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Primo contatto: Mazda 3 – Nuova Mazda 3: grinta con stile

All’inizio della prossima estate, vale a dire dopo soli sei anni, la Mazda 3 viene lanciata in una nuova versione.

A fronte di un buon 30% di vendite realizzate sui mercati di tutto il mondo, questo modello compatto va considerato il cavallo migliore della scuderia della casa automobilistica giapponese. E’ ancora presto per dire se riuscirà a fare concorrenza alla VW Golf, attualmente in vetta alla classifica; ad ogni modo, Mazda ha tutti i numeri per tentarci, e magari anche riuscirci.
L’intervento sul design è stato piuttosto aggressivo, come afferma con orgoglio Kunihiko Kuriso, capo-designer di Mazda. Nella nuova Mazda 3 si vogliono far convivere i concetti, solitamente opposti, di massima sportività e massima funzionalità.

Espressione dinamica

Gli ingegneri sono riusciti a realizzare questa non facile impresa, anche se, come già nel modello precedente, la spaziosità della cinque porte, lunga appena 4,50 m, e della berlina, leggermente più lunga, risente un po’ dell’estetica tipica delle auto sportive. All’esterno, la nuova versione attinge al linguaggio delle forme attuali, mantenendo lo stesso interasse e lasciando invariate anche le proporzioni. E’ stato effettuato un intervento di restyling soprattutto sulla parte anteriore: la nota mascherina a griglia a 5 punti ora è ingrandita e abbassata, mentre i proiettori a mandorla sono ancora più stretti e appuntiti.

Nel profilo, i passaruota dai contorni fortemente marcati, la linea del tetto discendente verso la coda e un grazioso spoiler conferiscono all’auto un forte senso di dinamicità. Sulla coda molto inclinata si notano i fanali posteriori sporgenti con effetto vetro trasparente.

La capacità del bagagliaio è rimasta invariata: 340 litri nella versione monovolume e 430 litri nella versione tre volumi, ma ora, in entrambi i modelli, il portellone si apre con un pulsante. E’ rimasta immutata anche l’ampiezza dell’abitacolo: limitato lo spazio per il movimento delle gambe, ottimale quello per il capo e per i passeggeri posteriori.

Interni

Il cockpit ha una configurazione rinnovata, maggiormente orientata alle necessità di chi guida. La consolle centrale risulta meno inclinata rispetto a quella del modello precedente e, come l’intero dashboard, sporge nel vano passeggeri. Questo accorgimento si rivela utile ai fini della manovrabilità, come anche la nuova posizione della leva del cambio, più alta e più vicina al volante. Singolare è il fatto che il sistema di navigazione (optional), integrato nel display per la visualizzazione delle informazioni, possa essere manovrato soltanto attraverso uno dei numerosi pulsanti applicati sul volante.

Per quanto riguarda i materiali, il cruscotto è costruito in espanso e la morbida superficie che ne risulta appare molto pregiata, mentre per le portiere sono stati scelti 6 diversi tipi di materiali plastici, con una predominanza di plastica dura. Di mediocre qualità è il materiale con cui è stato realizzato il tunnel centrale, dove gli unici portaoggetti sono due supporti per bicchiere, per i quali sarebbe più opportuno utilizzare materiali meno sensibili ai graffi.

Motorizzazioni

Per il lancio sul mercato, previsto il prossimo maggio 2009, la Mazda 3 sarà disponibile con quattro motorizzazioni, due benzina e due diesel. Il nuovo gruppo propulsore di base è il motore a benzina da 1,6 litri e 105 CV, già montato sul modello attuale e che sostituirà il l’1.4 litri. Nonostante la maggiore potenza, il prezzo iniziale del 4 cilindri, caratterizzato da un alto numero di giri, sarà addirittura minore rispetto a quello del modello attuale. Anche se i giapponesi si astengono ancora dal rivelare dati precisi, vi è ragione di presumere un prezzo base intorno ai 17.000 €, in altre parole circa 500 € in più rispetto a quello dalla VW Golf VI, la cui dotazione prevede comunque un numero minore sia di extra che di cavalli vapore.

