La sigla "J" ("jota", ovvero "J" pronunciato in spagnolo) fa parte della tradizione della Casa di Sant'Agata Bolognese poiché, già nel 1970, il modello di serie Miura dopo la riprogrettazione tecnica e il potenziamento fu chiamato Miura Jota. Inoltre nel '94 Jota fu il nome un kit di potenziamento destinato alla Diablo. Infine nel regolamento tecnico della FIA, l’allegato J definisce le norme tecniche per le auto da competizione dei vari gruppi.
La supersportiva Aventador è il modello "top" del gamma di Lamborghini. Con questa supercar, che resta un pezzo unico, la casa italiana anticipa una roadster prevista in futuro. Con la sua altezza di appena 1,11 metri , una lunghezza di 4,89 metri e una larghezza di 2,03 metri l’Aventador J risulta essere la Lamborghini più piatta di tutti i tempi.
La vista dall'alto della Lamborghini Aventador J è sensazionale: si scopre una linea ideale che attraversa il corpo dell’auto, passando dal cofano, attraversando l'abitacolo e terminando all'altezza del motore V12 6,5 litri da 700 CV, visibile attraverso un'apertura che rende giustizia alla bellezza di questo propulsore. Come la Aventador di serie, anche la J dispone di trazione integrale permanente e di sospensioni pushrod. Tra le novità più interessanti, invece, si fa spazio il CarbonSkin, un materiale d'avanguardia in fibre di carbonio intrecciate imbevute di una resina speciale, che è stato impiegato per rivestire la plancia e una parte dei sedili realizzati a loro volta in Forged Composite.
Al posto del classico parabrezza si trovano solo due piccoli deflettori aerodinamici. In nome della leggerezza si è rinunciato al climatizzatore, alla radio e al sistema di navigazione; ad ogni modo sono presenti due display TFT programmabili, posti dietro al volante.
Il prezzo
Il misterioso acquirente dell’unica Lamborghini Aventador J ha pagato 2,1 milioni di Euro, tasse escluse, per portarsi a casa la supercar sportiva cabrio più estrema nella storia della Casa di Sant'Agata Bolognese.