La SP amplifica le specifiche della versione standard e si pone come modello dallo stile chiaramente racing. La rivoluzione più evidente di entrambe le Hypermotard risiede nel nuovissimo motore Ducati Testastretta 11°, raffreddato a liquido, da 821 cc di cilindrata e 110 CV a 9.250 giri di potenza massima.
L’elettronica diventa protagonista
Il nuovo bicilindrico, giunto alla sua seconda generazione, viene raffreddato ad acqua e possiede: comando della frizione idraulico, sistema anti rimbalzo, minor tempo di intersezione delle valvole e un pacchetto completo di supporti elettronici. Quest'ultimo, il Ducati Safety Pack, di serie su tutta la gamma comprende tre diversi Riding Mode che a loro volta includono l'ABS e il DTC. Chi guida una SP può scegliere tra tre modalità: Race, Sport e Wet. Impostando la Race vengono forniti 110 CV con una risposta pronta del RbW all'apertura del gas, intervento minimo del sistema DTC e livello 1 di efficienza dell'ABS; la modalità Sport prevede sempre 110 CV ma con erogazione più morbida, traction control a metà regolazione e ABS a livello 2; infine la Wet garantisce 75 CV con un'erogazione progressiva, intervento del sistema DTC vicino alla massima soglia e livello 3 di efficienza frenante dell'ABS.
Una vera sportiva
La versione SP di Ducati Hypermotard possiede un equipaggiamento davvero notevole: un allestimento che, per quanto accattivante, meriterebbe effettivamente di essere sfruttato su circuito chiuso. All'anteriore è stata infatti montata una forcella Marzocchi pressurizzata totalmente regolabile e con steli rovesciati in alluminio anodizzato che la rendono leggerissima e tecnologicamente avanzata. Quella posteriore si collega ad un mono ammortizzatore Öhlins, top di gamma, con serbatoio integrato.
Altri dettagli che denotano la maggiore sportività di questo modello sono rappresentati dalle rifiniture in fibra di carbonio, dal rivestimento speciale della sella che garantisce migliore aderenza, dal design di ispirazione Ducati Corse in rosso, bianco, nero e grigio, nonché dalla combinazione con il telaio in rosso. I cerchi Marchesini a tre razze sono neri con bordo rosso.
Infine, a differenza del modello precedente, la posizione di guida è cambiata per via del manubrio spostato in avanti e verso l’alto e delle staffe che, di conseguenza, sono state adattate a queste nuove regolazioni. Il telaio inoltre è formato da tubi da 34 mm di spessore e offre una distanza tra gli assi leggermente superiore, fino a un metro e mezzo, migliorando pertanto la stabilità a velocità elevata.