Per rendersi conto della sua vera essenza è necessario aprire le porte ad ali di gabbiano e guardare all'interno, nell'abitacolo si scorgono infatti due sedili molto sottili montati dietro una trasmissione a pedali: grazie alla forza esercitata sui pedali è possibile mettere in moto questo "finto bolide".
Opera d’arte
Il nome Fahrradi nasce dall'unione della parola tedesca Fahrrad (bicicletta) e Ferrari, mentre Farfalla è stato scelto per ricordare il meccanismo di apertura delle portiere. Questo particolarissimo modello è stato creato dall'artista austriaco Johann Langeder che, in maniera molto umoristica, la definisce "Musclecar", dato che si muove grazie alla forza muscolare. Secondo il codice della strada austriaco una "bicicletta" della larghezza della Fahrradi può tranquillamente circolare sulle corsie riservate alle auto ed è infatti dotata di tutto ciò che occorre per garantire la sicurezza su strada: luci anteriori e posteriori e lampeggiatori di direzione realizzati secondo la tecnologia a LED.
La prossima campionessa di potenza dell’industria automobilistica ad essere presa ironicamente in giro sarà la Veyron UC, ispirata alla supercar Bugatti. (mh)