L’Audi A6 e-tron in pillole
- Per la prima volta Audi offre una berlina e una station wagon elettrica
- Disponibile sia con carrozzeria berlina Sportback sia station wagon Avant
- Da 367 a 503 CV: due propulsori ad alte prestazioni
- Il coefficiente aerodinamico è di 0,21
- Nuovo sistema di infotainment con tre schermi, il palcoscenico digitale
- Prezzo a partire da 74.500 euro
Nuova gamma di modelli elettrici: si parte con l’A6
Dopo il debutto della PPE sul SUV Q6, estate 2024, per la prima volta la piattaforma nativa elettrica condivisa da Porsche e Audi si “abbassa” e debutta su modelli classici come le berline e le station wagon, quasi oppresse dai SUV ma ancora in grado di dire la loro sui mercati. Di A6 arriva anche la versione termica, ed è la sigla e-tron a fare la differenza. Quest’ultima si denota anche, e qui il confronto con un SUV si fa impietoso, dalla cura aerodinamica che ha permesso di ottenere un Cx così promettente (0,21) e che si traduce in un’autonomia da riferimento, almeno sulla carta.
Audi ci ha messo un po’ di tempo a sbloccarsi dopo il lancio dell’avveniristica supercar e-tron GT, la cui piattaforma è nuovamente condivisa con la Porsche Taycan. Abbiamo detto di Q6 e-tron, poi seguita da altri modelli questa volta termici/ibridi come la nuova A5 e la nuova Q5. Con l’arrivo della nuova A6 e-tron, la rivale ufficiale della BMW i5 e i5 Touring per la Avant e-tron è ufficialmente tra noi.
I prezzi: la S6 e-tron supera i 100.000 euro
Al lancio sul mercato Audi offre l'A6 e-tron nelle versioni berlina e station wagon con due diverse motorizzazioni. Ha debuttato in Italia con due motori, mentre la batteria è sempre quella da 94,9 kWh che, con la sua rete a 800V, può caricare fino a 270 kW che si traducono in tempi di poco superiori ai 20 minuti per caricare fino all’80%, e non è detto che ciò sia sempre necessario durante una sosta breve in autostrada, anzi.
Le versioni a singolo motore sincrono a magneti permanenti (PASM) lo montano al posteriore con una potenza di 367 CV, mentre le quattro con doppio motore si spingono fino a 503 CV. In questo caso, però, il motore anteriore è asincrono (ASM). Entrambi i motori elettrici sono stati sviluppati internamente da Audi e utilizzano l'avvolgimento "Hairpin", che impiega perni di rame anziché fili di rame, garantendo così una maggiore densità di potenza.
Successivamente, la gamma sarà completata da un potente modello RS. Anche senza quest'ultimo, però, le prestazioni sono impressionanti: si passa da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi e 3,9 secondi per le varianti quattro. Anche i prezzi crescono di pari passo a quanti sono i secondi guadagnati sullo scatto: una A6 Sportback e-tron parte da 74.500 euro, ma con la quattro si sale a 99.500 euro e si superano i 100.000 (106.000) per la S6 sport attitude. La A6 Avant e-tron, invece, attacca a 77.000 euro, la S6 quattro a 102.000 euro e si chiude con la S6 Avant sport attitude a 108.500 euro.
Design e dimensioni: ora anche i quattro anelli si illuminano
Dal punto di vista del design, Audi offre davvero molte novità. Il frontale cresce visivamente in larghezza — da un lato grazie alla griglia del radiatore incorniciata in nero, e dall'altro grazie alle sottili luci diurne, ora separate dai fari principali e posizionate orizzontalmente appena sotto il cofano anteriore. Lo sguardo delle Audi elettriche di nuova generazione si fa sempre più affilato.
Il secondo elemento distintivo del frontale è la griglia chiusa del radiatore, quasi ai limiti del terreno, con le sue alette mobili. Sul retro domina la fascia luminosa continua, sopra la quale, al centro, si trovano per la prima volta gli anelli Audi illuminati di rosso. Tuttavia, questi ultimi sono disponibili solo in combinazione con la costosa tecnologia OLED. In compenso, le luci "comunicano" con gli altri utenti della strada grazie alla tecnologia Car-to-X, ad esempio avvertendo con piccoli triangoli di un improvviso ingorgo o della presenza di ciclisti in avvicinamento quando le portiere vengono aperte.
La linea piatta della carrozzeria, con una lunghezza di 4,94 metri e un'altezza di 1,53 metri per la A6 e-tron (1,49 metri per la Sportback), contribuisce naturalmente all'aerodinamica, di cui Audi va particolarmente fiera con il suo Cx da record. La berlina A6 e-tron raggiunge un coefficiente di resistenza aerodinamica (cx) di 0,21, mentre la Sportback arriva a 0,24 a causa del secondo volume e mezzo.
