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I veicoli storici possono circolare a Roma: cosa dice la sentenza del TAR di luglio 2024

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha emesso una sentenza storica che permette ai veicoli di interesse storico e collezionistico di tornare a circolare nella Capitale.

Con la sentenza n. 14699/24 del 18 luglio 2024, il TAR ha accolto il ricorso presentato dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI) contro le ordinanze sindacali di Roma Capitale, che limitavano la circolazione di questi veicoli, sebbene precedenti provvedimenti fossero già stati annullati dallo stesso Tribunale.

La sentenza annulla l’ordinanza sindacale n. 38 del 27 marzo 2024, riconoscendo come illegittime anche le minime deroghe ai divieti di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico, come previsto dall’art. 60 del Codice della Strada. Il TAR ha ritenuto fondate tutte le argomentazioni dell’ASI, evidenziando il difetto di istruttoria, il deficit motivazionale e la violazione del principio di proporzionalità.

Un nuovo traguardo per la tutela dei veicoli storici

Il Presidente dell’ASI, Alberto Scuro, ha commentato con entusiasmo: “Un nuovo, significativo risultato ottenuto per la tutela dei veicoli storici, che risponde alla necessità di poterli utilizzare in modo da garantirne la corretta conservazione e fruirne in modo adeguato. Il TAR del Lazio ha nuovamente sostenuto le nostre argomentazioni, già evidenziate in passato alla Giunta Capitolina in riferimento ai veicoli dotati di Certificato di Rilevanza Storica. Dobbiamo poterli utilizzare tutelando tale patrimonio, consapevolmente, con scopi culturale e ludico-ricreativo, per dar vita a quel turismo lento così importante per promuovere i nostri territori. Senza dimenticare il comparto produttivo che vive di questo settore, riconosciuto anche a livello internazionale come eccellenza italiana.”

La tutela dei veicoli storici: una priorità non negoziabile

Il Tribunale Amministrativo ha sottolineato l’importanza di accordare ai veicoli di interesse storico e collezionistico una tutela particolare rispetto al restante parco circolante, evitando sacrifici immotivati che potrebbero emergere come un diritto “tiranno”. Il giudice ha riconosciuto che le deroghe ai divieti di circolazione non sono sufficienti a tutelare il motorismo storico senza un accurato impianto motivazionale che dimostri l’effettivo impatto di questi veicoli sull’inquinamento. Le stime prodotte e riprese in sentenza mostrano chiaramente che i veicoli storici rappresentano solo lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti a Roma.

Questa sentenza rappresenta una vittoria significativa per tutti gli appassionati di veicoli storici e per la conservazione del patrimonio culturale italiano. I veicoli storici possono ora circolare liberamente a Roma, contribuendo a promuovere il turismo lento e a valorizzare i territori italiani.

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