La batteria della macchina può scaricarsi per molteplici cause: un guasto all’alternatore, un faro o una luce interna rimasti accesi (non tutte le automobili sono dotate di spegnimento automatico) o anche il fermo auto per un lungo periodo di tempo, specialmente durante la stagione fredda.
In media è necessario sostituire la batteria ogni 5 anni, ma se la batteria è integra e non eccessivamente vetusta, è possibile ricaricarla utilizzando un carica batteria per auto. Questo strumento è oggi disponibile in commercio a prezzi contenuti, è di ridotte dimensioni e di facile uso. Esistono modelli semplici, switch, a induzione, a impulsi, trickle, ognuno dotato di caratteristiche diverse, utilizzabili solo per l’avviamento del motore, per il mantenimento o la ricarica da zero. Se la questione tecnica può risultare complicata, in realtà l’utilizzo è semplice, perché i modelli smart sono in grado di controllare la tensione della batteria, la temperatura e il tempo sotto carica per determinare la corrente ottimale.
Se la vostra auto è ferma e non riparte, il guasto potrebbe essere dovuto alla batteria scarica. Se avete lasciato le luci accese o l’auto è ferma da tempo, quasi sicuramente il guasto è dovuto alla batteria, ma non è sempre facile comprendere se sostituirla o ricaricarla. Su alcuni apparecchi esiste l’occhio magico, una piccola fessura sul coperchio che fa da spia e ha 3 colori diversi: verde per batteria carica, nero per batteria scarica e bianco se è necessaria la sostituzione. Un altro segno sono le perdite di liquido: se sotto la macchina o nel cofano ci sono incrostazioni, la batteria è danneggiata. Bisogna porre molta attenzione e non toccare queste macchie, perché sono caustiche e pericolose per la pelle e gli occhi. Alcuni carica batterie in commercio hanno un voltometro incorporato che permette di visualizzare lo stato di salute della batteria dell’auto e segnala eventuali problemi. In alternativa un elettrauto può verificarlo con una sonda di potenza.