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Prova: BMW 750i – BMW 750i

Nonostante la crisi, i marchi competono aspramente per riuscire a vendere modelli fuori portata e inaccessibili per quasi tutte le tasche. Gli ultimi a rinnovarsi sono stati sempre concorrenti diretti, da Lexus con le sue berline LS fino alla Classe S recentemente presentata da Mercedes-Benz.

Tutte si posizionano oltre i € 100.000, se ciò che desideriamo è un’auto che non sia solo visibile, ma anche ben allestita. Anche Audi non vuole restare indietro nella lotta per la battaglia più lunga del mercato e sta preparando una imponente A8 per il prossimo futuro.

BMW non solo non ha avvertito la perdita sulle berline di lusso, bensì durante lo scorso mese di maggio ha venduto in tutto il mondo un 1,5% in più di Serie 7 rispetto al 2008 (3.370 rispetto a 3.321).

Nuova generazione

BMW non solo non ha avvertito la perdita sulle berline di lusso, bensì durante lo scorso mese di maggio ha venduto in tutto il mondo un 1,5% in più di Serie 7 rispetto al 2008 (3.370 rispetto a 3.321).

BMW ha sempre visto la Serie 7 come modello rappresentativo, qualcosa in più di una questione di immagine e savoir-faire. Sta già lavorando a una futura versione ibrida e alle misure ecologiche Efficient Dynamics che la riguardano direttamente. Pertanto, non si tratta di un modello distinto della gamma, poiché BMW lo sta studiando, sviluppando e continuerà ugualmente a contare su questo per le sue auto di quinta generazione. A prescindere dalla crisi.

La nuova Serie 7 ha subito un cambiamento soprattutto nella parte posteriore, ove si nota un maggiore peso, poiché la trazione continua ad essere posteriore, e non vi sono programmi di estenderla ai due assi. Le linee sono retrocesse considerevolmente, rafforzandone l’aspetto sportivo (che non è solo apparenza) e allo stesso tempo conservando le caratteristiche della sua identità: cofano molto grande, passo lungo e uno spoiler anteriore minimo, decisamente tipico dei modelli sportivi.

Sebbene BMW proponga oltre 3 modelli da combattimento nell’ambito della carrozzeria corta (3,07 metri), esiste ancora la possibilità di scegliere la versione L con 14 centimetri extra. Nessuno dei modelli della concorrenza attualmente raggiunge questa misura. Né l’Audi A8 né la Lexus LS, tanto meno la Mercedes-BenzClasse S (quella che maggiormente si avvicina con 3,03 metri).

Equipaggiamento e interni

Se un’auto di oltre € 100.000 non trasmette una sensazione di qualità appena si entra nell’abitacolo (e ce ne sono), non si dovrebbe continuare ad avvalorarla, ma questo non è il caso della 750i. Dettagli come la chiusura automatica, l’apparente assenza delle maniglie alle portiere o la qualità dei materiali fanno in modo che elementi realmente nuovi e interessanti, come l’iDrive o l’elegante Black Panel, passino inosservati. Quest’ultimo sistema prevede che gli elementi disposti sul quadro dei comandi presentino una superficie nera omogenea quando l’auto è spenta. Su questo sono raggruppati gli indicatori di direzione, le informazioni del navigatore, le segnalazioni Check Control e le indicazioni del Service-Interval. I numeri del contagiri e dell’indicatore di velocità si visualizzano elettronicamente quando il sistema è attivo.

Anche il nuovo schermo da 10,2 pollici del pannello centrale (nel quale è possibile leggere chiaramente e dettagliatamente le istruzioni dell’auto) è dotato di tecnologia Black Panel ed è caratterizzato da elementi innovativi come l’immagine tridimensionale delle mappe, la connessione a internet o l’integrazione per l’uso dell’iPhone. La risoluzione che offre è di 1028 pixel di larghezza, vale a dire, la stessa di un computer portatile di medie dimensioni. Altra differenza che noterà il vecchio proprietario di una Serie 7 riguarda la leva del cambio che non è più posta nella colonna dello sterzo, bensì nella colonna centrale tra i passeggeri. Al lato della leva, disposti ordinatamente (che non è facile visto i numerosi elementi di supporto), si trovano il nuovo freno a mano elettronico, il controllo dinamico della stabilità e i tasti di scelta rapida dell’iDrive.

Per quanto riguarda il bagagliaio vi sono opinioni distinte. La capienza di 500 litri è motivata dal fatto che non esiste una ruota di scorta nel vano sotto il pianale, tuttavia possiede come punto di forza una superficie piana molto profonda e un’altezza accettabile. Come optional si può scegliere il portellone con azionamento automatico. Nessun modello concorrente, salvo la nuova Classe S con 560 litri, si differenzia dalla Serie 7 per volume di spazio nel bagagliaio.

