Per quanto riguarda la segnaletica, rassicurati, le differenze sono minime: tutti gli Stati membri hanno firmato la Convenzione di Vienna del 1968, che descrive l’insieme dei segnali stradali in vigore nel mondo intero. Solo il colore e il disegno possono divergere sensibilmente da un Paese all’altro Prima di partire: cosa non dimenticare…
Carta d’identità o passaporto in corso di validità.
Patente di guida in corso di validità. La patente di guida internazionale (tradotta in tre lingue minimo tra cui l’inglese, lo spagnolo e il russo), rilasciata dall’Ufficio della Direzione Generale della Motorizzazione Civile del tuo luogo di residenza, non è obbligatoria ma può rivelarsi molto utile in caso di seccature (un incidente ad esempio) per farti capire dalle autorità locali.
Licenza di circolazione (carta grigia) del veicolo.
Attestato di assicurazione. La Carta Verde internazionale non è obbligatoria nei Paesi dell’Unione europea, ma è riconosciuta da tutti e ti consente quindi di accelerare l’iter indennitario del sinistro.
Un modulo di constatazione amichevole di sinistro.
L’indicazione del Paese di provenienza sulle targhe. In mancanza, dovrai acquistare l’adesivo ad hoc.
I regolamenti comuni (o quasi)
L’età minima per guidare un autoveicolo è 18 anni in quasi tutta l’Europa, eccetto in Irlanda e nel Regno Unito (17 anni). Attenzione: se pratichi la guida accompagnata, non potrai tenere il volante all’estero.
Si guida tenendo la destra in gran parte degli Stati membri salvo a Cipro, in Irlanda, a Malta e nel Regno Unito.
La cintura di sicurezza è obbligatoria sia sui sedili anteriori che posteriori, da maggio 2006 anche per i passeggeri di autocarri e minibus. L’uso del casco è obbligatorio per il conducente e il passeggero di motoveicoli e ciclomotori.
L’uso del telefono cellulare è vietato in tutta l’U.E. I kit vivavoce sono tollerati salvo in Spagna, in Grecia e in Irlanda.
Le specifiche locali
L’accensione dei fari è obbligatorio in Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Italia (su autostrade e superstrade), Lettonia, Lituania (dal 01/09 al 31/03), Polonia, Portogallo (sull'IP5), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria. In Francia e nei Paesi Bassi, è semplicemente raccomandata.
Le autostrade sono a pagamento in numerosi Paesi dell’Unione: Austria, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Slovacchia, Spagna e Ungheria. In Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria, dovrai in più apporre una vignetta adesiva sul parabrezza che avrai comprato al confine o in un’area di servizio.
In Spagna, è obbligatorio avere a bordo due triangoli d’emergenza da mettere uno davanti e uno dietro l’auto in caso di stazionamento nella corsia di emergenza. In Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo e Regno Unito, è obbligatorio un solo triangolo. L’assenza di questo equipaggiamento può costarti dai 15 a 140 € secondo il Paese.
Il giubbotto rifrangente che risponde alla norma EU 471 è obbligatorio in Austria, Belgio, Francia, Italia, Portogallo e Spagna. Attenzione, deve trovarsi a bordo è non nel bagagliaio del veicolo.
Sono obbligatorie le luci di scorta per i fari se si viaggia in Danimarca, in Italia e in Spagna. L’estintore è obbligatorio in Belgio.
Quali velocità per quali Paesi?
Ecco i limiti di velocità in vigore nei paesi dell’U.E. Buono a sapersi: in alcuni Paesi i limiti di velocità sono più severi per i neopatentati e/o in condizioni di cattivo tempo.
Per le strade urbane, eccetto nel Regno Unito (48 km/h), in Polonia di notte (60 km/h) e in Slovacchia (60 km/h), il limite di velocità è fissato a 50 km/h.
