La due posti decappottabile è decisamente più purista della Mini cabriolet, e punta ad attirare l’attenzione e a conquistare il favore non tanto degli amanti del lifestyle, quanto piuttosto degli appassionati del dinamismo di marcia. La Mini Roadster è 6 centimetri più bassa e 2 centimetri più lunga del modello cabriolet, di cui è identica fino al montante A. Inoltre è dotata di un parabrezza più piatto e un posteriore più largo. La capote è in stoffa.
Indicatori a profusione
Oltre all’orologio che misura il tempo di marcia a capote abbassata, già noto dal modello cabriolet, a bordo del prototipo si trova anche un cosiddetto “nature guard”, che indica il risparmio ottenuto con la modalità di guida adottata. La due posti è dotata inoltre di un “highspeed shifter”, un indicatore di cambio marcia, che aiuta il conducente non solo a risparmiare, ma anche a sfruttare la potenza del motore in modo ottimale. Infine l’indicatore “gravity” fornisce qualche informazione aggiuntiva sulle forze di accelerazione.
Le dotazioni della Mini Roadster Concept non si limitano a questi indicatori, che di fatto sono solo un vezzo e potrebbero tendere a distrarre piuttosto anche ad aiutare il conducente; c’è anche qualche accessorio effettivamente pratico, come ad esempio l’elemento di collegamento che unisce il vano portabagagli (dalla capacità di 250 litri!) con l’abitacolo, che, come nella Coupé Concept, è pressoché identico a quello di serie.
In futuro di serie
Mentre a bordo del prototipo del coupé è stato montato il motore da 211 CV della John Cooper Works, Mini ha preferito corredare il roadster del normale 4 cilindri Cooper S, che con 175 CV Turbo dovrebbe essere più che sufficiente. Non si escludono comunque tutte le altre varianti di motorizzazione finora proposte da Mini, diesel compreso.
E’ già sicuro che in futuro i modelli coupé e roadster verranno prodotti di serie. Anche Norbert Reithofer, direttore di BMW, deve aver già approvato i due modelli puristi di Oxford. Addetti allo sviluppo permettendo, le due nuove auto potrebbero essere lanciate sul mercato già nel 2011. (mg)