La linea di una sportiva e la comodità di una quattro porte. Con il concetto di Gran Coupé la BMW è riuscita, già da tempo, a sposare due caratteristiche che una volta sembravano inconciliabili tra loro. E le Serie 4 con questo tipo di carrozzeria hanno avuto un notevole successo, al punto da essere preferite da un cliente su due, con un chiaro vantaggio su Coupé tradizionale e Cabrio della stessa gamma. Dopo qualche mese dal lancio delle sorelle di famiglia, la Gran Coupé arriva così nei listini della più recente Serie 4 e abbiamo avuto modo di provarla nella versione 420d a due ruote motrici.
BMW Serie 4 Gran Coupé, stile sportivo, abitacolo confortevole
Lo stile è quello di famiglia, caratterizzato dall'enorme dilatazione della presa d'aria a doppio rene che tanto ha fatto discutere ma che rende inconfondibili le nuove Serie 4. Tra le caratteristiche peculiari ci sono i finestrini senza cornice, con le superfici vetrate che si abbassano e si alzano automaticamente ad ogni apertura delle porte. Anche gli interni riprendono l'impostazione degli altri modelli di gamma. Tra le novità va comunque sottolineata ora la piena integrazione del sistema multimediale con Amazon Alexa, l'assistente personale che può essere sfruttato con tutte le combinazioni offerte anche a casa dai corrispondenti dispositivi. È inoltre facile e intuitivo il collegamento agli smartphone tramite Apple CarPlay e Android Auto, pure senza cavo.
Soprattutto con i sedili a regolazione elettrica, disponibili in opzione, la posizione di guida è individuabile al millimetro con un allineamento corretto di volante e pedaliera. All'ottima abitabilità anteriore se ne aggiunge una più che soddisfacente per due persone sui sedili posteriori, con l'ovvio vantaggio, per via delle porte dietro, di un accesso molto più agevole, anche se non agevolissimo per via della conformazione del tetto.
Il 2.0 Diesel è il pezzo forte
In molti hanno crocefisso i motori turbodiesel ma, in realtà, il 4 cilindri di 2 litri è un autentico pezzo forte della 420d anche sulla Gran Coupé. Senza contare che grazie alle basse emissioni di CO₂ a conti fatti, questa versione ha un'impronta ecologica reale (dalla produzione allo smaltimento) molto favorevole. Pure se 190 cv non sono poi troppi, le prestazioni sono tutt'altro che deludenti, con la possibilità di accelerare da 0 ai 100 orari in 6"93 (contro i 7"3 dichiarati) come abbiamo riscontrato durante le nostre prove. Facile arrivare anche alla velocità massima, per noi rilevata di 233,9 km/h contro i 235 omologati.
Elastico e silenzioso, il motore turbodiesel riprende senza indugi dai regimi più bassi, con tempi davvero notevoli. Lo testimoniano, con la D inserita, i 5"20 sufficienti per passare da 80 a 120 all'ora e i 14"37 registrati da 80 a 160 km/h. Senza dimenticare i consumi contenutissimi e una percorrenza media di ben 16,451 km che non scende sotto i 12 km/litro neppure nella guida in città. Il tutto con un'ottima insonorizzazione degli interni a vantaggio del comfort. Alla guida, la vettura infonde fiducia e un gradevole senso di sicurezza una volta fatta l'abitudine con gli ingombri e un peso comunque superiore ai 17 quintali.
La tenuta di strada è eccellente, e solo disinserendo i controlli elettronici e approfittando di fondi a scarsa aderenza è possibile arrivare a qualche sovrasterzo di potenza. Preciso lo sterzo e buona la frenata, con un'azione progressiva e potente dell'impianto.
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