Un piccolo excursus nella storia delle auto prodotte a Ingolstadt: già nel 1983, l'Audi 100 (C3) vantava un notevole Cx di 0,30, migliorato nel 1986 dalll’Audi 80 (B3) con 0,29. Già òa berlina A4 del 2015 arrivava addirittura a 0,23. È interessante vedere quali accorgimenti tecnici influiscono sull'autonomia: secondo i calcoli di Audi, cerchi e pneumatici ottimizzati dal punto di vista aerodinamico aggiungono sei chilometri, un miglior flusso d'aria per il raffreddamento ne aggiunge dodici, mentre gli specchietti retrovisori digitali con telecamera ne guadagnano ancora sette.
Audi utilizza un sistema simile a quello del primo e-tron, ma questa volta i display sono stati meglio integrati nei pannelli delle portiere anche se obbligano a guardare più in basso rispetto ai normali specchietti. Infatti, la direzione dello sguardo non appare ancora del tutto naturale. Inoltre, gli schermi hanno poco contrasto e profondità di campo. Si possono sempre ordinare gli specchietti tradizionali, risparmiando denaro e rinunciando a quei pochi chilometri che vanno a incidere, positivamente, sull’autonomia complessiva.
Autonomia oltre i 700 km: l’Audi A6 e-tron è già campionessa sulla distanza?
Questo, però, non dovrebbe rappresentare un problema viste le autonomie complessive offerte da Audi. La berlina A6 e-tron promette fino a 756 chilometri nella variante meno potente, mentre la Avant arriva a 720 chilometri. La S6 dichiara un’autonomia ufficiale di 675 (647) chilometri. I valori ufficiali di consumo energetico variano tra 13 delle 2WD e i 15,7 kWh ogni 100 chilometri delle varianti con la trazione integrale.
Durante i nostri primi test drive con l’A6 performance e la S6 nella soleggiata Tenerife, non siamo però riusciti a verificare seriamente queste cifre, poiché abbiamo guidato solo su ripide e tortuose strade di montagna — salendo fino a 2.365 metri e tornando poi al livello del mare. Mancavano tratti in strada statale e nel traffico urbano. Con la S6, dopo 140 chilometri percorsi a ritmo sostenuto, abbiamo registrato un consumo di 20,6 kWh e un’autonomia residua di 284 km, mentre con la performance, dopo 100 chilometri il consumo è stato di 22,4 kWh con una restante autonomia di 384 km.
Impressioni di guida: l’ESC incide al volante, senza parlare delle sospensioni adattive
I "colpevoli" dei nostri alti consumi durante il test sono stati rapidamente individuati: gli ingegneri responsabili della propulsione e del telaio. Hanno fatto un lavoro così eccellente che è semplicemente troppo allettante godersi a 360° l'A6 e-tron, invece di concentrarsi su un test di efficienza che toglie emozioni.
Oltre alla pura potenza delle macchine elettriche (motore posteriore: 580 Nm, anteriore: 270 Nm di coppia), il tocco di carattere viene dallo sterzo progressivo, preciso e reattivo, come da tradizione Audi, un vero piacere da utilizzare. Anche il telaio contribuisce al divertimento, disponibile in due varianti: con sospensioni in acciaio o, con un sovrapprezzo, con sospensioni pneumatiche adattive. Queste ultime assorbono senza problemi anche i giganteschi dossi stradali delle Canarie. Un breve sobbalzo in salita, uno in discesa, poi tutto torna orizzontale, come se nulla fosse successo.
Audi ha anche concesso una certa libertà al controllo elettronico della stabilità (ESC). In modalità Sport, si arriva quasi al limite, sfiorando persino il drifting. E non è un caso, assicurano gli ingegneri, perché l'obiettivo è non limitare il guidatore, permettendogli di percepire l’auto nel modo più naturale possibile. In pratica: l'A6 e-tron è incredibilmente divertente da guidare.
Tutto bene anche alla colonnina? Fortunatamente, Audi ha dotato l'A6 del sistema Plug & Charge, mentre la tecnologia a 800 Volt consente velocità di ricarica fino a 270 kW. Nel caso della Sportback performance, in dieci minuti si può ricaricare abbastanza energia per percorrere 310 chilometri. Dal 10% all'80%, bastano 21 minuti. Per quanto riguarda la corrente alternata, Audi parte con una piccola debolezza: inizialmente, la ricarica si ferma a 11 kW. Tuttavia, si prevede che a breve venga incrementata a 22 kW.
