Auto e Moto d’Epoca 2020 inizia all’insegna dell’emozione con tre mostre che fanno battere il cuore degli appassionati. Il genio italiano delle auto speciali del dopoguerra, le moto che hanno fatto la storia dello sport e i bolidi Porche che trionfarono a Daytona e Le Mans: ecco il biglietto da visita per il 22-25 ottobre alla Fiera di Padova.
Tre mostre fuori dal comune segnano il tempo dell’edizione 2020 di Auto e Moto d’Epoca: un’edizione che non era scontata ma che è riuscita a raccogliere capolavori del passato e anteprime del futuro che non hanno nulla da invidiare alle edizioni del passato.
Si inizia con L’ordinario diventa straordinario, la mostra organizzata insieme ad Aci Storico (Pad. 3) che raccoglie 10 modelli unici, prototipi da corsa e bolidi da record con un grande denominatore comune: sono tutte auto modellate dal genio e dalla passione italiana per i motori. Ci sarà il Bisiluro Tarf di Piero Taruffi, il Nibbio di Lurani, la D46 che Nuvolari guidò in corsa senza volante e altre auto comuni che l’estro degli artigiani italiani del dopoguerra ha trasformato in fuoriserie senza paragoni nella storia.
All’epopea delle moto sportive sarà dedicata, invece, la mostra L’uomo che ha sconfitto i giganti: 20 modelli che hanno cambiato la storia dello sport a due ruote provenienti dalla collezione delle Moto dei Miti di Genesio Bevilacqua. Si celebra la storia dell’Althea Racing, scuderia indipendente che ha saputo tenere testa alle più grandi case motociclistiche laureandosi per cinque volte Campione del Mondo nella categoria Superbike e Superstock.
Terza mostra in programma sarà quella dedicata ai prototipi da leggenda Porsche che copriranno 30 anni di Porsche a Le Mans a 50 anni dalla vittoria del 1970 che vide le auto di Stoccarda conquistare primo secondo e terzo posto contemporaneamente.
Gli altri highlights del salone: l’anteprima europea dell’ammiraglia per definizione, la nuova Mercedes S. La nuova Bentayga, l’innovativo SUV Bentley dal design mozzafiato. La crescita anno su anno del settore moto, coronato dal lancio italiano della possente R 18, il top cruiser per eccellenza e campione della tradizione BMW.
Non manca ovviamente il fulcro di Auto e Moto d’Epoca, che ogni anno attira collezionisti ed appassionati da tutto il globo: il mercato delle auto, che tra dealer specializzati e privati riesce a coprire tutto il mondo della storia e della cultura dei motori. Dalle auto classiche alle instant- classic, passando per le auto che hanno rivoluzionato il settore e quelle che ci hanno fatto sognare. Una carrellata di modelli in esposizione dove storia, cultura, innovazione ed ingegno si fondono e caratterizzano ogni momento della visita. E ancora ricambi ed automobilia. Vecchie targhe, libretti del secolo scorso, cruscotti, volanti, contachilometri, spinterogeni, bulloni, cerchi e insegne: un padiglione intero dedicato ai ricambisti con un’infinità di oggetti da scoprire, acquistare o anche solo ammirare.
E la passione continua e si respira tra i tanti club storici presenti, da sempre uno dei motori del Salone. Padova, quest’anno più che mai, è uno spazio privilegiato dove incontrarsi, presentarsi ai nuovi soci, annunciare raduni e programmi. Dopo l’isolamento e la sospensione di tante attività, il ritrovarsi a Padova acquista un significato in più: vivere assieme la passione comune. Si celebreranno, inoltre, molti anniversari: i 110 anni di Alfa Romeo e gli 85 del marchio Jaguar; i 60 di Lancia Flavia e i 50 di Range Rover, solo per citarne alcuni.
Non mancheranno, infine, le altre anime del Salone: gli stand dedicati al modellismo, gli insostituibili artigiani del restauro e il percorso arts&crafts, tra capi vintage, eleganti bauli storici, abbigliamento sportivo, editoria, oggettistica da collezione.
Si parte dunque giovedì. All’insegna della passione, del coraggio e dei sogni. Un segnale di ripresa per tutto il settore. “Un’edizione così non era scontata quest’anno”, ha detto l'organizzatore Mario Carlo Baccaglini. “Ma è proprio questa la magia di Auto e Moto d’Epoca: con la passione alla guida non ci sono risultati impossibili”.