Dopo i modelli Quattroporte, Ghibli e GranTurismo, il prototipo Alfieri è stato pensato per mostrare in anteprima quelle che saranno le linee delle future sportive del Tridente. La casa modenese rivela infatti che, sebbene l’elegante 2+2 sia ancora in fase di sviluppo, è stata progettata nell’ottica di una prossima produzione in serie.
Sguardo espressivo
L'esterno della nuova coupé Maserati presenta linee evolute, sobrie ed eleganti, proprie del marchio, prive degli elementi aggressivi che caratterizzano, ad esempio, la rivale Lamborghini. I fari bassi e tagliati enfatizzano il look dinamico, di chiaro orientamento sportivo ma con tocchi personali che sottolineano la classe della coupé. Nella parte anteriore, sotto la mascherina centrale dominata dal vistoso marchio del Tridente contornato da sei barrette verticali cromate, c’è un’ampia presa d’aria che va da un lato all’altro dell’auto e che alle estremità si allarga mostrando una robusta grigliatura dall’aria sportiva. La linea del cofano è sinuosa e allungata, mentre il profilo laterale collega elegantemente le curvature dei parafanghi, evocando i capolavori di stile delle Maserati degli anni '50.
La fiancata si caratterizza, inoltre, per le curve dei parafanghi, del tetto e dei finestrini, accentuate dalla vernice metallizzata Steel Flair con effetto liquido, e per gli imponenti cerchi in lega da 21”.
La parte posteriore dell’auto si presenta compatta e slanciata: i gruppi ottici sono tridimensionali con elementi rossi, esterni, e un gruppo centrale bianco, e la loro forma segue armoniosamente la spalla posteriore dell’auto, andandosi ad unire con le prese d’aria inferiori. I parafanghi ampiamente svasati consentono al tettuccio e al lunotto di assottigliarsi progressivamente, mentre la zona inferiore del paraurti ospita i due scarichi laterali dalla forma ovale.
Interni
L’abitacolo si presenta piuttosto compatto: Maserati definisce la Alfieri una 2+2, ma si tratta in realtà di una 2+, in quanto i sedili posteriori sono occasionali e presentano schienali ripiegabili, come quelli della Porsche 911, ma costituiscono comunque una praticità in più su un’auto sportiva. Lo stile sorprendentemente pratico degli interni richiama quello della Porsche 944 degli anni '80 e '90. I sedili sono avvolgenti, con poggiatesta semi integrati, in grado di unire aspetti classici e allo stesso tempo futuristici. Progettati in due tonalità, gli interni in acciaio, pelle, alluminio anodizzato e rame, rispecchiano la semplicità della carrozzeria. Il cruscotto si ispira alla 5000 GT, con la parte interna dominata da un display centrale TFT.
Meccanica potente
Il prototipo Alfieri è sviluppato sul telaio della Maserati GranTurismo MC Stradale, il passo si accorcia di 24 centimetri e la lunghezza complessiva dell'auto è di poco meno di 4,60 metri. Più corta ma più larga e più piatta rispetto alla GT, dispone di una struttura complessivamente migliore. Anche gli imponenti cerchi in lega da 20 (anteriori) e 21 pollici (posteriori) esprimono agilità e potenza. Oltre alle proporzioni e ai freni a disco carboceramici, la Alfieri prende a prestito dalla GT anche la struttura del cambio, a 6 marce e automatico, calibrato per un'ottimale distribuzione del peso con leggera preponderanza del posteriore (47:53). La forza motrice dell'Alfieri è rappresentata dal motore V8 aspirato con una potenza di 460 CV a 7.000 giri/min e 520 Nm a 4750 giri/min.
