"Il settore dell’auto è un motore talmente grande per l’economia che bisogna stare molto attenti alle sue richieste ed esigenze". Ha esordito così Roberto Cingolani nell’intervista rilasciata a AUTO e che trovi in edicola nel numero di questo mese, ed è la conferma che quello dell’automotive è un mondo che il Ministro conosce bene, sia professionalmente che per passione personale. Ma il comparto è in forte difficoltà e il dato del -33% delle vendite del mercato ad aprile, che vede tra le cause i ritardi degli incentivi, è proprio lo spunto per iniziare a capire anche il futuro della transizione della mobilità.
Cingolani: "Incentivi su più anni per avere più certezze"
Finalmente arrivano gli incentivi, ma hanno importi inferiori a quelli ipotizzati inizialmente?
"Fermo restando il conto economico totale, dobbiamo considerare che in 6/7 mesi abbiamo messo più di 20 miliardi sulla mitigazione delle bollette, e alla fine il portafoglio è uno e certamente non abbiamo avuto un periodo facile, per gli incentivi si è privilegiato il lungo termine. Cioè, invece che fare un po’ di più per un anno, si è preferito dare la prospettiva a tre anni che ci sembrava più utile per il comparto. Perché permette un po’ di pianificazione industriale. Ci sono meno incentivi però c’è la garanzia che ci saranno su più anni e credo che, in questo momento, un po’ più di sicurezza temporale sia necessaria. Poi vediamo anche come si evolve la situazione generale, e se le cose dovessero migliorare nel Governo c’è grande sensibilità al tema".
Il valore globale degli incentivi per le vetture elettriche non è eccessivo, non era meglio variare la cifra sulle tre fasce negli anni e magari in questo periodo aiutare le persone che non possono permettersi auto elettriche?
"Sono sempre molto prudente sulla questione vetture elettriche perché per me bisogna far crescere l’offerta di elettricità verde di pari passo con le infrastrutture di ricarica parallelamente al cambio generazionale dei veicoli. Però sono decisioni che vengono prese collegialmente tra diversi Ministeri, e quindi c’è sempre un accordo che va costruito su questi temi. Personalmente, come ricorderà da altri nostri incontri, avrei privilegiato di più il passaggio all’Euro 6+ o ai motori ibridi per liberarci il prima possibile del parco auto vecchio. Secondo me questo dal punto di vista ambientale è necessario, però non c’è solo l’esigenza ambientale, c’è anche la necessità industriale, quindi facendo un po’ la media, qualche compromesso bisogna ragionevolmente portarlo avanti".
Leggi l'intervista completa al Ministro Roberto Cingolani sul nuovo numero di Auto in edicola dal 14 maggio o sulla versione digitale.