La 208 è l’erede di una serie (la 200, con 205, 206, 207) di vetture, che in trent’anni hanno raccolto importanti successi commerciali (15 milioni gli esemplari venduti) e sportivi (nei Rally), e che hanno scritto alcune delle pagine più importanti della storia dell’automobilismo moderno e della Casa francese in particolare.
Con un pedigree di questo livello, dalla piccola Peugeot ci si aspettano grandi cose. E la francesina non delude le attese, anzi. A partire dal design: l’aspetto è chiaramente da Peugeot, ma con alcuni spunti originali, che la rendono diversa dalle altre vetture del Leone. Il frontale, per esempio, con la calandra tridimensionale, che sembra quasi staccarsi dalla carrozzeria, i fari diurni a LED e le cromature, è grintoso ed elegante allo stesso tempo. Le fiancate scolpite, che cambiano look a seconda che siano quelle della tre porte (più incavate e con il montante posteriore volutamente simile a quello della mitica 205) o della cinque (finestratura più ampia e tetto meno inclinato). Chiude la coda, con gli originali fanali a forma di boomerang.
PIATTO RICCO…
Entriamo ora più nel dettaglio, andando ad analizzare la gamma della nuova nata in Casa Peugeot: due varianti di carrozzeria (a tre e a cinque porte), otto motori (non tutti però immediatamente disponibili) e quattro allestimenti. Insomma, una “famiglia” completa, dove trovare senza problemi la versione più adatta alle proprie esigenze. Per quanto riguarda i propulsori, le novità più importanti riguardano quelli a benzina. A partire dal secondo semestre del 2012, infatti, saranno disponibili gli innovativi tre cilindri 1.0 e 1.2. Il primo ha 68 cavalli, un consumo medio dichiarato di 23,3 km/l ed emissioni di CO2 di 99 g/km. Il 1.2 ha, invece, 82 CV, percorre in media 22,2 km/l, con emissioni di CO2 di 104 g/km. A “verde”, ci sono poi un 1.4 con 95 CV e due 1.6, uno aspirato con 120 CV e uno turbo (disponibile dal secondo semestre del 2012) con 155 CV.
A gasolio, ci sono un 1.4 da 68 CV (disponibile anche con sistema Stop&Start e cambio robotizzato), che percorre in media 26,3 km/l (che diventano 29,4 con il dispositivo e-HDi), un 1.6 con 92 CV (che dal secondo semestre del 2012 si potrà avere anche con Start&Stop e cambio robotizzato) e un altro 1.6 con 115 CV. I quattro allestimenti sono: Access, Active, Business e Allure. Se per avere la entry level con il 1.0 a benzina da 68 CV e un prezzo d’attacco di 11.650 euro bisognerà aspettare dopo l’estate, la 1.2 con 82 CV si può già ordinare (con consegne a partire da luglio). La 1.2 Access 3 porte costa 12.400 euro (per la cinque porte ci vogliono 1.450 euro in più) e di serie ha, tra le altre cose, sei airbag, ESP, volante regolabile in altezza e profondità, chiusura centralizzata con telecomando, computer di bordo e servosterzo elettrico. Il climatizzatore manuale costa 860 euro. Per avere la Active, si spendono 1.400 euro in più, ma nel prezzo sono compresi anche climatizzatore manuale, cruise control, radio (con touchscreen da sette pollici, comandi al volante, ingressi jack e usb e connessione Bluetooth®), divano posteriore sdoppiato (2/3 – 1/3) e retrovisori elettrici. La Business, pensata per le flotte aziendali, è per ora disponibile solo con il 1.4 HDi da 68 CV con carrozzeria a cinque porte: costa 16.350 euro e aggiunge alle dotazioni della Active fendinebbia, bracciolo anteriore e ruota di scorta di dimensioni normali. Al top, infine, c’è la Allure: per 1.700 euro in più, aggiunge alle dotazioni della Active cerchi in lega di 16 pollici, climatizzatore automatico bizona, fendinebbia, fari e tergicristallo automatici, retrovisore interno elettrocromatico e sedili anteriori sportivi e regolabili in altezza.
