Questo piano pluriennale sarà focalizzato sulle fasce di popolazione meno abbienti e incoraggerà l'uso di componenti europei nei veicoli incentivati. Il governo italiano è in trattativa con costruttori cinesi, in particolare Dongfeng, per attirare un secondo grande produttore automobilistico oltre a Stellantis.
L'obiettivo finale è di produrre un milione di veicoli entro il 2030, contribuendo così alla transizione ecologica e industriale del Paese.
Il piano intende anche rafforzare la competitività dell'industria automobilistica italiana, integrando maggiormente la filiera produttiva europea e riducendo la dipendenza da componenti extra-UE. Questo rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità economica e ambientale, allineandosi con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2.
Le trattative con Dongfeng evidenziano la crescente importanza della cooperazione internazionale per il futuro dell'industria automobilistica italiana. L'ingresso di un nuovo costruttore potrebbe portare a significative opportunità economiche e occupazionali, contribuendo allo sviluppo del settore in un momento cruciale per la transizione energetica e tecnologica.
Il ministro Urso ha annunciato che a partire da settembre verranno definite le linee guida per un nuovo piano pluriennale di incentivi auto, che sostituirà quello in scadenza a dicembre 2024. Il nuovo Ecobonus sarà orientato a favorire l'acquisto di auto a basse emissioni, con maggiore sostegno per chi rottama veicoli vecchi e per le classi meno abbienti. Si prevedono incentivi per veicoli con componentistica europea e un possibile modello di leasing sociale simile a quello francese. Il fondo automotive avrà 750 milioni nel 2025 e un miliardo annuo dal 2026 al 2030.
In sintesi, il nuovo piano di incentivi auto dal 2025 segna un cambiamento strategico per l'Italia, puntando non solo all'elettrificazione del parco auto, ma anche alla creazione di un ecosistema industriale più sostenibile e integrato a livello europeo.