Sulle strade a due corsie, i limiti sono fissati a 80 km/h (Cipro, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Malta, Paesi Bassi) e 90 km/h (Belgio, Bulgaria, Spagna, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria). Quattro eccezioni: l’Austria (100 km/h), la Germania (100 km/h), il Regno Unito (96 km/h) e la Svezia (70 km/h).
Sulle superstrade, in alcuni Paesi sono autorizzate velocità più elevate: 90 o 100 km/h in Svezia, 100 km/h in Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania e Slovenia, Spagna, 110 km/h in Estonia, Francia, Grecia, Italia e Repubblica Ceca, Ungheria e 112 km/h nel Regno Unito.
Sulle autostrade: 100 km/h a Cipro, 110 km/h in Svezia, 112 km/h nel Regno Unito, 120 km/h in Belgio, Bulgaria, Finlandia, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, infine 130 km/h in Austria, Danimarca, Francia, Germania (velocità libera su certi tratti), Italia, (certi tratti limitati a 150 km/h), Lituania, Lussemburgo, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
Il superamento della velocità autorizzata può costarti da 10 a 3.000 € secondo la gravità e il Paese in cui ha luogo l’infrazione. Gli Stati membri più «golosi» in materia sono attualmente il Belgio e il Portogallo, seguiti dalla Danimarca e dall’Italia. Segnaliamo anche che la Finlandia ha inaugurato un sistema di multe proporzionali ai redditi. Un «banale» eccesso di velocità può costare diverse decine di migliaia di euro ad un contravventore dal conto in banca ben fornito!
E in materia di alcolemia?
Fra i 27 Stati membri, 15 hanno adottato un tasso alcolico consentito di 0.5 g per litro di sangue. Ecco le eccezioni…
Tolleranza zero (0 g per litro di sangue): Estonia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria.
0.2 g/l di sangue: Polonia e Svezia.
0.4 g/l di sangue: Lituania.
0.8 g/l di sangue: Irlanda, Malta e Regno Unito.
0.9 g/l di sangue: Cipro.
In tutti i Paesi, un tasso alcolemico superiore alla tolleranza consentita costa diverse centinaia fino a diverse migliaia di euro di multa. Non è esclusa una «visita» al tribunale…
Cosa succede in caso d’infrazione?
Nel caso d’infrazione al limite di velocità o al tasso massimo di alcolemia consentito, spesso gli agenti di polizia locali ti chiederanno di pagare direttamente l’ammenda (lo stesso in Italia per i conducenti visitatori temporanei).
Se non c’è stata intercettazione, i casi sono due: o le autorità ti perseguitano fino al tuo luogo di residenza tramite la questura – è quasi sempre così per le infrazioni commesse in Belgio, Italia e Lussemburgo –, o lasciano perdere e allora sei «salvo». In ogni caso, non c’è perdita di punti sulla patente.
In materia di multa per stazionamento abusivo, si rischia meno l‘azione giudiziaria dato che le multe inferiori a 70 € in generale non sono perseguibili. Tuttavia, per obbligare i visitatori stranieri a pagare, in certi Paesi non esitano a rimuovere i veicoli e a mandarli al deposito auto. Una soluzione radicale ed efficace!
E in caso di sinistro?
Il tuo contratto di assicurazione auto ti copre teoricamente nello stesso modo che in Italia. Chiedi tuttavia alla tua compagnia di assicurazione se tutte le garanzie si applicano senza clausola sospensiva, non si sa mai.
In caso d’incidente, dovrai comunicare l’accaduto all’Ufficio nazionale delle assicurazioni automobilistiche del Paese dove è avvenuto il sinistro (recapito sul retro della Carta Verde). Quest’ultimo si occuperà di sbrigare le formalità tra le due compagnie d’assicurazione e s’incaricherà d’indennizzare le vittime. Attenzione: qualunque sia il sinistro (incidente, vandalismo, furto), devi dichiararlo imperativamente alla tua compagnia d’assicurazione entro 48 ore fino a 5 giorni secondo i contratti. Da verificare nelle condizioni generali del tuo contratto d’assicurazione.