Questo modello è la perfetta combinazione del lusso che contraddistingue la Casa tedesca e dell'eleganza e raffinatezza dello stilista torinese. L'abitacolo della Gran Lusso Coupé, progettato per ospitare quattro persone, è caratterizzato dall'uso di materiali pregiatissimi. Oltre ai sedili ovviamente rivestiti in pelle nera e tinta miele, ciò che fa veramente la differenza è l'impiego del preziosissimo e rarissimo legno Kauri, proveniente dalla Nuova Zelanda ed invecchiato di ben 48.000 anni.
Per il taglio e l'assemblaggio BMW e Pininfarina si sono affidate alla Riva 1920, azienda italiana specializzata nella lavorazione del legno. Infine anche la lana vergine con trama "Principe di Galles", utilizzata per il rivestimento del tettuccio, è di origine completamente italiana.
Dinamismo, eleganza e innovazione.
Esiste il lusso e poi anche il gran lusso, di cui per tradizione Pininfarina s’intende moltissimo, se si pensa che costruisce auto pregiate fin dagli scorsi anni trenta. Nel contempo a Torino venivano però già disegnate anche le auto sportive di Ferrari, Maserati o Lancia, che all'epoca già facevano tendenza in fatto di stile. Per il capo-designer della BMW Karim Habib, che aveva ammirato le auto di questo tipo fin da quando era ragazzo, l’incarico assegnato consisteva chiaramente nella realizzazione di una grossa coupé sportiva che, prendendo le distanze dai vincoli imposti dalla produzione di serie, doveva rappresentare il lusso del futuro. Fabio Filippini, direttore design presso Pininfarina S.p.A., parlando dei valori a cui si ispira nel suo lavoro cita dinamismo, eleganza e innovazione, trinomio molto caro anche alla Casa di Monaco. Tutto questo dimostra quindi come l'Azienda italiana risultasse il partner ideale per dar vita a questo speciale prototipo, molto grande e molto elegante.
La silhouette mantiene le tipiche proporzioni della casa dell'elica con passo lungo, cofano motore allungato e abitacolo arretrato; le superfici sono ampie e i volumi ben scanditi a delineare un corpo vettura elegante ma con una grinta estremamente dinamica. La caratteristica calandra "a doppio rene" e i proiettori stretti ed ultramoderni, che richiamano ai classici doppi proiettori, sottolineano l’appartenenza alla famiglia BMW. Al tempo stesso però gli elementi distintivi Pininfarina conferiscono al frontale un tocco particolare di raffinatezza italiana.
Le dimensioni di questa due porte, circa 5 metri di lunghezza poggiata su immensi cerchi in lega da 21", sembrano voler emanare forza e dinamismo anche quando l'auto è ferma. Sotto il lunghissimo cofano è nascosto il potente V12, preso in prestito dalla Serie 7. La Pininfarina Gran Lusso Coupé rimarrà però, almeno per ora, solo un meraviglioso prototipo.(mh/sp-x)