterale": la Captiva è dotata di ESP, e di un dispositivo di aiuto nella frenata in discesa. I prezzi partono da buoni 22.490 euro per il modello base Benzina 2,4 litri - 4 Cilindri (136 CV) e cambio manuale a cinque marce, ma senza trazione integrale e ESP. Il modello più consigliato è il Diesel con trazione su quattro ruote motrici che ha un prezzo minimo di 28.950 Euro, 33.890 Euro nella versione a sette posti completamente equipaggiata.
Bilancio
Da tanti test di valutazione risulta che la nuova Chevy ha luci ed ombre: al riuscito Design, alla buona impressione e al generoso quanto variabile interno, si affiancano motori soltanto moderatamente potenti, un telaio troppo morbido e uno sterzo indiretto. Se si toglie la "S" di "Sport" nella SUV e ci si ricorda della storia del mercato americano delle Chevrolet, la Captiva è una alternativa onesta e a buon mercato. Onesta, perchè la macchina è sempre confortevole e si vende come SUV solo a guidatori appassionati.
DATI TECNICI
Peso a vuoto: 1.845 kg Portata: 660 kg Volume del vano portabagagli: 465 930 litri
Motore e cambio Motore: a combustione 2,0 litri 4 cilindri Common Rail Potenza (CV per numero di giri/ min): 150/4.000 Coppia massima (Nm per numero di giri /min): 320 /2.000 Trazione: integrale Cambio: manuale a 5 marce
Prestazioni Prestazione: da 0 a 100 km/h in 10,6 sec. Velocità massima: 186 km/h
Consumo e ambiente: Carburante: Diesel Consumo medio (1/100 km):13,9 Emissioni Co2 (g/km): 192
Prezzi Modello base: 28.590 Euro