Anche se non costituisce la versione più costosa, come la precedente Turbo che la supera di gran lunga in termini di prezzo e di potenza, la nuova ibrida è certamente più avanzata a livello tecnologico. L'intera gamma, pur essendo aumentata in dimensioni, ha beneficiato di una significativa riduzione di peso, consumi ed emissioni di CO2.
Più spazio
A livello di design l’aspetto fondamentale è il passo, allungato di 4 cm. L’abitacolo in sé è molto più grande rispetto al modello precedente (4,84m di lunghezza; 1,94m di larghezza e 1,70m di altezza) ed è complessivamente più lungo di 5 cm. Questi ampliamenti generano due evoluzioni sostanziali: un aumento di 130 litri della capacità di carico del bagagliaio (che passa da 540 a 670) e un aumento dello spazio disponibile per i sedili posteriori. Inoltre, la panchetta posteriore può scorrere longitudinalmente e lo schienale può essere regolato in tre diverse posizioni.
Per quanto riguarda la postazione di guida, il cambiamento più considerevole è rappresentato dalla consolle centrale, piena di tasti a partire dal cruscotto fino allo spazio tra i sedili, importata direttamente dalla Porsche Panamera (e non solo questo). Con la trasmissione automatica, il cambio può essere monitorato attraverso varie leve più grandi integrate nel volante. Anche nel quadro sono state apportate delle modifiche: il contachilometri occupa la posizione centrale (dove prima era posizionato il computer di bordo) e il tachimetro è posizionato sul lato sinistro.
S Hybrid
È senza dubbio la stella della gamma. La nuova ibrida di Porsche sarà disponibile sul mercato insieme al resto della gamma a partire dal mese di maggio e ha già un primato: è infatti il modello che genera in assoluto le minori emissioni di CO2, 193 grammi per chilometro. E non è certo la potenza a rimetterci visto che sia il motore termico (un V6 con compressore volumetrico da 333 CV) sia il motore elettrico (un’unità di 47 CV) arrivano a sviluppare insieme una potenza massima di sistema pari a 380 CV. Il sistema è lo stesso utilizzato nella nuova Volkswagen Touareg Hybrid. A differenza di altri modelli che utilizzano questa tecnologia, come la Lexus RX450h, la potenza massima di ciascuno dei due motori viene sfruttata al 100% nelle prestazioni totali dell’auto.
Grazie a questa architettura meccanica, la nuova Hybrid potrà sviluppare una coppia massima di 580 Nm, disponibile già a 1000 giri/min, raggiungendo prestazioni maggiori della Cayenne S, che ha un motore V8 più potente (500 Nm). L’interazione tra un motore e un altro avviene attraverso un’apposita frizione controllata da una centralina, che provvede a congiungere o a separare il funzionamento dei motori in base alla velocità e alla necessità di accelerazione. Porsche assicura così che si potrà attraversare una zona residenziale percorrendo una breve distanza a meno di 60 km/h con alimentazione esclusivamente elettrica, ma il bello (che non è affatto da sottovalutare) è che una volta superati i 156 km/h, si potrà disaccoppiare il motore di combustione qualora si volesse mantenere una velocità costante. Si parla in questo caso della funzione che Porsche chiama "Sailing Mode": il motore a scoppio va in stand-by e l’auto viaggia sfruttando il moto d’inerzia, senza muovere le ruote motrici. L’aspetto positivo di questa guida (che, purtroppo, si potrà provare solo in Germania) è che il motore termico, una volta disattivato, elimina ogni resistenza all’avanzamento e lascia l'auto in una specie di "falso punto morto".
Le prestazioni della S ibrida risultano all’altezza di qualsiasi SUV sportivo: l’accelerazione va da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi (quasi un secondo e mezzo in meno di una Lexus RX450h e di una ML 450 Hybrid). Una Volkswagen Tuareg, con cui ha in comune la parte tecnica, può accelerare alla stessa velocità, ma la Cayenne S Hybrid raggiunge una velocità massima maggiore (242 km/h). Per i valori di consumo, tutti i modelli della nuova generazione capitanati dalla S Hybrid s’impongono come standard di riferimento per efficienza ed è questo l’aspetto più interessante ed attraente. Nel nuovo ciclo di guida si possono registrare, in base ai dati di omologazione, consumi di 8,2 litri ogni 100 km.
Altre versioni
Il resto della gamma continuerà ad avere i motori della generazione precedente (tre a benzina e uno a diesel), ma ci saranno delle modifiche in tema di potenza. È il caso del V6 3.6 da 300 CV (10 CV in più rispetto alla generazione precedente) e del V8 4.8 da 400 CV della Cayenne S (con 15 CV in più rispetto a prima).
ModelloPotenza CVAccelerazione 0-100 km/h (s)CO2 g/kmConsumo l/kmPrezzo €
Porsche Cayenne 2997,5N.D11,250.075
Porsche Cayenne Diesel2397,81957,461275
Porsche Cayenne S4005,924510,574.475
Porsche Cayenne S Hybrid3796,51938,280.454
Porsche Cayenne Turbo5004,727011,5117.675
Secondo Porsche, l’espediente che ha permesso di ridurre i consumi fino a un 23% in meno è il nuovo cambio automatico Tiptronic S, di cui disporranno tutti i modelli, tranne il più economico, in cui il cambio potrà essere manuale. Questa nuova trasmissione automatica si affianca a elementi complementari come la funzione automatica Start&Stop, i cambi di marcia a regime variabile in base al tipo di guida e i materiali di costruzione molto più leggeri.