SORPRENDE CON LO SPAZIO, DIVERTE CON LE APP
Dopo anni in cui il motivo dominante è stato l’aumento di masse e volumi, finalmente il downsizing ha sconfinato dall’ambito motoristico per invadere anche quello dimensionale. E la 208 è la prima auto del segmento B a beneficiare della riduzione di dimensioni e peso rispetto al modello che va a sostituire: paragonata alla 207, la 208 è più corta di sette cm, più stretta di 2, più bassa di 1 cm e pesa 110 kg in meno. Tutto questo senza perdere nulla in termini di abitabilità e capacità di carico, anzi: sulla 208, i passeggeri posteriori hanno a disposizione 5 cm in più per le ginocchia e il baule arriva a 311 litri (contro i 270 della 207). In poche parole, viaggiano comodi anche quattro adulti. Dopo questa premessa, è facile intuire che gli interni della 208 siano un punto di riferimento nel segmento B in termini di sfruttamento degli spazi.
Ma le caratteristiche positive dell’abitacolo non finiscono qui. La posizione di guida ha ricevuto un’attenzione particolare da parte dei progettisti francesi: il sedile di guida regolabile in altezza, il volante (molto più piccolo rispetto a prima) registrabile in altezza e profondità, la strumentazione collocata nella parte alta della plancia permettono a persone di tutte le taglie di trovare facilmente la posizione corretta. Convince anche il design, moderno e originale, come quello della carrozzeria. Non abbiamo invece trovato particolarmente riuscita la scelta di utilizzare tre materiali diversi per il rivestimento di plancia, cruscotto e consolle, così come quello di non integrare del tutto lo schermo del navigatore (peraltro ben visibile e molto funzionale) e dei sensori dell’antifurto volumetrico. Piccoli nei che non inficiano il giudizio complessivo più che positivo. Per gli amanti del web, infine, la casa francese ha previsto una novità molto interessante: Peugeot Connect Apps. Disponibile in 17 Paesi europei, questo dispositivo permette di visualizzare e scaricare sul touchscreen della macchina nove applicazioni (che aumenteranno via via con il passare del tempo): le app dal libretto di uso e manutenzione alle informazioni sul traffico, passando dalla guida Michelin e dal meteo. La navigazione è garantita da una chiavetta usb. Il costo è di 350 euro per il primo anno e di 150 euro per gli anni successivi.
3 È IL NUMERO PERFETTO
Dopo tutta questa “teoria”, è finalmente giunto il momento della pratica. Ovvero, com’è da guidare la 208? Diciamolo subito: piacevole, sicura e rilassante. Telaio, freni, sterzo e sospensioni lavorano in sinergia, con ottimi risultati: la 208 è veloce, stabile e precisa tanto nel misto stretto quanto nei curvoni autostradali. A garantirle il giusto brio, poi, ci pensano i motori, tutti validi. Noi abbiamo avuto modo di provare in anteprima anche il nuovo 1.2 tre cilindri: grazie ai suoi 82 cavalli e a un peso a vuoto di soli 975 kg (la massa della tre porte Access), questo propulsore sulla 208 fa un figurone. Non vibra troppo, è abbastanza silenzioso e spinge bene a tutti i regimi. E in più, secondo la Casa, “beve” e “fuma” pochissimo.
Altrettanto valido è risultato lo stracollaudato 1.4 turbodiesel da 68 CV. Chi cerca un po’ di sprint in più, lo può senz’altro trovare con gli 1.6, sia diesel sia a benzina. Insomma, la 208 si preannuncia come una rivale molto temibile per le altre 27 concorrenti che affollano il combattutissimo segmento B. Anche perché, oltre alle innumerevoli doti che abbiamo fin qui descritto, può contare su una formula di vendita innovativa e interessante: Peugeot & GO. In pratica, un noleggio a lungo termine, per la prima volta disponibile anche per gli utenti privati, che ha una durata temporale che va da 12 a 48 mesi oppure 100.000 km. Nel pacchetto sono compresi: assicurazione RC, furto, incendio e kasko, tassa di proprietà, manutenzione ordinaria, pneumatici estivi e invernali. In pratica, pagando un canone mensile, ti godi tutti i vantaggi di guidare una 208, senza subire i problemi di possederla.