Dal 2022, è stato un susseguirsi di stangate, per le Rca in rialzo continuo. Il motivo? L’inflazione galoppante, cui le imprese assicuratrici fanno fronte alzando i prezzi delle polizze. In un mercato libero dal 1994, i gruppi che operano in Italia hanno il diritto di fissare i listini senza vincoli.
I dolori più forti li sentono gli assicurati in una classe di merito dalla numero 2 insù: l’incremento di prezzo per loro è del 10,4%. Senza contare il vertiginoso rincaro per chi ha causato un incidente con colpo nella precedente annualità assicurativa. Si peggiora infatti di due classi di merito in un colpo solo, con preventivi da incubo.
Le soluzioni ci sono
Come si esce da questa situazione? Stando al Codacons, il Governo Meloni dovrebbe intervenire per limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici. E frenare l’escalation delle tariffe nel comparto, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini hanno l’obbligo di assicurare la propria vettura, mentre le compagnie non sottostanno a limiti.
Più incisivo e dettagliato il piano di Assoutenti, elaborato dal leader del settore Rca, Stefano Mannacio, fra i massimi esperti della materia. Anzitutto, eliminare l’indennizzo diretto, introdotto dal legislatore nel 2007 per abbassare i prezzi: in realtà, il cliente viene solo canalizzato verso le carrozzerie convenzionate con le compagnie, a discapito della concorrenza. Occorre invece la massima e totale libertà di scelta da parte dell’automobilista danneggiato in un sinistro, che possa rivolgersi al carrozziere indipendente di fiducia, come quelli di Federcarrozzieri e Mio Carrozziere. Obiettivo, stimolare la ricerca di polizze migliori, di prezzi inferiori e di riparazioni a regola d’arte, senza manodopera imposta dall’alto. A beneficio anche della sicurezza stradale.
Urge pertanto eliminare, per Assoutenti, franchigie, scoperti e massimali a carico di chi fa riparare l’auto dal carrozziere indipendente. Da cancellare la procedura in base alla quale l’assicurazione di chi subisce il danno paga, e non di chi lo cagiona. Oggi, c’è un forfait basato sul costo medio dei sinistri. Se il valore del rimborso è superiore al forfait, la compagnia ci perde economicamente: per rifarsi, alza le tariffe.
In parallelo, la ricetta di Assoutenti prevede la possibilità di cambiare compagnia in qualsiasi momento, come accade nella telefonia: ci si sposta in un attimo, senza attendere la fine dell’annualità assicurativa. Spingendo le assicurazioni ad abbassare le tariffe per catturare nuovi clienti. A seguito della disdetta, l’assicurato paga la parte di premio relativo al periodo che decorre dall’efficacia della polizza fino alla data di effetto della disdetta, mentre l’assicuratore è tenuto a rimborsare la differenza entro 30 giorni. Le formalità per l’anticipato recesso sono assolte dal nuovo assicuratore per la Rc auto che garantisce la continuità della copertura assicurativa: il cliente viaggia sempre perfettamente in regola.