Ecco la rivoluzione: per i primi tre anni dal conseguimento della patente, non potrete guidare auto con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t, e con potenza massima di 105 kW. Oggi invece il vincolo vale solo per il primo anno dal rilascio della patente: diventeranno tre, costituendo una restrizione molto più forte. Occhio però perché non c’è solo una stretta: attualmente non è consentita la guida di auto aventi una potenza specifica superiore a 55 kW/t, e con massimo pari a 70 kW. Quindi, in questo caso ci si metterà al volante di macchine più potenti.
In sintesi, si allunga il periodo del neopatentato: tre anni. Mentre si allarga il ventaglio di vetture da guidare: più potenti. In un mare di cavilli complicati, esiste pure la clausola delle vetture elettriche e ibride plug-in: il limite di potenza specifica è di 65 kW/t, incluso il peso della batteria. Zero vincoli se, a fianco del conducente neopatentato c’è una persona di età non superiore a 65 anni, con patente valida per la stessa categoria conseguita da almeno 10 anni (o con patente superiore): insomma, un “istruttore”.
L’articolo del Codice della strada è il numero 117, comma 2: una delle norme della circolazione che più hanno subìto cambiamenti negli anni. La ragione? Una norma nata complicata, che per giunta deve tenere il passo con l’evoluzione tecnologica della mobilità.
Prezioso rammentare che, per i primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria A2, A, B1 e B, non è consentito il superamento della velocità di 100 km/h per le autostrade (anziché 130) e di 90 km/h (al posto di 110 km/h) per le strade extraurbane principali. Le limitazioni alla guida e alla velocità sono automatiche e decorrono dalla data di superamento dell'esame pratico, che si dà dopo il test teorico. Per chi sgarra, multa di 165 euro, sospensione della patente da due a otto mesi.
E ancora, i neopatentati (con la licenza da meno di tre anni) non possono bere neppure un goccio d’alcol prima di mettersi al volante: tolleranza zero, contro il normale limite di mezzo grammo di alcol per litro di sangue.
Al di là delle multe da Codice della strada, massima cautela con le polizze Rc auto. Se un neopatentato causa un sinistro con colpa al 100%, e ha rispettato tutte le norme dell’articolo 117, la compagnia risarcisce per intero i danni all’altro guidatore senza conseguenze per il colpevole. Qualora invece il neopatentato sia responsabile del sinistro guidando un’auto troppo potente o in stato d’ebbrezza, può darsi che l’assicurazione faccia scattare la rivalsa. Ossia l’impresa rimborsa i danni e poi si fa indennizzare dal cliente, in tutto o in parte.