La motorizzazione è costituita in entrambi i casi dal Boxer a benzina da 3,8 litri noto dal coupé Turbo, a cui vengono affiancate una trasmissione affidata al cambio doppia frizione PDK a sette rapporti e la trazione integrale. Tra le varie dotazioni è disponibile anche un sistema start-stop automatico che spegne il motore già durante le fasi di fermata e veleggiamento, consentendo quindi un consumo medio standard di 9,9 litri ogni 100 km, contro gli 11,5 litri del suo predecessore da 530 CV.
Le performance di questi due modelli sono davvero degne di nota: la Turbo compie uno sprint da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi, la Turbo S impiega addirittura 0,3 secondi in meno e sono in grado di raggiungere una velocità massima pari a 318 km/h.
La dinamica di guida è ancora più elevata grazie all'asse posteriore sterzante e all'aerodinamica attiva. Durante le corse a bassa velocità le ruote posteriori vanno nella direzione opposta rispetto a quelle anteriori, rendendo così più agevoli le manovre e i parcheggi. Una volta superata la velocità di 80 km/h le ruote posteriori seguiranno il comando inviato dallo sterzo all’assale anteriore, garantendo così una maggiore stabilità alle velocità più elevate.
Raffinati dettagli
La nuova generazione 911 Turbo è dotata di passaruota posteriori pronunciati, ulteriormente maggiorati di 28 mm rispetto ai modelli 911 Carrera 4, con un effetto che viene enfatizzato dalla presenza dell'esclusiva capote con centine e telaio in magnesio in struttura leggera che consente di ottenere a capote chiusa lo stesso profilo del tetto della versione Coupé. Il tetto si apre o si chiude in circa 13 secondi fino a raggiungere una velocità di 50 km/h. Tra gli optional sono disponibili il sistema adattivo di regolazione della velocità (ACC) a controllo elettronico tramite radar e l'indicatore del limite di velocità e di altri segnali stradali rilevati da telecamera. (mh/sp-x)