Dati tecnici
Marca e modello BMW 750i
Equipaggiamento
Specifiche
Lunghezza/larghezza/altezza (mm) 5072 / 1902 / 1479
Distanza tra gli assi (mm) 3070
Diametro di sterzata (m)
Peso (kg) 2020
Vano portabagagli (l) 500
Pneumatici 245/50 R18
Motore
Cilindrata (cc) 4395
Potenza (cv) 408
Coppia massima (Nm/rpm) 600 / 1750-4500
Trazione Posteriore
Cambio Automatica, 6 velocità
Consumo
Carburante Benzina
Urbano/Extra Urbano/Combinato (l/100km) 16,4 / 8,5 / 11,4
Emissioni di CO2 (gr/km) 266
Consumo durante il test (l/100km) 13,9
Caratteristiche
Accelerazione 0-100 km/h (s) 5,2
Recupero 80-100 km/h (s) in 4ª
Capacità del serbatoio (l) 82
Velocità massima 250
Prezzo
Euro 101.700
Equipaggiamento incluso Telecamera di retromarcia + Sterzo Attivo integrale + Head Up Display + Avviso di cambio corsia + Climatizzatore a 4 zone
Più datiMeno dati

Prestazioni

Fino a poche settimane fa, con l’arrivo della 760i, questo motore figurava con i suoi 408 CV come il più potente della gamma. E’ un motore V8 puramente sportivo, biturbo parallelo, iniezione diretta, controllato da un cambio automatico che risponde con morbidezza, velocità e comfort. Grazie a questi elementi è stato, inoltre, possibile ridurre lievemente il peso dell’insieme a 50 kg e la sensazione di accelerazione è superiore. Sebbene impieghi solo 5,4 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h, la caratteristica che meglio definisce questo motore sulla Serie 7 non è semplicemente la sua potenza, bensì la sua finezza nel recuperare molta velocità in pochissimo tempo.

Sebbene il livello di guida non sia stato eccessivo, lungo un percorso su strade a doppio senso di marcia, con abituali sorpassi, il consumo medio è stato di 13,9 litri. A questo ritmo e tenendo conto della capacità del serbatoio (82 litri), l’autonomia non supererà i 600 km, dato che potrebbe risultare sconveniente per il proprietario di una BMW Serie 7. Tuttavia, la notevole capacità di conservare la velocità con poca accelerazione fa in modo che lungo un percorso su autostrade dritte il consumo possa scendere fino a 9 litri. Le misure Efficient Dynamics applicate a quest’auto risultano poco necessarie.

Anche se abbiamo guidato in autostrada, l’elemento che si è maggiormente distinto è il comfort dell’ammortizzazione su strade con un asfalto in cattivo stato. Le sospensioni regolabili in modalità Comfort, a nostro avviso, sono in grado di dissimulare quasi qualunque tipo di irregolarità, sebbene questo diminuisca la durezza tanto tipica delle BMW. Niente da ridire, ovviamente, riguardo lo sterzo attivo integrale che fa dimenticare di essere su un’auto lunga 5 metri ogni volta che si effettuano manovre in città.

iDrive

Da molti criticato per la sua complessità, BMW ha deciso che sulla nuova generazione della Serie 7 sia molto più semplice gestire i comandi del sistema iDrive. La nostra verifica è generale: sebbene abbia perso l’originalità della versione precedente (adesso assomiglia di più all’MMI di Audi) continua a essere intuitivo, i pulsanti di accesso diretto distolgono meno l’attenzione del conducente al volante e si sono ridotti i tempi di utilizzo. Di serie su ciascuna delle versioni della Serie 7.

Un’altra opzione prevista dalla nostra 750i è l’avviso di cambio corsia, un rilevatore con avviso mediante vibrazione sulla corona del volante che però non corregge la direzione come su altri modelli di gamma intermedia (una Passat CC, per esempio). Tuttavia, la relativa scheda lo descrive in modo eccellente poiché individua senza difficoltà qualsiasi vernice sull’asfalto anche se deteriorata.

Il resto è già noto su BMW, ma ugualmente positivo: il regolatore attivo di velocità fa in modo che un ingorgo sia il più piacevole del mondo, perché non è necessario utilizzare i pedali in nessun momento e la velocità è quasi sempre simile a quella dell’auto davanti. Il meccanismo è capace di mantenere 4 livelli di distanza rispetto all’altro veicolo accelerando, frenando, o fermandosi se necessario.

Conclusioni

Altri marchi curano maggiormente i dettagli di lusso, piuttosto che la qualità di guida. Per questo motivo, la 750i risulta essere probabilmente la scelta migliore per l’inimitabile risposta del suo motore e per la grande qualità delle sue finiture. Tuttavia, il fatto che elementi talmente basilari come il caricatore CD o l’USB non siano di serie, fanno ricredere su un’auto di alta gamma come questa. Anche un bagagliaio con maggiori possibilità per organizzare il carico non sarebbe stato male.

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