In effetti di fronte al fatto che la fissazione dell’Estremo Oriente ha ormai contagiato anche il resto del mondo, anche la casa monacense ha dovuto capitolare iniziando a dedicarvisi, continuando pur sempre ancora a credere fermamente nell’otto cilindri. Dopo la serie 7 ibrida, la BMW presente ora l’ActiveHybrid X6.
Per poter proporre la propulsione ibrida più potente del mondo, la BMW ha bisogno esattamente di 485 CV e 780 Newtonmetri. Se anche il mondo ha effettivamente bisogno di un ibrido così potente, non è poi così sicuro. Certamente non è stato questo a motivare e incentivare l’inventore della propulsione ibrida, che in ogni caso dovrebbe fungere da esempio in fatto di risparmio di carburante. A questo scopo sarebbe senz’altro più indicato un sei o addirittura un quattro cilindri piuttosto che un voluminoso otto cilindri.
Consumi più ridotti, ma sicuramente non ridotti
In confronto al modello convenzionale X6 xDrive50i, a bordo del quale in fin dei conti viene montato lo stesso otto cilindri, la versione ibrida consuma sicuramente di meno. Dal ciclo delle misurazioni europee è risultato un consumo di appena 9,9 litri di benzina ogni 100 chilometri, ovvero circa il 20 percento in meno della X6 dotata di propulsione convenzionale. Se però si pone come base un motore a combustione spontanea più piccolo, si potrebbero ottenere dei valori di consumo di otto o forse addirittura di sette litri.
La BMW ha deciso di combinare un otto cilindri da 407 CV con due motori elettrici, rispettivamente da 67 e 63 Kilowatt, per lo stesso motivo che l’aveva spenta a farlo a bordo dell’ActiveHybrid 7, che si spiega gettando uno sguardo oltre oceano. In effetti la X6 in versione sia speciale che ibrida si vende in genere soprattutto negli Stati Uniti, dove riguardo proprio a questa categoria di prezzo si è sempre ancora fissati su potenza e cilindrata.
Questione di immagine
In questo modo si potrebbe quasi avere l’impressione che la propulsione ibrida rappresenta prevalentemente una questione d’immagine ispirata in particolare dalle tendenze del momento, piuttosto che un’offensiva ecologica. Di fatto comunque sulla maggior parte dei veicoli testati il consumo oscillava tra 12 e 14 litri, per di più sulle strade americane, dove il traffico è in genere piuttosto calmo. Viaggiando a bordo di una X6 su un’autostrada tedesca, si arriverà certamente a consumare come minimo 16 litri di carburante ogni 100 chilometri, nonostante il supporto dei motori elettrici.
Diversamente da quanto avviene sulla serie 7, sulla ActiveHybrid X6 ai due motori elettrici non è affidata unicamente la funzione di supporto, bensì anche la mansione di spostare di sana pianta il SUV-coupé dal peso di due tonnellate. Ciò è possibile grazie al cosiddetto cambio Two-Mode, realizzato secondo il principio del cambio continuo, attraverso cui la X6 viene messa in moto soltanto attraverso l’intervento della forza di un motore elettrico. Se si chiede una potenza maggiore, il secondo motore elettrico provvede ad avviare immediatamente il motore a benzina, in genere già dopo pochi metri.
Autonomia in modalità elettrica: 2,5 chilometri
La BMW promette un’autonomia in modalità puramente elettrica di due chilometri e mezzo, cosa molto difficile da realizzare nella quotidianità. In fin dei conti le condizioni per realizzare ciò devono essere necessariamente ottimali, ovvero se l’accumulatore ibrido nichel/metallo applicato sotto il vano portabagagli è carico e gli altri apparecchi a energia elettrica, quali ad esempio il climatizzatore funzionano a regime di economizzazione.
Dato che all’avviamento si tende in genere ad accelerare un po’ troppo per poter riuscire a viaggiare in modalità puramente elettrica, la BMW consiglia di arrivare rapidamente a circa 60 km/h e quindi di procedere a velocità di crociera costante. In questo caso il motore a combustione per lo più si spegne nuovamente, almeno fin quando il conducente non preme accidentalmente il piede un po’ di più sull’acceleratore, facendo così scattare nuovamente il V8 che, obbediente, serve l’aumento di potenza richiesto.
Impercettibile
Va comunque considerato che il conducente dell’ActiveHybrid X6 non si accorge della complessa interazione tra due motori elettrici e il motore a benzina. Solo un indicatore informa attraverso il display e il cruscotto in merito alla fonte da cui proviene la forza inviata alle quattro ruote, oppure se durante la frenata e il rollio viene recuperata energia per ricaricare l’accumulatore.
E’ doveroso puntualizzare che lo sviluppo di potenza è straordinario. Basta premere impercettibilmente il piede sull’acceleratore, ed ecco che la propulsione ibrida raggiunge spontaneamente i 100 km/h in soli 5,6 secondi. Grazie in particolare alla coppia supplementare dei due motori elettrici, la X6 risulta decisamente più vivace rispetto alla X6 xDrive50i.
In conclusione
L’ActiveHybrid X6 consuma due o tre litri in meno della X6 dotata di un solo motore a benzina e in grado di sviluppare una potenza minore. Pur trattandosi di una caratteristica non indifferente, in tutta probabilità non scatenerà la corsa all’acquisto. In effetti chi desidera portare a casa quest’auto ibrida, che sarà disponibile dal 17 aprile 2010, dovrà spendere almeno 102.900 Euro, vale a dire quasi 27.000 Euro in più rispetto al prezzo della X6 xDrive50i.
Inoltre questi pochi litri risparmiati non rappresentano assolutamente un gran guadagno sotto l’aspetto ecologico, per cui X6 sarà sicuramente destinata a rimanere un prodotto di nicchia, con un consumo assoluto sempre ancora decisamente alto. In tutta probabilità opterà per l’ActiveHybrid X6 chi desidera una potenza maggiore rispetto alla xDrive50i, chi considera la versione M un po’ troppo vistosa e - ovviamente! - chi è patito della propulsione ibrida.