Per il suo debutto è stato scelto il Goodwood Festival of Speed (12–14 luglio 2013). Il cofano allungato è lo stesso del modello di serie F-Type ma, già dall'attacco del parabrezza, emerge quel tipico assetto pensato alla dinamicità che deve avere un modello da corsa.
La superficie del vetro è stata ridotta, il tettuccio da roadster è stato eliminato completamente e dietro il sedile di guida è stato posizionato il collettore d’aspirazione con funzione aerodinamica, tipico delle auto da competizione.
Da notare poi anche altri particolari della carrozzeria realizzati in fibra di carbonio, in modo da essere così leggerissimi, come il nuovo splitter anteriore, le minigonne laterali, il diffusore posteriore, il parabrezza ribassato e il paraurti anteriore ridisegnato.
Gli interni della Project 7 sono caratterizzati da un sedile di guida a guscio, rigorosamente posizionato a destra, con cinture a quattro punti, mentre quello del passeggero è stato sostituito da un vano porta-casco.
Modello degli anni ‘50
La Project 7 trae ispirazione dalla D-Type, modello da corsa storico della Jaguar degli scorsi anni ’50, che ha vinto per ben tre volte la 24 Ore di Le Mans. Per poter ripetere lo stesso successo anche con questo nuovo prototipo, oltre all’aerodinamicità e al peso è stato perfezionato anche il motore. Caratterizzata dal propulsore V8 a benzina da 5,0 litri, la Jaguar Project 7 è in grado di compiere lo sprint da 0 a 100 in 4 secondi e arriva ad una velocità massima di 300 km/h. Rispetto alla F-Type possiede 55 CV e 55 Nm in più, raggiungendo così una potenza di 550 CV e una coppia massima pari a 680 Nm.
E' stato Mike Cross, ingegnere capo di Jaguar, che ha guidato questo missile il 12 luglio scorso sul circuito di Goodwood. Al momento però la Project 7 non è destinata alla produzione in serie. (mg/sp-x)