La gamma dei motori a benzina di Mazda prevede ancora il vecchio 2 litri da 150 CV, ma solo in combinazione con un cambio automatico a 5 marce dal consumo medio di 7,7 litri, che, dopo un breve tempo “di riflessione”, effettua i cambi di rapporto rapidamente e senza scatti. Una versione rielaborata del motore a benzina a iniezione diretta sarà disponibile qualche mese dopo il lancio sul mercato, per altro anche con un dispositivo automatico di avviamento e arresto.

Motori diesel

Oltre al motore ad accensione spontanea, con 1,6 litri di cilindrata, anch’esso già noto al modello precedente, debutta nella gamma delle motorizzazioni il nuovo 2,2 litri della Mazda 6. Il nuovo motore diesel 4 cilindri è disponibile con due diversi livelli di potenza (150 e 185 CV) e manderà in pensione il 2 litri da 143 CV del modello precedente.

Il diesel più piccolo ha 240 Newtonmetri, assolutamente sufficienti per mettere velocemente in moto la nuova Mazda che, con circa 1,3 tonnellate, pesa circa 15 kg in meno rispetto al modello precedente. E’ perfettamente in grado di tenere bene la velocità e di raggiungere gli alti regimi. Diversamente da quanto accadeva con il vecchio motore ad accensione spontanea da 2,2 litri, il conducente deve ora accontentarsi, come del resto con il motore a benzina di base, di un cambio a 5 anziché a 6 marce. Tuttavia, il consumo di 4,5 litri è assolutamente ottimo.

Maggiore divertimento

Per il modello top, che con i suoi 400 Newtonmetri risulta sensibilmente più potente, viene calcolato un consumo di soli 5,5 litri. Già a partire da 1.500 giri il motore diesel genera una pressione di tutto rispetto, tuttavia il turbocompressore di sovralimentazione si concede qualche secondo di tempo. Entrambi i motori funzionano in modo estremamente accurato, sviluppando poco rumore e poche vibrazioni. Sia il fruscio dovuto allo spostamento dell’aria, che i rumori del motore risultano molto più ridotti rispetto al modello precedente.

Nella progettazione della nuova versione, il telaio rigido del modello precedente è stato leggermente ammorbidito. La nuova Mazda 3 offre un confort migliore, senza rinunciare alla sportività: quest’auto compatta continua a convincere per la buona tenuta di strada e, inoltre, la carrozzeria più rigida lo rende più stabile. Le irregolarità del fondo vengono neutralizzate in misura sufficiente grazie ai buoni ammortizzatori.

Apparato di sterzatura pecca nella prontezza di risposta

L’apparato di sterzatura non risponde molto prontamente ai comandi del conducente. Il sistema funziona senza dubbio in modo molto preciso, tuttavia la servoassistenza è leggermente eccessiva. Inoltre, la corona del volante risulta poco spessa e maneggevole e la regolazione in lunghezza avrebbe bisogno di un raggio più ampio.

Tra le dotazioni di serie si sottolineano l’ESP e sei airbag; optional, invece, è il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco RVM e tre luci adattative che si accendono in curva.

In conclusione

E’ ancora presto per poter dire se la nuova Mazda 3 riuscirà a sollevare la casa automobilistica giapponese in questi tempi di crisi. In ogni caso vi sono tutti i presupposti per poter mietere lo stesso successo ottenuto con il modello precedente. Questa automobile compatta debutta nel segmento della Golf, con una buona dose di freschezza e dinamicità, convincendo per la sportività e il comfort ben armonizzati fra loro, nonché per la funzionalità tipica della classe di auto cui appartiene. Un piccolo “neo” è costituito dalla riproposta dei vecchi motori, noti ormai da anni. E’ vero che il motore a benzina da 2 litri con iniezione diretta e dispositivo di avviamento e arresto automatico funziona bene, tuttavia al gruppo propulsore di base viene negato qualsiasi passo avanti.

Anche il piccolo motore diesel ha già qualche anno, mentre il nuovo motore da 2,2 litri è certamente moderno, ma forse un po’ troppo grosso per la Mazda 3. Per il 2012 Mazda ha comunque annunciato il lancio di una nuova generazione di motori con una cilindrata minore.

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