Porsche torna alla carica con una “pura decappottabile”, come poco tempo fa ha fatto con la Boxster Spyder. Con una capote in tela pensata solo per momenti in cui le inclemenze del tempo non obblighino a guidare coperti, la casa di Stoccarda recupera una denominazione ricca di storia. Potremmo dire che si tratta della quarta generazione della Speedster, poiché con la 356 del 1953, la 911Carrera del 1988 (964) e di nuova la 911 Carrera del 1993 (993), questo “cognome” ha segnato un’epoca.
Il primo elemento che richiama l’attenzione su questa Speedster è il particolare stile della sua carrozzeria. Rispetto alla maggioranza delle 911, è più larga di 44 millimetri, 60 cm più rasente al suolo, e possiede due protuberanze caratteristiche nella parte posteriore, minigonne e paraurti specifici e un parabrezza di dimensioni ridotte. Il colore che appare nelle fotografie, definito “Pure Blue”, è realizzato esclusivamente per questa versione. Come optional, è possibile scegliere di serie anche il bianco. L’interno, invece, presenta molte particolarità rispetto ad altre auto della gamma.
Il motore che nasconde sotto il cofano è lo stesso che da vita alla GTS precedentemente presentata o alla Sport Classic (si tratta di una meccanica da 3,8 litri di cilindrata che eroga in totale 408 CV e che trasferisce tutta la sua forza esclusivamente all’asse posteriore). È abbinata al noto e sensazionale cambio a doppia frizione PDK. Le prestazioni che annuncia non deludono nessuno; accelera da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e raggiunge una velocità massima di 305 km/h. Prevede un consumo medio di 10,3 litri per 100 km ed emissioni di CO2 pari a 242 g/km.
Inoltre, sarà dotata di serie con un differenziale autobloccante posteriore, sospensioni attive (PASM), freni in ceramica (PCCB) e un sistema ottimizzato di barre antiribaltamento per proteggere l’abitacolo (che si attivano in caso di incidente). Sarà disponibile presso i concessionari a partire da dicembre ad un prezzo che si aggirerà intorno ai € 200.000.