Sul nuovo numero in edicola il mensile Auto è entrato nel dettaglio della sua piattaforma, evoluzione di quel pianale CMP già in dote a numerosi modelli ex PSA. Ha raccontato delle performance dell'elettrica, perché dopotutto la nuova baby Jeep sarà soprattutto elettrica, ma poi di fatto tutti (o quasi) vorranno quella a benzina. Perché per l'Italia e la Spagna, evidentemente considerate poco avvezze all'elettrico (e i numeri del mercato parlano da soli) ci sarà la possibilità di scegliere anche la versione a benzina. Sotto il cofano un tre cilindri sovralimentato (sempre di origine PSA) da 1,2 litri capace di 100 cavalli.
Tale unità è abbinata ad un cambio manuale a sei rapporti. Una soluzione, quella del powertrain, che sembra quasi anacronistica in un momento in cui si elettrifica qualunque cosa. E con un prezzo di attacco di 21.800 euro, è molto probabile che questa edizione di Jeep Renegade possa diventare una delle regine indiscusse del mercato 2023. Alla fine le ruote alte sono sempre una garanzia di successo nel nostro Paese, e negli ultimi anni anche il Marchio Jeep ha goduto di una certa risonanza. Se a questo si aggiunge appunto l'alternativa a benzina, allora le possibilità di fare il botto si moltiplicano in modo vertiginoso.
Jeep Avenger a benzina, coma va?
La premessa precedente era doverosa prima di passare al piatto forte. Il mensile Auto ha approfittato dell'opportunità concessa dalla parentesi del Car Of The Year per salire e guidare una delle auto più attese in quello che sarà il suo formato preferito (certamente in Italia). A fare la differenza rispetto al modello 100% elettrico è sostanzialmente una: la presenza del cambio manuale. Tutto il resto rimane pressoché immutato a bordo, sebbene le alcune delle schermate di quadro strumenti e pannello infotainment sono ovviamente differenti. In questo caso non ci sono informazioni legate allo stato della batteria. Mentre esternamente, al di la della presenza dello scarico, la griglia anteriore non è più chiusa. Ciò detto la leva del cambio risulta comoda nella sua posizione, facile da maneggiare. Il sei marce è sufficientemente fluido nei passaggi di marcia, sebbene non sia rapidissimo nei cambi. Nulla di negativo data la tipologia di vettura.
I rapporti non sono cortissimi e per cercare coppia e cavalli bisogna spremere il piccolo tre cilindri. Che di fatto da il meglio di se solo ai regimi più alti, risultando un po' vuoto nella parte più “bassa”. Se alla lunga l'approccio è quello di tirare, potreste non primeggiare nei consumi. Lo sterzo è ovviamente morbido, relativamente preciso rispetto alla tipologia di vettura, coadiuvato da un assetto chiaramente votato al comfort. L'auto, pur essendo compatta, non ha la tendenza a muovere il retrotreno in fase di rilascio. Ma se anche l'avesse, l'intervento dei sistemi di assistenza è così invasivo che passerebbe in un instante. Ovviamente essendo in pista a Balocco i giornalisti del mensile Auto hanno approfittato per tirare, ma per un impiego cittadino questa Jeep Avenger a benzina ha tutte le carte per fare bene.