Con la nuova Duster, l’azienda rumena spera di conquistare anche il segmento dei SUV e, insieme alla trazione integrale, per la prima volta offre anche il programma di stabilità ESP. La parte migliore è che il prezzo è simile a quello degli altri modelli Dacia, vale a dire economico. Tuttavia, la Duster non sembra di certo un’auto economica...
Innanzitutto gli elementi più importanti. La Dacia Duster, lunga 4,30 metri, è disponibile presso concessionari ad un prezzo di partenza di 11.900 €. In confronto, risulta solo un po’ più cara del sistema di freni in ceramica di una Porsche Cayenne. Malgrado questo tipo di extra non siano offerti da Dacia, la Duster offre tutto quello di cui un conducente di SUV ha bisogno per essere felice. Una grande distanza da terra (21 centimetri), buoni angoli di inclinazione (30° in avanti, 36° all’indietro) e una trazione integrale con frizione elettromagnetica e tre modalità «2WD», «Auto» (la forza si sposta sull’asse posteriore solo in caso di necessità) e «Lock» (distribuzione fissa delle forze).
Tuttavia, la trazione integrale è disponibile solo come optional. Comunque l’opzione migliore è investire i soldi nella seconda linea di rifiniture più elevate, la versione Lauréate che include airbag laterali, chiusura centralizzata, alzacristalli elettrici anteriori, barre portapacchi, impianto di aria condizionata manuale, fari fendinebbia, computer di bordo, specchietti esterni elettrici e il pacchetto modulare con sedile posteriore reclinabile di forma asimmetrica e un sedile per il conducente regolabile in altezza. In questo modo, otteniamo una Duster con un equipaggiamento quasi completo a partire da 14.000 €.
Per la prima volta con ESP
Il modo più economico di guidare la Duster è con il motore benzina a quattro cilindri da 105 CV sotto il cofano. Questo si rivela un po’ apatico, però è discreto e silenzioso e riesce a portare la Duster da 0 a 100 km/h in 12 secondi. Nella sua versione con trazione anteriore viene equipaggiato con un cambio a cinque velocità. La variante 4x4 dispone di una marcia in più e ha inclusa la certificazione Euro 5. In cambio, il modello equipaggiato con trazione integrale sulla carta consuma 8 litri, vale a dire mezzo litro in più che il 2WD.
Diesel piccolo e senza trazione integrale
Il consumo del motore diesel piccolo, con una cilindrata di 1,5 litri e 86 CV di potenza, è di solo 5,1 litri. Tuttavia, e grazie alla sua coppia del motore di 200 Nm, questo motore si rivela più rapido del benzina, che lo supera di 20 CV. Nonostante ciò, il motore diesel risulta più rumoroso e, senza il filtro antiparticolato, arriva solo alla certificazione Euro 4. Inoltre, non si può mettere insieme al sistema 4x4. Come nel caso del motore a benzina con trazione anteriore, anche qui si sente la mancanza della sesta marcia in una scatola per il resto ben regolata e i cui cambi dovrebbero essere un po’ più rapidi.
Interno robusto
Con i suoi imponenti passaruota e i suoi paraurti spessi, la Duster ha un aspetto robusto. Questa sensazione si estende anche al suo abitacolo, dove la funzionalità prevale sull’estetica. La consolle centrale disposta in senso verticale non occupa molto spazio, nel tunnel centrale ci sono parecchi spazi per piccoli oggetti e il quadro degli strumenti, senza grandi ornamenti, è di facile lettura.
Conclusione
Un SUV economico è quasi un’utopia. Persino la Fiat Panda Cross costa qualche migliaio di euro in più rispetto a questa Dacia. Tuttavia bisogna riconoscere che la Duster nel suo equipaggiamento base del è un buon compromesso tra prezzo e qualità. Inoltre, persino nella sua versione Lauréate e con un motore a benzina di tutto rispetto la Duster costa meno di 14.000 €.
La trazione integrale è buona, anche se in realtà risulta abbastanza sacrificabile. Con una distanza da terra sufficiente, un angolo di inclinazione ampio e le barre protettrici opzionali, la Duster si comporta bene sugli sterrati anche con la trazione anteriore.