Ci sono lievi diversità in termini di potenza e propulsione rispetto alla prima e-Tron, tuttavia, l’essenza è la stessa: affermare che anche le sportive avranno una loro collocazione nel segmento delle auto elettriche.
Probabilmente, abbiamo davanti ai nostri occhi il secondo modello R di Audi. Con una carrozzeria “in scala” derivante dall’A5, la nuova e-Tron ha assunto l’aspetto che qualsiasi designer di auto sportive vorrebbe per il proprio progetto. Proporzioni perfette, non particolarmente alta e un’ampiezza che le conferisce potenza. L’Audi e-Tron misura 3,93 metri di lunghezza e solo 1,22 metri di altezza. È costruita con carrozzeria in alluminio leggero e possiede un’autonomia che continua a essere migliore rispetto a qualsiasi compatta elettrica.
2 anziché 4
Mentre sulla e-Tron derivante dalla R8 erano quattro le unità elettriche che spingevano l’auto, in questo caso sono solo due, ed è in parte comprensibile, poiché il peso è di circa 300 chili in meno (1.350 rispetto ai 1.600 della R8) e le sue aspirazioni sportive non sono neanche tanto esagerate. Il risultato della versione attualmente presentata è di 204 CV, ma il dato di accelerazione è sorprendente. Questa e-Tron impiega soltanto 5,9 secondi per raggiungere i 100 km/h e la sua velocità massima arriva a 200 km/h. Queste prestazioni sono persino migliori dell’Audi A5 2.0 TFSI da 211 CV (che accelera in 6,6 secondi). Come per la versione elettrica della R8, l’autonomia delle batterie potrebbe raggiungere indicativamente i 250 km.
Un’altra delle caratteristiche comuni a entrambi i modelli è il sistema di modulazione variabile della coppia erogata, la cosiddetta “coppia vettoriale”, mediante la quale si distribuisce la capacità di trazione tra le ruote motrici (in questo caso le posteriori) al fine di uscire in maniera più diretta dalle curve e correggere i problemi di sottosterzo e sovrasterzo. Secondo Audi, uno dei fattori chiave della dinamica di quest’auto, è che la ripartizione dei pesi è fissata nel rapporto 40:60, poiché le batterie (del peso di circa 400 chili) devono essere poste davanti all’asse posteriore.
Interni
All’interno di entrambi i modelli e-Tron esiste un elemento determinante: la “pompa di calore”. È un sistema che evita il consumo di energia in movimento e si basa sull’accumulo dell’energia durante la ricarica, per poi liberarla sotto forma di freddo o caldo in base alle condizioni climatiche. Questo metodo si utilizza principalmente per non consumare l’autonomia dell’auto ed ha rappresentato una soluzione obbligata, poiché i motori elettrici non sono in grado di generare tanto calore quanto quelli termici.
Al posto di guida, inoltre, è stata eliminata la console centrale, perché tutti i sistemi di navigazione sono previsti esclusivamente dal cockpit. Dal volante sarà possibile controllare il navigatore MMI e, in prossimità di questo, sarà collocato qualsiasi dispositivo elettronico (come uno Smartphone) che consente di gestire le funzioni di audio, musica, agenda o navigazione. Per questo motivo, praticamente, non esistono pulsanti all’interno di questa e-Tron. La connessione allo Smartphone avviene per via telefonica e permette di controllare l’auto da qualunque parte del mondo, potendo regolare la temperatura dell’abitacolo prima di salirci sopra o di alzare i finestrini se li abbiamo lasciati aperti.