Non è semplicemente la nuova Maserati Granturismo. È molto di più. È la prima Maserati elettrica della storia del Tridente. Si chiama Folgore, nome scelto dalla marca modenese per identificare tutti i futuri modelli a propulsione soltanto elettrica (come anche la Formula E). È una coupé importante per la storia Maserati e dell’automobile perché cambia le regole nel gioco nel campo delle vetture a propulsione elettrica.
La Granturismo Folgore è la versione a batterie della nuova coupé del tridente. Abbiamo guidato sia questa che le sue “sorelle” termiche in anteprima e vi raccontiamo come sono fatte e come vanno.
La coupé sportive del Tridente
La Granturismo non è un modello inedito per Maserati: la marca modenese ha sempre costruito vetture coupé sportive. Se guardiamo la genealogia della marca, questa nuova Granturismo 2023 è addirittura il dodicesimo modello della stirpe. La cui antenata era la A6 1500 del dopoguerra. E si è passati tramite modelli che hanno fatto il mito della Maserati: come la Ghibli, la Mistral e la Bora fino all’ultima Granturismo, di 15 anni fa.
Bisogna tener presente che il termine Granturismo non è esclusivo di Maserati: è una parola squisitamente di creazione italiana che proviene dalla grande tradizione automobilistica del primissimo dopoguerra tanto che viene usato proprio così, nella nostra lingua, anche dai costruttori stranieri per identificare un genere specifico di automobili. Il termine indica un’auto dal design sportivo, veloce ma anche confortevole. Un’auto brillante e ben guidabile, capace di viaggiare a medie elevate per ore e ore senza affaticare il pilota perché oltre alla sportività intrinseca possiede un elevato comfort di bordo. Un’auto fatta per divorare chilometri ad andatura veloce. Una vettura, insomma, capace di unire il comfort di bordo di una berlina di lusso e la rapidità di una sportiva estrema. Maserati ha fatto propria la definizione per una gamma specifica di modelli proprio per sottolineare il carattere e le attitudini di queste sue coupé che rispecchiano in pieno l’identikit delle automobili granturismo.
Il design della Granturismo
Il design è sinuoso e seducente, caratterizzato da linee morbide e si ispira fortemente al vecchio modello del 2007 che aveva un simile fascino. Ma sotto il cofano c’è una tecnologia completamente diversa. L’aspetto più importante è che la nuova Granturismo è un’auto multi-propulsore. Nel senso che è stata progettata da un foglio bianco per potere ospitare sia propulsori tradizionali termici che motori elettrici. Per questo si è dovuto scendere a qualche compromesso che però, come vedremo, hanno portato vantaggi e non limitazioni. Tutto il resto, dalle dimensioni (4,96 metri di lunghezza per 1,35 di altezza) allo spazio a bordo, sedili ed equipaggiamento multimediale, è assolutamente identico. Come è identico il comfort di bordo e le sensazioni che l’auto trasmette quando si stringe il volante. Indipendentemente che sotto il cofano ci sia il V6 termico o i motori elettrici.
La Granturismo è una coupé “lunga”, nel senso che sfiora i 5 metri con un interasse “importante” di quasi 3 metri (2929 mm). Ha forma allungata che amplifica anche lo spazio a bordo. In quattro si sta davvero bene. Anche chi siede dietro sta comodo e ha tanto spazio per le ginocchia.
Le caratteristiche tecniche
La termica abbandona il V8 della precedente generazione Granturismo (di derivazione Ferrari) per adottare il V6 Nettuno made in Maserati: un 3 litri biturbo che è lo stesso già montato sulla biposto MC20. In questo caso il V6 è stato “ingentilito”, non ha carter secco ma umido, l’erogazione della coppia è più dolce e la potenza minore. Esiste in due versioni: da 490 cavali sulla Granturismo Modena, e da 550 cv sulla Trofeo. Questo è l’unico limite che cogliamo, se proprio vogliamo trovare un punto debole. Perché in passato la differenziazione fra versioni Modena (il modello standard) e Trofeo (la più cattiva e sportiva) era più marcata. Qui il motore è uguale e cambiano solo la potenza finale e l’erogazione della coppia. La Trofeo in più ha la mappatura Corsa e qualche finitura più sportiva (componenti in carbonio, uno splitter anteriore) ma non abbastanza per giustificare l’elevata differenza di prezzo: circa cinquantamila euro.
Le prestazioni sono sportive come da tradizione: la Modena scende sotto i 4” nello 0-100 (3”9) mentre la Trofeo fa addirittura 3”5 e nello scatto da 0 a 200 km/h la Trofeo impiega 11”4, un secondo e mezzo meno della sorella. Le velocità sono rispettivamente di 320 e 305 km/h.
