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BMW X1 23d, il Diesel perfetto

La Casa bavarese non ha emarginato il propulsore a gasolio sulla terza generazione del Suv X1: aiutato da un sistema mild hybrid a 48V, si è dimostrato davvero efficiente.

Di nome e di fatto, X1 è la regina dei numeri di BMW in Italia. Modello preferito della Bayerische Motoren Werke, raccoglie il 25% delle immatricolazioni, una consegna ogni quattro, del Marchio sul nostro mercato. Best seller incontrastata dal 2016, piaciuta sin dall’esordio del 2009, la terza serie della X1 si arricchisce di una versione 100% elettrica che si affianca alle tradizioni versioni a benzina e all'ibrida plug-in. Senza rinunciare però all'offerta a gasolio, con il Diesel 2 litri su tre livelli di potenza: 150, 163 e 211 cavalli. Proprio la versione più performante, denominata 23d, è la protagonista della nostra prova.

bmw-x1 01

Non rinuncia al Diesel efficiente

BMW è uno dei pochissimi Costruttori che ancora lavora sui motori a gasolio per perfezionarli e renderli sempre più efficienti e puliti. Volevamo capire se il tanto vituperato Diesel sia ancora un propulsore all’altezza dei tempi, capace di soddisfare le esigenze dell’automobilista medio. La risposta, ve lo diciamo subito, è ampiamente positiva.

La X1 xDrive della nostra prova in versione 23d, quindi con il 4 cilindri a gasolio due litri da 211 cavalli e una coppia di 400 Nm, nell’allestimento top di gamma M Sport, è un’auto quasi perfetta. È brillante nelle prestazioni (abbiamo rilevato 7”41 sullo 0-100 km/h) e dotata di un’ottima elasticità che nella ripresa 80-120 l’ha fatta scendere sotto i 5 secondi (4”92). E soprattutto vanta un consumo medio eccellente che garantisce una percorrenza media superiore ai 16 km/litro (che diventano 14,7 km/litro in autostrada a 130 km/h). Siccome il consumo di carburante è direttamente proporzionale alle emissioni di CO2 allo scarico, questa X1 23d emette appena 128 grammi/km di anidride carbonica. Abbastanza da rientrare nei limiti degli incentivi statali per auto eco-compatibili.

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La X1 non è più la piccola di casa BMW

Una volta la X1 era l’entry level di BMW, ora questa nuova versione è cresciuta di taglia, di presenza e di immagine. È lunga 4,50 metri esatti e alta 1,64 m, 53 mm più lunga e 44 mm più alta di prima. Colpiscono il design più spigoloso, i contorni dei passaruota più squadrati, la muscolosità del design che sfrutta anche le numerose prese d’aria (ingrandite nella versione M Sport) per accentuare l’aggressività dell’auto. L’allestimento M Sport della nostra prova costa circa cinquemila euro più della base, ma gratifica molto di più l’occhio.

Anche all'interno, la X1 segna un deciso passo in avanti: mantiene una plancia dal design orizzontale, ma ora è molto più raffinata: spicca il doppio schermo ricurvo verso il guidatore da 10,25” davanti al volante e 10,7” in plancia. Ridisegnati anche i comandi al volante e i rivestimenti porta. BMW per la nuova X1 ha adottato un infotainment gestito dal nuovo sistema operativo 8, passo in avanti notevole che prevede controlli touch e vocali con grafica a schede verticali modulari e componibili. Non è soltanto apparenza: questa nuova interfaccia grafica fa davvero la differenza nell’esperienza d’uso. Le funzioni sono infinite e serve tempo per familiarizzarci.

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Al volante non delude

Niente da eccepire in fatto di dinamica di guida: è un Suv a baricentro alto, ma la versione M Sport si guida benissimo e le sospensioni adattive e ribassate di 15 mm migliorano il comportamento in curva senza penalizzare troppo il comfort. Eccellente la motricità “intelligente” della trazione integrale xDrive che, quando non serve ripartire la coppia sulle 4 ruote, aziona solo le anteriori.

Il motore 2 litri turbodiesel è abbinato a un sistema mild hybrid a 48 Volt. A differenza di sistemi più semplici, quello adottato da BMW non è composto da un banale alternatore/motogeneratore, ma c’è un vero motore elettrico inserito nel cambio Steptronic 7 marce, in grado di recuperare energia cinetica dalle frenate e di dare un lieve apporto di potenza al powertrain: fino a 19 cavalli in più, per un totale complessivo di 211 cv. C’è anche un tocco di BMW M Sport nei paddles del cambio: la funzione Sport Boost. Tirando il paddle di sinistra per un secondo, motore e assetto si settano in modalità Sport.

La X1 ha acquisito un maggiore appeal premium che purtroppo si riflette anche nel prezzo: la versione M Sport costa di partenza 55.550 euro e, se l’accessoriate come si deve, non riuscirete a stare sotto i 60mila euro.

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