Da allora sono stati venduti 30.000 esemplari, presentate versioni speciali e immesse tecnologie ibride su altri modelli del gruppo (come la VW Tuareg o il Porche Cayenne). Restavamo, tuttavia, in attesa di conoscere novità al riguardo.
Secondo molti, l’attesa è stata determinata dal fatto che Porche stesse lavorando a un sistema ibrido più elaborato ed esclusivo per la sua berlina, sebbene infine la motivazione sia stata molto più semplice: finalmente a Stoccarda hanno deciso di utilizzare sulla Panamera la stessa tecnologia introdotta sul Cayenne a metà del 2010.
Sebbene i più esigenti possano rimanere disillusi, c’è di positivo che ci troviamo dinanzi alla Porsche più efficiente della storia, con un consumo minimo di 6,8 litri per 100 chilometri ed emissioni al di sotto dei 160 grammi di CO2 per chilometro.
333 + 47 = 380 CV
La Panamera S Hybrid potrà erogare sempre 380 CV, come il Cayenne S Hybrid. Tale potenza è il risultato della combinazione di un motore a combustione (un V6 TFSI da 333 CV) e un’unità elettrica alimentata da batterie al niquel metal-idruro, in grado di erogare fino a 47 CV. Con questa meccanica, che sarà controllata da un cambio Tiptronic a 8 rapporti, la Panamera potrà continuare a offrire prestazioni eccellenti: 6 secondi per raggiungere i 100 km/h, una velocità massima di 270 km/h e un consumo misto omologato di 7,1 litri.
Tuttavia, Porsche si è tenuta un asso nella manica ed è riuscita a ridurre questo dato fino a 6,8 litri, grazie a un progetto esclusivo di Michelin. Si tratta di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento mediante i quali le emissioni si ridurranno fino a 159 grammi di CO2 per chilometro.
2 km in modalità elettrica
Questa Panamera sarà in grado di dimostrare più o meno le stesse doti ecologiche del Cayenne S Hybrid. Potrà, inoltre, attraversare una zona urbana per due chilometri a 85 km/h (65 km/h sul Cayenne) solo con il motore elettrico. In autostrada, una volta superati i 165 km/h (sul SUV si parla di 156 km/h), sarà possibile disconnettere nuovamente il motore a combustione solo quando è necessario mantenere la velocità. Porsche lo definisce “sailing mode” (modalità di navigazione) e grazie a questo, il rumore del vento sul parabrezza sarà l’unico suono che giungerà all’orecchio degli occupanti.
Il lato positivo di questa modalità (che sfortunatamente dovrà essere testata in Germania), è che quando il motore termico viene spento non produce alcun tipo di arresto e lascia l’auto in una specie di “falso punto morto”, potendo così mantenere una velocità costante con un consumo minimo.
Grazie a tutte queste soluzioni, la Panamera S Hybrid supererá i dati di consumo raggiunti dalle sue rivali. I suoi 6,8 litri, sebbene dichiarati con l’utilizzo di pneumatici speciali, distano sufficientemente dai 7,9 litri proposti dalla Mercedes-Benz S 400 Hybrid (299 CV) o dai 9,3 della Lexus LS 600h (445 CV).
Giugno 2011
La versione ibrida della Panamera proporrà di serie l’equipaggiamento offerto sulla versione S a otto cilindri, si tratta di alcuni elementi importanti e utili per la guida, come le sospensioni pneumatiche adattive e il sistema di servoassistenza variabile. Sarà, inoltre, aggiunto il display di informazione che riporta i dati sul funzionamento del sistema ibrido (carica delle batterie, erogazione di potenza su entrambi i motori, ecc.)
La nuova Porsche Panamera S Hybrid sarà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Ginevra e arriverà presso le concessionarie a giugno 2011.