La versione elettrica Folgore
Ma quello che sorprende di più è la versione elettrica Folgore. Qui Maserati ha introdotto una novità davvero esclusiva. La Folgore non ha le batteria raccolta in un’unica piattaforma che funge da pianale dell’auto, come tutte le elettriche rivali (Tesla, Taycan, Audi RS e-tron). Maserati invece ha realizzato un design degli accumulatori molto originale. A forma di H. Gli accumulatori al litio (la batteria è da 92, kWh) sono concentrati in un grande cubo all’avantreno (lo spazio del motore termico), poi in un cubo secondario al posteriore (l’ingombro del serbatoio) e il resto lungo il tunnel centrale. In questo modo si libera lo spazio sotto i sedili; infatti sulla Folgore il pilota siede più in basso che su qualsiasi altra elettrica sportiva.
Schema tecnico ideato per renderla agile
Il vantaggio di questo schema qual è? Che si riducono i momenti di inerzia e l’auto si “raddrizza” più facilmente dal rollìo nei transitori. Perché alle estremità del pianale, fra asse anteriore e posteriore, non c‘è la massa enorme delle batterie che è concentrata al centro. La Folgore diventa così molto più maneggevole da guidare. Nonostante pesi quasi 23 quintali (2260 kg) l’auto si guida bene nei transitori e nei cambi di direzione aiutata da uno schema di sospensioni moderno e sportivo, come il quadrilatero anteriore, e da ammortizzatori ad aria a controllo elettronico che stabilizzano bene la vettura nelle variazioni di assetto.
La Folgore è... Un fulmine!
L'altro grande punto di forza della Folgore è il motore elettrico. Anzi i motori perché sono ben tre. Uno davanti e due sull’asse posteriore. L’architettura del sistema elettrico è a 800 volt e perciò la Maserati dispone di tre propulsori molto efficienti ma compatti; capaci di sviluppare teoricamente ben 300 kW ciascuno. L’unica elettrica trimore assieme alla Tesla Plaid perché Porsche e tutte le concorrenti sono bi-motore. La potenza reale utilizzabile dei tre motori però è inferiore alla somma algebrica del potenziale dei motori: in totale i cavalli alla ruota sono 760. E la coppia è di 1350 Nm. Comunque un valore enorme che pone la Maserati al top della classifica delle elettriche superpotenti. Davanti alla Porsche Taycan e dietro soltanto la Tesla S Plaid.
Come va
La cosa bella è che nonostante questa potenza spropositata, la Folgore si guida facilmente. La cavalleria non mette ansia, al contrario l’auto ispira fiducia e dà confidenza perché maneggevole a dispetto dell’elevato peso. Significa che assetto e dinamica di guida sono stati ben studiati. È anche progressiva nell’erogazione della coppia grazie ai sofisticati sistemi di elettronica integrati che si “prendono cura” del pilota quando accelera, sterza e frena. Abbiamo guidato la Folgore a Vallelunga sotto il diluvio e perfino in queste condizioni critiche l’auto era davvero ben manovrabile. L’unica cosa è che è da capire meglio con l’uso prolungato nel tempo l’autonomia in elettrico: Maserati dichiara 450 km, ma come sappiamo per esperienza il ciclo WLTP è troppo ottimistico e aspettatevi nell’uso reale di sottrarre almeno il 15-20% a questi valori. Per cui nella vita di tutti i giorni difficilmente la Maserati Folgore supererà i 400 km reali. Fosse così, sarebbe comunque un valore di tutto rispetto.
L'unico punto debole
Infine la Maserati Granturismo segna un progresso importante in fatto di infotainment, vero punto debole delle auto del tridente del passato. Ora c’è un impianto a triplo schermo: uno è il cruscotto digitale da 12,2 pollici, poi il grande display centrale da 12,3 di tipo touch da cui si comanda l’infotainment e infine un terzo display sottostante da 8,8 pollici da cui si gestisce l’impianto di climatizzazione. A questo si unisce la comodità dei sedili e le rifiniture di pregio. Mai una Maserati era apparsa così d’avanguardia per sportività, dinamica di guida e confort interno come la nuova Granturismo.
Peccato che tutto ciò si paghi salato: la Granturismo Modena V6 da 490 cv costa 181.900 euro; la versione trofeo da 550 cv viene 226.940 e la Folgore elettrica non è ancora definita ma costerà fra 230 e 235mila euro. Tutti prezzi superiori alla dirette auto concorrenti.
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