Interni e funzionamento: la tenda digitale si abbassa premendo un pulsante
Passiamo agli interni: grazie al passo di 2,95 metri, l’A6 e-tron offre spazio più che sufficiente sia per i passeggeri anteriori che per quelli posteriori, anche per chi è di statura elevata. La capacità del bagagliaio è in linea con gli standard della categoria: da 522 a 1.422 litri per la berlina, mentre la Sportback offre un volume che va da 522 a 1.330 litri. Anche la sensazione di spaziosità è eccellente, soprattutto se si opta per il tetto panoramico in vetro, che può essere oscurato grazie alla tecnologia a cristalli liquidi. Un vero tocco hi-tech: è possibile chiudere completamente la "tenda digitale" o suddividere il cielo in sezioni trasparenti e opache. Un dettaglio raffinato e tecnologico.
Il cockpit riprende l'impostazione già vista sul Q6 e-tron e sul nuovo A5, con un quadro strumenti digitale da 11,9 pollici e un display per l'infotainment da 14,4 pollici. A supportare il conducente c'è un head-up display di dimensioni ancora maggiori, arricchito da funzionalità di realtà aumentata: le frecce blu che si sovrappongono esattamente alla strada in cui bisogna svoltare o l'indicatore di velocità digitale che si espande o si contrae in base all'accelerazione o alla frenata.
Una novità interessante è l’integrazione parziale di Apple CarPlay all’interno dell’head-up display, una soluzione inedita che amplia l’esperienza digitale a bordo. Da segnalare anche il display da 10,9 pollici dedicato al passeggero anteriore, ripreso da altri modelli Audi, che aggiunge ulteriore modernità e interattività agli interni.
Interni digitali: c’è il terzo schermo e molto di più
Passiamo agli interni: grazie al passo di 2,95 metri, l’A6 e-tron offre spazio più che sufficiente sia per i passeggeri anteriori sia per quelli posteriori, anche per chi è di statura elevata. La capacità del bagagliaio è in linea con gli standard della categoria: da 502 a 1.330 litri per la berlina, mentre l’Avant offre un volume che va da 502 a 1.422 litri. In entrambi i casi, andrebbe aggiunto il frunk anteriore che somma ulteriori 27 litri utili per i cavi di ricarica o piccole borse. Anche la sensazione di spaziosità è eccellente, soprattutto se si opta per il tetto panoramico in vetro, che può essere oscurato grazie alla tecnologia a cristalli liquidi. Un vero tocco hi-tech: è possibile chiudere completamente la "tenda digitale" o suddividere il cielo in sezioni trasparenti e opache. Un dettaglio raffinato e tecnologico.
Il cockpit riprende l'impostazione già vista sul Q6 e-tron e sulla nuova A5, con un quadro strumenti digitale da 11,9 pollici e un display per l'infotainment da 14,4 pollici. A supportare il conducente c'è un head-up display di dimensioni ancora maggiori, arricchito da funzionalità di realtà aumentata: le frecce blu che si sovrappongono esattamente alla strada in cui bisogna svoltare o l'indicatore di velocità digitale che si espande o si contrae in base all'accelerazione o alla frenata.
Una novità interessante è l’integrazione parziale di Apple CarPlay all’interno dell’head-up display, una soluzione inedita che amplia l’esperienza digitale a bordo. Da segnalare anche il display da 10,9 pollici dedicato al passeggero anteriore, ripreso da altri modelli Audi, che aggiunge ulteriore modernità e interattività agli interni.
E la qualità?
Il nostro sguardo scorre ora sugli interni eleganti dell’A6 e-tron, caratterizzati da decorazioni in tessuto, elementi in laccato nero e rivestimenti in pelle sintetica, che trasmettono una sensazione di qualità. Ma superano la prova della qualità al tatto? Su A5, infatti, non sono mancate critiche per l’uso di plastiche economiche nell’abitacolo. Anche nell’A6 se ne trovano tracce, seppur in misura ridotta; ad esempio, nelle tasche portaoggetti delle portiere interne o nel bagagliaio. Meno convincente è la protezione in plastica rigida sulla soglia di carico, che stona un po’ con le ambizioni premium della vettura.
D’altra parte, ci sono dettagli che mostrano una cura ben maggiore. Le portiere si chiudono con un suono pieno e rassicurante, grazie alla funzione Soft-Close, mentre l’apertura del portellone posteriore con un semplice gesto del piede sotto il paraurti risulta pratica e intuitiva. Un tocco più delicato è richiesto per aprire il cofano anteriore: qui troverete il già citato frunk.
Conclusioni
Riesce ad Audi, con l’A6 e-tron, il colpo da maestro o si tratta solo di un tentativo a metà? Questo è il vero interrogativo. Tra i punti di forza spiccano le eccellenti dinamiche di guida, l’avanzato ecosistema digitale con un head-up display di nuova generazione e gli ampi spazi interni.
Dall’altro lato, però, restano alcune ombre: la qualità dei materiali non sempre all’altezza delle aspettative, un dettaglio difficile da ignorare, e, inevitabilmente, un prezzo che si posiziona ben al di sopra di quello di una versione a combustione. Ora, la parola passa ai clienti.
Testo: Rudolf Bögel - Foto: Audi