Creare un’opportunità è l’obiettivo del salone: non importa da che continente provenga o che età abbia l’acquirente; qui può trovare l’auto giusta per lui.
La passione non ha prezzo
Auto e Moto d’Epoca è costruita su un principio: le Classiche valgono più del loro prezzo. Il valore economico è parte del mercato, ovviamente, ma c’è il valore storico, il valore affettivo legato ai ricordi, il valore artistico di un oggetto stupendo, la gioia di guidarle. E così via. Perciò, tutte le auto del salone valgono. Ma non tutte, necessariamente, costano tanto.
Focus 2021 sul motorsport
L’emozione della sportività: il divertimento è uno degli ingredienti più forti della passione. E quale auto è più divertente da guidare se non una sportiva? Gran Turismo, auto da Rally e modelli speciali sono al centro dell’edizione 2021 con tantissimi esemplari in vendita e in mostra. Ecco alcuni esempi:
Ruote da Sogno
Il prestigioso dealer internazionale del mondo classic sarà presente con la sua esposizione più grande di sempre al salone padovano. In mostra oltre 50 automobili di altissimo pregio; tra queste una FIAT OttoVù del 1953, la seconda mai costruita dopo le 6 pre-serie (Telaio 106.000008) e la più anziana delle “Fiat Carrozzerie Speciali”. Realizzata su commissione per Emanuele Filiberto Nasi, figlio di Tina Agnelli e nipote di Giovanni Agnelli, ha partecipato all’ultima edizione della Mille Miglia nel 1957.
La Ferrari 275 GTB è un’altro modello imperdibile esposto dall’atelier di Reggio Emilia. La GTB disegnata da Pininfarina aveva linee tese e slanciate, i cui stilemi richiamavano il mondo delle competizioni come i fari carenati, le “branchie” laterali e la coda tronca con relativo spoiler. Per la prima volta venivano introdotte su una GT di Maranello le ruote in lega leggera.
Infine, per gli amanti della sportività un modello del 1974 che è sinonimo di vittoria in pista: Lancia Stratos HF. Nata dal genio di Nuccio Bertone e dall'intuizione di Cesare Fiorio, la Stratos ha coniugato un design rivoluzionario ad un cuore mitico grazie al motore Ferrari. La capacità di uomini straordinari come Mike Parkes, Gianpaolo Dallara, Nicola Materazzi e Sandro Munari, portarono poi la Stratos a dominare nei rallies e nell’automobilismo sportivo per un lungo periodo. Pochissime auto sportive hanno lasciato un segno più indelebile e duraturo nella storia delle quattro ruote. Il modello di Ruote da Sogno, sarà presentato, perfettamente restaurato, con una scintillante colorazione verde chiaro.
A Padova un debutto “Mondiale”
Auto e Moto d’Epoca svelerà in anteprima assoluta un’autentica chicca: la Delta Integrale secondo Miki Biasion, l’uomo che ha vinto ben due dei sei mondiali rally consecutivi firmati Lancia Delta, un record tuttora imbattuto. La ricetta di Miki è la seguente: una Delta Integrale evoluta, non stravolta ma aggiornata con le tecnologie e con la componentistica di oggi, mantenendo l’aspetto generale simile all’originale. Ciliegina sulla torta, la benedizione dello sponsor storico Martini, che ha approvato la livrea della nuova vettura, la cui produzione è stimata in 8 esemplari; a Padova saranno esposti i primi due completati.
Un’auto nata per correre
AutoLuce espone l’Alfa Romeo 155 V6 Ti concepita per partecipare al campionato tedesco Dtm nella classa fino a 2.5 litri, con massimo 6 cilindri, del regolamento D1. La squadra Alfa Romeo era il risultato dell’unione di quella Lancia rally, che si era ritirata nel 1992 con la vittoria del Mondiale costruttori, con quella Alfa Romeo che l’anno prima aveva conquistato il Superturismo italiano con la 155 Gta. La 155 V6 Ti è quindi la figlia di due dei gruppi vincenti della storia tricolore e, soprattutto, delle menti che hanno progettato la Lancia Delta, le F1, la 75 Imsa e la 155 Gta.