E sul mercato dell’usato ha un asso in più nella manica: le quotazioni basse. La Sportwagon, poi, è nata quando l’auto italiana era già un progetto “maturo”: L’affidabilità è quasi teutonica.
Le 156 prodotte dopo il restyling del 2003, infine, possono contare su sei anni di collaudi e affinamenti alla meccanica, su motori ancora più potenti e “sobri”, su un netto miglioramento delle finiture e su una linea che non ha nulla da invidiare a quella della nuova 159.
Linea filante
Il tetto molto inclinato nella parte posteriore, le maniglie delle porte dietro nascoste danno parecchio slancio alla carrozzeria. A scapito, però, di abitabilità e baule.
Carica poco
Il vano di carico è piccolo e di forma poco regolare: i passaruota sottraggono parecchio spazio. La situazione migliora abbattendo il divano (tutto o solo in parte). È però comodo da caricare, grazie al portellone che si apre parecchio.
Dal 2002 è ok
L’abitacolo è stretto e basso, sia davanti sia dietro. Plancia, consolle e strumentazione hanno un aspetto sportivo e un po rétro. Fino al 2002, il montaggio poco curato dava origine a scricchiolii e rumorini. Qualche noia l’ha data anche il climatizzatore: non manteneva la temperatura impostata.
C’è la mano di giugiaro.E si vede
Era difficile migliorare il frontale della 156, ma Giugiaro, nel 2003, c’è riuscito: ampio scudo con baffi cromati, fari allungati, con proiettori tondi. Le auto costruite dopo il restyling hanno una linea grintosa e ancora attuale.
Abitacolo piccolo
La posizione di guida è da sportiva: braccia raccolte e gambe distese. Ma lo spazio è poco sia davanti sia dietro.
Una scelta di convenienza
La vettura provata è una 156 SW della Polizia Locale di Imola equipaggiata con il 1.8 TS trasformato a gas da un impianto sequenziale fasato della Tartarini Auto. Le familiari Alfa a benzina hanno quotazioni basse, che compensano abbondantemente il costo della trasformazione: un affare!
A tutto gas!
Il gas viene iniettato cilindro per cilindro e la gestione degli iniettori del metano è sequenziale rispetto a quelli della benzina: la centralina metano legge i comandi di quella a “verde” e li converte per gli iniettori a gas.
Le dotazioni di serie
ABS; airbag frontali, laterali e a tendina; alzavetro elettrici; cerchi in lega; chiusura centralizzata con telecomando; “clima”; controllo elettronico di trazione; interni in pelle; radio cd.
I nostri test
In città, si “soffre” a causa della frizione e del volante “duri” da azionare e dell’ampio diametro di volta, che penalizza inversioni di marcia e manovre. Ma basta affrontare qualche curva per apprezzare appieno la 156 Sportwagon: tenuta di strada e stabilità sono ai massimi livelli, lo sterzo consente di disegnare traiettorie millimetriche che le ottime sospensioni permettono di mantenere senza “sbavature”. Per quanto riguarda il motore, poi, che si vada a gas o a benzina non c’è differenza: la spinta è sempre valida e il “rombo” appagante. In autostrada, invece, c’è qualche rumore di troppo.
DATI TECNICI
Dati tecnici
Marca e modello | Alfa Romeo 156 SW | |
---|---|---|
Variante di equipaggiamento | 1.8 TS Distinctive | |
Cilindrata (cm³) | 1910 | |
Numero e disposizione dei cilindri | 4 in linea | |
Potenza max kW (CV)/giri | 103 (140)/6500 | |
Coppia max (Nm)/giri | 163/3900 | |
Cambio | 5 marce manuale | |
Trazione | anteriore | |
Freni anteriori | dischi autoventilanti | |
Freni posteriori | dischi | |
Bagagliaio (litri) | 360/1180 | |
Peso con conducente (kg) | 1315 | |
Dimensioni | ||
Lunghezza/larghezza/altezza (cm) | 444/174/143 | |
Più datiMeno dati |