La Targa Florio in Sicilia è stata considerata per molti anni la più dura, prestigiosa e difficoltosa gara al mondo. Oggi, gli attuali modelli Bugatti ci ricordano i piloti di un tempo.
Tutte le più importanti case automobilistiche sportive al mondo presero parte alla Targa Florio Sicilia. Tra il 1925 e il 1929 la Bugatti dominò la gara con la Type 35. In particolare, nel 1928 e nel 1929, un uomo si distinse tra tutti al volante delle Bugatti: Albert Divo.
Nei due anni fu imbattibile con la sua Bugatti Type 35 C, vincendo la gara in Sicilia il 5 maggio 1929 dopo aver conquistato anche il primo posto nel 1928. Un ulteriore record lo stabilì anche quando tagliò il traguardo: il team "Fabrik Bugatti" vinse il titolo per cinque volte di fila - mai accaduto prima nella storia della Targa Florio e rimase un record imbattuto fino alla fine delle ultime gare ufficiali, fino ad oggi.
Una competizione tutt'altro che facile
Inizialmente il giro del "Piccolo circuito delle Madonie" era di circa 148 chilometri, dal 1919 gli organizzatori ridussero la distanza sul giro di gara a 108 chilometri. Solo un numero ristretto di piloti fu in grado di memorizzare il percorso completo in senso antiorario con circa 1.400 curve.
Il percorso impegnativo portò i piloti su strade sconnesse e polverose e in molti casi i driver dovettero schivare i piccoli animali domestici che attraversavano il percorso. Nulla richiamava l'asfalto "sterile" di oggi sui tracciati di Formula 1. Le squadre erano in grado di fare rifornimento e cambiare le gomme in qualsiasi punto della pista, mentre il potenziale passaggio del veicolo a piloti sostitutivi era possibile solo alla presenza dei direttori di gara alla fine di ogni giro.