Il fronte di quest'auto richiama quello della Numéro 9, con la calandra tridimensionale che sfoggia l’emblema DS su un reticolo luminoso. I gruppi ottici full led sono composti da tre moduli contornati da indicatori di direzione a scorrimento. Anche nella parte posteriore lo stile è stato studiato per offrire un design unico ed accattivante, con un dettaglio cromato incastonato nel vetro del fanale posteriore come un vero gioiello. Il portellone avvolgente è stato studiato per evidenziare il doppio scarico.
Dimensioni quasi compatte (le concorrenti sono tutte oltre i 5 m) visto che è lunga 4,7 m, ma con una larghezza (1,95 m) e un'altezza (1,59 m) da monovolume. Questi numeri associati alle maxi ruote da 21 pollici piazzate ai quattro angoli della scocca, come sulle citycar, lasciano prevedere uno spazio a bordo mai visto prima.
Carrozzeria rosso rubino, cromature laterali, dettagli scolpiti, connotazioni luminose, accurata lavorazione dei materiali: tutte le caratteristiche della Citroën Wild Rubis sono state studiate per esprimere l’eredità della linea DS dall’originale del 1955 fino ad oggi.
Citroën ci riprova!
La Casa automobilistica francese negli ultimi anni non è ben riuscita ad affermarsi nei segmenti superiori. In Germania la C6, concorrente della Classe E, si è rivelata un flop, nonostante o forse a causa del suo design stravagante, per cui a fine 2012 è stata eliminata dalla gamma di modelli offerti da Citroën.
Con questo SUV sembrerebbe esserci la volontà di cimentarsi nuovamente con un'auto più prestigiosa.
Non è escluso che in futuro, oltre alla Wild Rubis, Citroën possa decidere di realizzare in serie anche il prototipo della Numéro 9, tuttavia non si sa ancora se questi modelli approderanno anche nei mercati europei. (mh/sp-x)