Con la sua linea particolarmente slanciata e gradevole la nuova versione, molto valida anche come utility vehicle, potrebbe catturare l’interesse di nuove categorie di clienti. La nuova Clio ispira un senso di forte dinamismo anche grazie alla sua linea slanciata e alle maniglie a scomparsa delle portiere posteriori, dettagli ripresi anche sulla versione Grandtour, la cui coda allargata non appare più sgraziata, ma si presenta come elemento di completamento in grado di conferire all’auto una nota di eleganza. Nel suo comunicato stampa Renault osa addirittura la definizione shooting break.
Lo sbalzo posteriore della carrozzeria, più lungo di 20 centimetri rispetto alla Clio normale, consente di aumentare la capacità del vano portabagagli da 300 a 430 litri, ulteriormente ampliabile in virtù dello schienale posteriore ribaltabile in modo asimmetrico. Inoltre abbassando anche lo schienale del sedile accanto al posto di guida, ugualmente ribaltabile, si ottiene uno spazio molto utile quando si tratta di trasportare oggetti particolarmente lunghi. Sicuramente verrà apprezzato molto il bordo di carico particolarmente basso, in quanto agevola notevolmente l’inserimento a bordo di bagagli e altri oggetti da trasportare.
Per il resto la Renault Clio Grandtour si contraddistingue per i nuovi motori downsizing particolarmente efficienti. A condizioni normali il nuovo propulsore turbo a benzina da 90 CV (TCe 90) dovrebbe addirittura riuscire a consumare appena 4,3 litri di carburante. Ancora più parsimoniosi risultano però i propulsori diesel rielaborati dCi 90 e dCi 75, cui occorrono soltanto 3,6 litri di gasolio. I prezzi? Beh, probabilmente la casa francese chiederà un piccolo aumento all’ordine delle 4 cifre. (mh)